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La figura di Hitler in alcuni quotidiani tedeschi (1923-1933)

«Das deutsche Reich ist eine Republik»: già dall’affermazione iniziale della Costituzione, la Repubblica di Weimar è stata contraddittoria; questo non si è risolto negli anni, e il breve periodo d’oro tra il 1924 e il 1928, quando i violenti contrasti interni sembrarono appianarsi, non impedì l’ascesa al potere di Hitler. Per questo è stato interessante vedere dall’interno, coi mezzi di informazione che abbiamo oggi, la coscienza che le varie forze presenti nella Repubblica avevano di sè. Questi mezzi sono i quotidiani.
Questa tesi si propone di analizzare il cambiamento di prospettiva che ebbe la stampa di Weimar nei confronti di Hitler e del suo partito, partendo dal putsch fallito a Monaco e arrivando fino alla chiusura dei quotidiani che non si vollero piegare ai dettami del regime nazista. Dopo il 1933 la stampa di Weimar non si può più considerare indipendente e non ha quindi più senso confrontare le posizioni prese dai giornali rispetto ai vari avvenimenti.
I quotidiani utilizzati come fonti sono stati Frankfurter Zeitung, Vossische Zeitung, Vorwärts, Deutsche Allgemeine Zeitung, Münchener Neuesten Nachrichten, Rote Fahne, Berliner Tageblatt, Völkischer Beobachter. Il metodo è stato di confronto tra tutti i quotidiani, sulla base di alcune date considerate significative per l’evoluzione della storia e dell’immagine di Hitler e del suo partito. Nel confronto sono stati tralasciati avvenimenti importanti solo per la storia della Repubblica e della sua stampa perché l’analisi è concentrata sulla figura del leader della Nsdap. I fatti sono stati quindi scelti per la loro rilevanza nella storia ma anche per lo spazio che hanno avuto sui giornali; è stato interessante confrontare anche questo aspetto, cioè vedere quali eventi hanno avuto un significato simile nei giornali dell’epoca, dopo la presa del potere da parte dei nazisti e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, e quali invece erano molto rilevanti all’epoca e non hanno più importanza per noi.
Nel capitolo 2 si parla dei primi anni in cui Hitler emerge come figura politica, partendo dal congresso nazionale della Nsdap in cui il leader del partito riuscì a imporsi contro le autorità cittadine. Questo è il primo evento che lo riguarda ad aver interessato giornali nazionali. Naturalmente il putsch è stato seguito da tutti i giornali come avvenimento di rilievo, e il verdetto del processo ha avuto eco internazionale.
Gli anni 1926-1929, trattati nel capitolo 3, sono cruciali perché è durante questo periodo che Hitler passa da leader di un partito di provincia, al limite della legalità, a figura a livello nazionale, soprattutto con la lotta contro il piano Young a fianco di un uomo già conosciuto, Alfred Hugenberg. Nonostante l’importanza di queste date, non molti quotidiani si sono occupati degli avvenimenti considerati. La fonte principale in questo caso è stata il quotidiano nazista, che ha sempre seguito da vicino ogni fatto che coinvolgesse Hitler.
Il 1930 sarà l’anno fondamentale per la considerazione della stampa nei confronti di Hitler. La nomina di Wilhelm Frick a ministro in Turingia fu la prima volta in cui il futuro Führer si fece notare per la sua tendenza dittatoriale; questo è un evento letto allo stesso modo da alcuni giornali dell’epoca e dagli storici posteriori. Il 1931 vede il primo colloquio di Hitler con Hindenburg, che anticipa, nella nostra considerazione, quelli della fine del 1932, ma all’epoca ha rappresentato solo un incontro chiarificatore tra i due, che come vedremo non ha suscitato lo stesso interesse su tutti i quotidiani.
Nel capitolo 5 l’attenzione è concentrata sul 1932, l’anno in cui gli ultimi resti della Repubblica vennero spazzati via dalla violenza delle Sa da una parte e dal cancellierato di Von Papen dall’altra. Gli eventi considerati vanno infatti dal divieto delle Sa, proclamato da Brüning, alla “domenica di sangue di Altona”, quando le Sa avevano già ripreso possesso delle strade, al successivo rovesciamento del governo prussiano, voluto da Hitler, fino ad arrivare ai colloqui di quest’ultimo con Hindenburg per tentare di formare un governo capeggiato appunto dalla Nsdap.
Solo nel 1933 vedremo il crollo definitivo di quello che restava delle libertà di stampa e civili, cancellate dai vari decreti di Göring. Sono solo tre gli eventi visti nel capitolo 6, perché dopo l’incendio del Parlamento la censura è stata molto pesante sia nei confronti dei giornali che dei partiti, e tutti gli oppositori sono stati eliminati. Dopo il 28 febbraio non ha più nessun significato confrontare le posizioni dei quotidiani perché cominciano a diventare uniformi, a parte qualche caso eccezionale di ribellione al sistema.
E' una tesi utile per chi affronta l'argomento in modo specifico ma anche per chi cerca informazioni sul periodo di Weimar, che spesso si trovano solo in tedesco.

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4 INTRODUZIONE «Das deutsche Reich ist eine Republik»: 1 già dall’affermazione iniziale della Costituzione, la Repubblica di Weimar è stata contraddittoria; questo non si è risolto negli anni, e il breve periodo d’oro tra il 1924 e il 1928, quando i violenti contrasti interni sembrarono appianarsi, non impedì l’ascesa al potere di Hitler. Per questo è stato interessante vedere dall’interno, coi mezzi di informazione che abbiamo oggi, la coscienza che le varie forze presenti nella Repubblica avevano di sé. Questi mezzi sono i quotidiani. Questa tesi si propone di analizzare il cambiamento di prospettiva che ebbe la stampa di Weimar nei confronti di Hitler e del suo partito, partendo dal putsch fallito a Monaco e arrivando fino alla chiusura dei quotidiani che non si vollero piegare ai dettami del regime nazista. Dopo il 1933 la stampa di Weimar non si può più considerare indipendente e non ha quindi più senso confrontare le posizioni prese dai giornali rispetto ai vari avvenimenti. I quotidiani utilizzati come fonti sono stati Frankfurter Zeitung, Vossische Zeitung, Vorwärts, Deutsche Allgemeine Zeitung, 1 «Il regno tedesco è una repubblica»

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Micaela Linetti
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia
  Relatore: Anna Lisa Carlotti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 274

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Parole chiave

libertà di stampa
quotidiani tedeschi
repubblica di weimar
nazismo
storia del giornalismo
adolf hitler

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