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Gestione del patrimonio forestale nel Parco Regionale dei Monti Aurunci (LT)

Obiettivi del lavoro: analizzare la gestione forestale compiuta nell’attuale territorio del Parco dagli Anni’50 fino all’anno 2000 da tutti gli Enti Territoriali competenti (C.F.S., Comunità Montane, Aziende Speciali, Parco, ecc.).
L’ambiente fisico e la vegetazione: è data una descrizione esaustiva dell’ambiente fisico e della vegetazione di un territorio di oltre 25.000 Ha con le caratteristiche peculiari di un’area prevalentemente montuosa, le cui unità fitoclimatiche vanno dal Lauretum sottozona calda al Fagetum sottozona calda. Sono poi elencate le diverse tipologie di bosco ed i relativi parametri dendrometrici ed auxometrici.
La flora del territorio ha oltre 1900 entità. Le utilizzazioni boschive, i rimboschimenti, gli incendi: è riportata un’ampia serie di dati statistici riguardanti i rimboschimenti, le utilizzazioni e gli incendi, dall’analisi dei quali scaturiscono delle conclusioni e dei giudizi sulla passata e sull’attuale gestione. Da queste conclusioni derivano delle proposte gestionali.
Gli Enti Territoriali e la pianificazione esistente e pregressa: è descritta l’opera compiuta dai diversi Enti Territoriali nel corso degli anni con la sommaria descrizione dei Piani redatti ed adottati dagli Enti stessi.
La Carta della Copertura del Suolo e dei Tipi Forestali. La Carta della Copertura del Suolo e dei Tipi Forestali del Parco è uno strumento di carattere sia inventariale che gestionale. Essa è stata costruita tramite fotointerpretazione preliminare e successivi rilievi in campo. Il sistema adottato per la classificazione della copertura del suolo è il “LAND COVER del Programma CORINE” dell’Unione Europea a tre livelli
gerarchici. Tale metodo di classificazione è stato opportunamente integrato, per le categorie “foreste”, da un quarto livello gerarchico in base al quale si opera una classificazione dei tipi di bosco su base dendrologia e dei sistemi selvicolturali. La carta di base utilizzata è stata la Carta Tecnica Regionale della Regione Lazio in scala 1:10.000 mentre la scala finale della versione cartacea è di 1:50.000. La superficie complessiva inventariata è stata di oltre 25.000 Ha. I dati sono aggiornati all’estate dell’anno 2000 e la legenda ha ben 36 diverse categorie.
I pascoli e la loro gestione. Dopo aver compiuto una descrizione completa del sistema pascolivo dell’intero comprensorio montano (sistemi di allevamento, modalità tipiche di pascolamento, patrimonio zootecnico, caratterizzazione delle diverse categorie vegetali utilizzabili a pascolo, stima delle produzioni, carico animale reale, ecc.), viene elaborato un Piano di Gestione dei Pascoli. Il Piano dei Pascoli contiene delle proposte per la razionalizzazione del sistema pascolivo tramite: una diversa zonizzazione delle superfici, la definizione dei carichi di bestiame ammissibili, la definizione di un carico minimo necessario e l’adozione di un semplice calendario di esercizio del pascolo.
Proposte di gestione dei boschi: sono date, per le diverse tipologie boschive, delle sommarie indicazioni gestionali che tengono conto delle loro caratteristiche peculiari.
Bibliografia e materiale fotografico: è disponibile un’ampia bibliografia e diverse immagini fotografiche dei luoghi.

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9 INTRODUZIONE Prima di tutto occorre definire il concetto di gestione forestale . La gestione forestale Ł l insieme delle azioni e degli indirizzi di amministrazione sul patrimonio forestale e, in generale, sull economia montana che scaturiscono da atti concreti sul territorio o da documenti di programmazione. L analisi della gestione forestale di un determinato territorio implica l’acquisizione di un bagaglio di conoscenze preliminari, oltre ad una serie di dati da raccogliere ed elaborare in seguito. Le conoscenze preliminari allo studio di un territorio sono essenzialmente quattro: 1. Conoscenza pratica e reale del territorio e dell ambiente stesso. 2. Conoscenza delle problematiche selvicolturali legate all ambiente dell area in questione, legate alla posizione geografica, geologica ed orografica, oltre che dall utilizzo del territorio fatto dall uomo nel corso dei secoli. 3. Tipo di propriet (pubblica o privata), relative leggi e normative gestionali. 4. Consistenza delle principali attivit lavorative dei residenti il territorio. Le tipologie di dati da raccogliere per analizzare la gestione del patrimonio forestale sono varie, ma si possono restringere a poche categorie: - Acquisizione di tutti i Piani di Gestione-Assestamento redatti per zone ricadenti anche in parte nel territorio oggetto di studio. Le prescrizioni, i suggerimenti gestionali e le proposte scaturite da tali Piani andranno analizzate e verr fatto un confronto tra queste e la situazione reale in campo;

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Informazioni tesi

  Autore: Rocco Di Lauro
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Corso: Scienze Forestali ed Ambientali
  Relatore: Luigi Hermanin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 215

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