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La trasformazione dei prodotti agricoli: Interventi del P.O.R. Puglia 2000-2006

Sin dalla nascita della Comunità Economica Europea una delle principali problematiche è stata la presenza di divari socio-economici rilevanti tra le regioni dei Paesi membri. All'inizio del ventunesimo secolo si possono ancora annoverare condizioni significative del problema. Ad esempio, il prodotto interno lordo (PIL) pro-capite del Lussemburgo è due volte più elevato di quello della Grecia mentre Amburgo, la regione più ricca d'Europa, ha un reddito pro-capite quattro volte superiore a quello dell'Alentejo in Portogallo. Tali divari tra le regioni possono pregiudicare la coesione dell'Unione.
La coesione economica e sociale è così, da molti anni, uno degli obiettivi prioritari dell'Unione europea. Promuovendo la coesione l'Unione favorisce infatti lo sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo delle attività economiche, crea occupazione, contribuisce alla tutela dell'ambiente ed all'eliminazione delle ineguaglianze tra uomini e donne.
Per portare a termine l'impegno di coesione economica e sociale la Commissione ha creato strumenti finanziari quali i Fondi strutturali, destinati a cofinanziare negli Stati membri interventi strutturali in vari settori.
Nel 1999, in previsione dell'avvio del nuovo periodo di programmazione, è stata varata un'importante riforma dei Fondi strutturali.
La politica di coesione economica e sociale è stata ridisegnata, secondo mutate esigenze, in modo da adattarsi alle nuove politiche dell'Unione: crescita dell'occupazione e maggiore autonomia regionale nel contesto di un'Europa in allargamento. La politica di coesione ha quindi acquisito progressivamente importanza tra le politiche comunitarie: la promozione di uno sviluppo bilanciato tra le diverse regioni dell'Unione è fondamentale non solo ai fini della coesione economica e sociale, ma anche quale garanzia di stabilità macroeconomica e quale mezzo per incrementare il tasso di crescita dell'Unione e la sua competitività sullo scenario mondiale.
La sempre più rilevante importanza dei Fondi strutturali nella politica di un'Europa in continuo crescere e divenire ha fornito le motivazioni per un'analisi dell'evoluzione storica di tale strumento politico e della sua applicazione in una delle regioni che, per sua locazione geografica e per struttura socio-produttiva, più necessita di interventi finanziari incentivanti lo sviluppo.
L'obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare il Programma Operativo Regionale (P.O.R.) 2000-2006 della Regione Puglia, il più importante apparato normativo comunitario di sovvenzione regionale delle regioni Obiettivo 1.
La metodologia seguita per l'analisi esposta ha richiesto la consultazione, oltre che di una consistente bibliografia avente come oggetto l'Unione Europea e la sua evoluzione, anche dei regolamenti comunitari vigenti per l'applicazione dei cosiddetti "aiuti di stato". E' stato altresì indispensabile assumere la documentazione ufficiale che lo studio di consulenza che ha curato l'attività di progettazione per l'azienda considerata ha presentato all'autorità regionale per la richiesta di finanziamento.

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1 Introduzione Sin dalla nascita della Comunità Economica Europea una delle principali problematiche è stata la presenza di divari socio-economici rilevanti tra le regioni dei Paesi membri. All'inizio del ventunesimo secolo si possono ancora annoverare condizioni significative del problema. Ad esempio, il prodotto interno lordo (PIL) pro-capite del Lussemburgo è due volte più elevato di quello della Grecia mentre Amburgo, la regione più ricca d'Europa, ha un reddito pro-capite quattro volte superiore a quello dell'Alentejo in Portogallo. Tali divari tra le regioni possono pregiudicare la coesione dell'Unione. La coesione economica e sociale è così, da molti anni, uno degli obiettivi prioritari dell'Unione europea. Promuovendo la coesione l'Unione favorisce infatti lo sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo delle attività economiche, crea occupazione, contribuisce alla tutela dell'ambiente ed all'eliminazione delle ineguaglianze tra uomini e donne. Per portare a termine l'impegno di coesione economica e sociale la Commissione ha creato strumenti finanziari quali i Fondi strutturali, destinati a cofinanziare negli Stati membri interventi strutturali in vari settori. Nel 1999, in previsione dell'avvio del nuovo periodo di programmazione, è stata varata un'importante riforma dei Fondi strutturali. La politica di coesione economica e sociale è stata ridisegnata, secondo mutate esigenze, in modo da adattarsi alle nuove politiche dell'Unione: crescita dell'occupazione e maggiore autonomia regionale nel contesto di un'Europa in allargamento. La politica di coesione ha quindi acquisito progressivamente importanza tra le politiche comunitarie: la promozione di uno sviluppo bilanciato tra le diverse regioni dell'Unione è fondamentale non solo ai fini della coesione

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Gaetano Santeramo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Bari
  Corso: Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali
  Relatore: Antonio Seccia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 123

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