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La nuova frontiera dello sport. Il supporto dei dispositivi indossabili per il miglioramento della performance

La tecnologia disponibile nelle varie epoche ha supportato le esigenze di miglioramento delle prestazioni atletiche e nel corso del tempo si è poi ritenuto del tutto normale, quasi naturale, avvalersi di strumenti e metodi per incidere sulle prestazioni e sulla sicurezza. Oggigiorno si assiste al progressivo abbandono di materiali, dispositivi e tecniche in favore di soluzioni innovative. Naturalmente l’accelerazione nel campo della scienza e della tecnologia apre scenari impensabili fino a pochi anni fa. Ad alcune frontiere dello sport è dedicata questa tesi.
La tesi presenta una serie di dispositivi indossabili presenti sul mercato e sempre di più utilizzati dal mondo sportivo per il miglioramento della performance.
Dopo una panoramica generale sono state illustrate le componenti fondamentali degli smart clothes ed è stata affrontata la loro applicazione in tre discipline sportive quali il taekwondo, il nuoto e lo sci.
Nel capitolo dedicato al taekwondo, è esposta l’implementazione all’interno delle protezioni utilizzate e i tessuti 3D capaci di ammortizzare i colpi ricevuti, le unità M5Stack e M5stickC, le quali incorporano i sensori IMU, ed una batteria Li-po da 110 mA/h.
Nel capitolo dedicato al nuoto, si analizza come l’applicazione di sensori inerziali e dispositivi GPS sul corpo dell’atleta ci permette di studiare il movimento del nuotatore unitamente a tempi, distanze percorse e frequenza cardiaca, dando in tempo reale dei feedback allo stesso nuotatore. Tra i sensori utilizzati nel nuoto abbiamo descritto i seguenti dispositivi indossabili:
- l’Instabeat, posizionato nella zona della tempia, raccoglie informazioni quali calorie consumate, Flip turns ed il ritmo respiratorio;
- l’U-coach, dispositivo ricevente sotto la cuffia, permette al nuotatore di ricevere dei feedback in maniera costante dal suo allenatore;
- L X metrics, posizionato dietro la testa e collegato, tramite le cuffie, alle orecchie. Oltre ad immagazzinare dati come la frequenza cardiaca, la temperatura interna del corpo, il numero di bracciate, la pressione di ossigeno nel sangue, il monitoraggio della respirazione e la capacità di cronometrare i tempi, ci permette pure di ricevere dei messaggi audio in tempo reale.
Nel capitolo dedicato allo sci, infine, è analizzato lo studio del movimento attraverso l’utilizzo di sistemi optoelettronici e di sistemi inerziali. Per lo studio della cinetica del movimento è stato considerato l’utilizzo dei marker e di telecamere, e l’utilizzo dei sensori inerziali. Il capitolo si conclude con un confronto tra due tecniche di sci, quella tradizionale e quella carving.
Nelle discipline sportive analizzate, abbiamo costatato come l’utilizzo dei dispositivi indossabili permette di studiare nel dettaglio ogni singolo movimento effettuato dall’atleta e di raccogliere numerosi dati. Di conseguenza, permette di pianificare piani di lavori individuali dando anche la possibilità di rendere ogni allenamento iper-performante.
Questi dispositivi, tuttavia, hanno ancora numerose incompletezze: ad esempio, nell’utilizzo dei marker, si rischia la mancata registrazione del dato se, durante l’esecuzione del gesto atletico, lo stesso marker non viene registrato da minimo due videocamere. Solo per determinati movimenti dunque l’affidabilità è completa.
Un ulteriore limite, ad oggi, è rappresentato dalla fonte energetica per la loro alimentazione e dalla durata energetica non eccellente. Oggi l’utilizzo dei dispositivi è libero durante gli allenamenti ma vietato, come per la NBA, o limitato, come per la FIFA, durante le competizioni, proprio perché oltre ad essere diventata la nuova frontiera del miglioramento della performance, è diventato anche la nuova frontiera del doping, spesso infatti si sente parlare di doping tecnologico.
Le vie della ricerca futura sono molteplici e ci si augura che il miglioramento della performance non sia la via maestra da perseguire ossessivamente.

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1 INTRODUZIONE Tokyo, Olimpiadi 2020. Vince la gara dei cento metri il velocista Marcell Jacobs e si apre la discussione sulle “scarpette magiche” da lui indossate. A quanto pare, sono calzature tecnologiche rivoluzionarie in grado di far “guadagnare” centesimi di secondo. Il tipo di scarpa era regolar- mente approvato ed anche il secondo classificato ed un altro atleta le indossavano. Quanta parte della vittoria è merito dell’atleta e quanta delle scarpe? Sono state veramente queste ultime a fare la differenza per la conquista del primo posto? Antica Grecia, Olimpiadi 688 a. C. I lottatori indossano i cesti. Si tratta di stringhe di cuoio che vengono avvolte sulle mani (lasciando libere le dita) e sul braccio fino al gomito. La funzione è principalmente quella di rendere più potente il colpo sferrato contro l’avversario ma non è stato escluso che avessero anche una funzione protettiva per l’atleta che li indossava. I cesti sono gli antenati dei guantoni da pugilato che, come è noto, esplicano sia una funzione protettiva sia anche una funzione di amplificazione della forza a danno dell’avversario. Probabilmente non è dato sapere se discussioni intorno ai cesti si svolgessero anche all’epoca; sappiamo, però, che in epoca romana tale modalità fu proibita in considerazione della pericolosità per l’avversario e dei danni notevoli che tali strumenti causavano soprattutto da quando furono dotati anche di componenti metalliche. Migliorare le prestazioni affidandosi ad ausili e migliorare il livello di sicurezza sono aspetti legati alla pratica sportiva sin dai tempi antichi. La tecnologia disponibile nelle varie epoche ha suppor- tato queste esigenze di miglioramento e nel corso del tempo si è poi ritenuto del tutto normale, quasi naturale, avvalersi di strumenti e metodi per incidere sulle prestazioni e sulla sicurezza. La domanda che è lecito porsi è se si tratta di dispositivi di potenziamento o di dispositivi sosti- tutivi della capacità umana, fisica e mentale, dell’atleta. Ogni epoca ha la sua avanguardia e si assiste al progressivo abbandono di materiali, dispositivi e tecniche in favore di soluzioni innovative. Naturalmente oggigiorno l’accelerazione nel campo

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Informazioni tesi

  Autore: Michele Scappatura
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Informatica e dell'Automazione
  Relatore: Marco Arnesano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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Parole chiave

informatica
sport
tecnologia
sci
dispositivi
nuoto
dispositivi indossabili
gli smart clothes
i dispositivi e la prestazione fisica
tessuti 3d

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