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L'assicurazione della responsabilità civile di enti pubblici e aziende sanitarie

Nel primo capitolo della trattazione, ho delimitato l'area della copertura assicurativa fornendo alcune indicazioni sulle nozioni di ente pubblico e di pubblica amministrazione per chiarire chi sono i soggetti assicurabili. Ho distinto le diverse ipotesi di responsabilità configurabili dell'ente pubblico e del pubblico dipendente, richiamando i precetti fondamentali contenuti nell'art.28 della Costituzione e nelle le disposizioni del T.U. riguardante lo statuto degli impiegati civili dello stato (d.p.r n.3/1957). Sempre da un punto di vista generale, ho rilevato le tappe più importanti che hanno segnato lo sviluppo del concetto di danno ingiusto, fino al riconoscimento del risarcimento degli interessi legittimi, avvenuto con la sentenza della Corte di Cassazione S.U n.500 del 1999. Nel secondo capitolo ho affrontato specificamente il problema della copertura assicurativa degli enti pubblici (al quale si collega quello della garanzia assicurativa dei dipendenti) soffermandomi sul difficile rapporto esistente tra gli stessi e le compagnie di assicurazione, ed evidenziando il ruolo del broker assicurativo. Ho poi illustrato l'importanza di una corretta individuazione dei rischi attraverso la procedura tecnico/aziendale detta di risk management (posta in essere dal broker e da altri soggetti individuati all'interno dell'ente pubblico), e il contenuto della polizza RCT/O dell'ente pubblico, sottolineando qual è l'oggetto della copertura assicurativa e quali sono i rischi assicurabili. Successivamente ho analizzato le polizze di RC patrimoniale degli enti pubblici che coprono i danni da perdite patrimoniali diverse dai danni corporali e materiali inclusi i danni causati dalla lesione di interessi legittimi. Ho precisato infine che, a seguito della disposizione contenuta nell'art.3 comma 59 della legge finanziaria 2008, la quale ha stabilito la nullità dei contratti di assicurazione stipulati dall'ente pubblico a favore dei dipendenti per coprire la responsabilità amministrativa di quest'ultimi, è opportuno che gli stessi, per non correre il rischio di rimanere scoperti, stipulino a proprie spese una polizza che includa la garanzia della colpa grave e della responsabilità amministrativa. Con tale contratto sono coperti nei confronti dell'azione di rivalsa dell'ente o della compagnia di assicurazione di quest'ultimo.Gli enti pubblici e i dipendenti possono stipulare anche delle polizze di tutela legale nelle quali il rischio assicurato è quello di dover sostenere spese legali e peritali.Nella parte relativa all'assicurazione della responsabilità civile dell'azienda sanitaria, ho delineato inizialmente quali sono le responsabilità oggetto della copertura (responsabilità della struttura sanitaria e responsabilità personale del medico pubblico dipendente). Ho chiarito il contenuto delle polizze, che vengono assegnate con gare pubbliche e in regime di claims made dato il carattere long tail del rischio da assicurare (nel senso che può passare molto tempo tra il momento in cui si commette l'errore e quello in cui si verifica il danno e la conseguente denuncia). Ho infine illustrato le ragioni che possono spingere il medico dipendente pubblico a stipulare una polizza personale che copra interamente la sua responsabilità civile (analoga a quella del sanitario libero professionista) ed ho sottolineato il contenuto delle suddette coperture.

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1 CAPITOLO I La responsabilità civile dell’ente pubblico e del pubblico dipendente. 1. L’ente pubblico: nozione e delimitazione del campo di indagine. Prima di affrontare il complesso tema dell’assicurazione della responsabilità civile degli enti pubblici e delle aziende sanitarie, oggetto del presente lavoro, appare opportuna una breve introduzione sui concetti di pubblica amministrazione e di ente pubblico, al fine di delimitare il campo di indagine con riferimento alle questioni inerenti la relativa copertura assicurativa. La comune esperienza insegna che “amministrazione” è sinonimo di organizzazione, cioè attività organizzata, finalizzata alla cura in concreto degli interessi della collettività dei cittadini, (compiti di benessere), oltre che alla garanzia o conservazione dell’ordinata vita statale (compiti di garanzia) 1 . Quest’ultimi vengono perseguiti dall’amministrazione con strumenti autoritativi nei confronti dei privati; e comprendono sia la difesa della sicurezza pubblica e delle persone dalle minacce interne allo Stato (es. criminalità), e da quelle esterne, mediante l’organizzazione della forza pubblica; e sia la garanzia di un’ordinata vita sociale attraverso la realizzazione di un ordine pubblico economico, tributario, sanitario, etc (ad es. l’amministrazione dello Stato garantisce la correttezza delle contrattazioni in borsa, protegge i consumatori dalle adulterazioni alimentari, persegue gli evasori fiscali..). I compiti di benessere invece spettano all’amministrazione per migliorare le condizioni di vita sociale e la cura in concreto dei bisogni sociali della collettività dei cittadini: ci si riferisce alla cosiddetta amministrazione del benessere che non è autoritativa nei confronti dei privati ma fornisce prestazioni (opere,beni,servizi) alla collettività. Si pensi alla costruzione delle strade e delle opere pubbliche, all’assistenza sanitaria, alla pubblica istruzione e così via. La nozione di pubblica amministrazione alla quale si fa riferimento è quella “oggettiva”, che dunque significa attività volta alla cura in concreto degli interessi 1 ZAGREBELSKY-OBERTO-STALLA-TRUCCO, Diritto pubblico, Firenze, 1994, p.437.

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Informazioni tesi

  Autore: Paola Olga Millet
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Marino Bin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 312

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