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Una Chiesa Aladura Nigeriana: La Chiesa dei Cherubini e dei Serafini

INTRODUZIONE

L’obiettivo del presente lavoro è l’analisi della Cherubim and Seraphim Church (qui di seguito riportata con la sigla C & S), una peculiare Chiesa Africana Indipendente (AIC ), sviluppatasi in Nigeria, presso l’etnia yoruba, a partire dagli anni venti del ventesimo secolo e rientrante nell’ambito religioso delle Chiese di guarigione per fede denominate “Aladura” o “oranti”.
L’etnia yoruba è presente nella zona sud-occidentale della Nigeria, che ricordiamo è una delle nazioni più popolose dell’Africa (centoventisette milioni di persone nel 2001) e che “s’è dimostrata un terreno fertilissimo per la nascita delle chiese indipendenti. Nel 1970, quelle registrate presso il governo erano oltre settecento. Da allora non hanno fatto che aumentare” .
Ci proponiamo di studiare la C & S, movimento religioso molto diffuso anche a livello mondiale, partendo dalla realtà storico-politica del Paese e analizzando il contesto delle Chiese Aladura.
Diversi sono stati i problemi affrontati per l’elaborazione dell’argomento: la difficoltà del reperimento delle fonti, dovuta all’insufficienza di studi sulla C & S a parte la monografia scritta dal Rev. Akindele Omoyajowo nel 1982, lo studio generale di J. D.Y. Peel sull’Aladura del 1968 e il saggio di H. W. Turner su un’altra Chiesa Aladura (Church of the Lord) del 1967; la totale mancanza di studi organici completi e soprattutto aggiornati sul vasto ed importante fenomeno delle AIC in Africa occidentale; l’organizzazione di molto materiale, troppe volte ripetitivo e con pochi spunti interessanti che potessero gettare luce sul fenomeno Aladura nel suo complesso e sulla realtà enormemente scismatica e plurima della C & S; la definizione della storia religiosa contemporanea di una parte dell’Africa subsahariana.
Molte informazioni inerenti allo sviluppo attuale della Chiesa e alla sua diffusione in USA ed Europa sono state reperite con l’ausilio di internet, oltre che con lo spoglio di molte riviste contemporanee.
L’analisi della C & S è stata avviata affrontando diversi quesiti riguardanti la religiosità africana, l’impatto con la cultura bianca, la decolonizzazione. Da principio ci siamo posti la seguente domanda: qual’è (o meglio qual’era) la realtà religiosa dell’etnia yoruba nell’Africa occidentale del ventesimo secolo? Ci siamo chiesti come si siano trasformate localmente forme religiose estremamente plastiche, quelle stesse di una etnia che, trasportata in epoca schiavistica, aldilà dell’Atlantico, ha saputo difendere e ricreare il proprio credo in modo sincretico, dando vita al Candomblè, alla Macumba e all’Umbanda in Brasile, alla Santeria a Cuba, allo Changô a Trinidad e nelle Antille e alle diverse congregazioni religiose negli USA.
La nostra ricerca è partita dalla constatazione della fondamentale importanza della religione presso la popolazione africana a livello esistenziale e in termini pratici; ci siamo chiesti se il cristianesimo dei bianchi, durante la colonizzazione, momento storico in cui è sorta la C & S, potesse assolvere le stesse funzioni della religione tradizionale, e se e come gli africani avessero trovato le risposte ai loro quesiti o se fossero stati in grado di riformulare il cristianesimo in termini tipicamente africani.
Avanzando con l’analisi storico-religiosa della Nigeria, ci siamo resi conto che non stavamo affrontando una etnia “vergine” e intatta rispetto alla cristianizzazione, ma una etnia già da tempo evangelizzata e “contaminata” dall’occidentalizzazione anche se ancora legata alle proprie tradizioni religiose.
La C & S è nata in un contesto di evangelizzazione protestante che abbiamo verificato non essere propriamente “sentita”, in senso africano, dalla popolazione, e si è diffusa presso i nigeriani in un periodo di grande disillusione religiosa, dovuta all’epidemia influenzale del 1918-19 e soprattutto in seguito alla peste bubbonica del 1924-26, che il cristianesimo e le sofisticate medicine occidentali non erano riuscite a contrastare.
Per capire a fondo la C & S, ci siamo chiesti come e su quali basi le Chiese africane si fossero sviluppate e come avessero determinato la loro realtà autonoma.

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I INTRODUZIONE L’obiettivo del presente lavoro è l’analisi della Cherubim and Seraphim Church (qui di seguito riportata con la sigla C & S), una peculiare Chiesa Africana Indipendente (AIC 1 ), sviluppatasi in Nigeria, presso l’etnia yoruba, a partire dagli anni venti del ventesimo secolo e rientrante nell’ambito religioso delle Chiese di guarigione per fede denominate “Aladura” o “oranti”. L’etnia yoruba è presente nella zona sud-occidentale della Nigeria, che ricordiamo è una delle nazioni più popolose dell’Africa (centoventisette milioni di persone nel 2001) e che “s’è dimostrata un terreno fertilissimo per la nascita delle chiese indipendenti. Nel 1970, quelle registrate presso il governo erano oltre settecento. Da allora non hanno fatto che aumentare” 2 . Ci proponiamo di studiare la C & S, movimento religioso molto diffuso anche a livello mondiale, partendo dalla realtà storico-politica del Paese e analizzando il contesto delle Chiese Aladura. Diversi sono stati i problemi affrontati per l’elaborazione dell’argomento: la difficoltà del reperimento delle fonti, dovuta all’insufficienza di studi sulla C & S a parte la monografia scritta dal Rev. Akindele Omoyajowo nel 1982, lo studio generale di J. D.Y. Peel sull’Aladura del 1968 e il saggio di H. W. Turner su un’altra Chiesa Aladura (Church of the Lord) del 1967; la totale mancanza di studi organici completi e soprattutto aggiornati sul 1 AIC è l’acronimo di African Independent Churches. E’ doveroso segnalare che alcuni autori usano riportare la sigla in forma plurale (AICs), in questa trattazione, invece, abbiamo scelto di utilizzare la forma singolare. 2 Moretti, F., Indipendentismo Cristiano: le Chiese Aladura, in La Chiesa Cattolica in Nigeria di J. Opkara in “Nigrizia”, aprile 1993, pp. 31-42.

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Informazioni tesi

  Autore: Anna Paola Pascuzzi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere moderne
  Relatore: Danila Visca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 180

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abiodun akinsowon
acculturazione
africa
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protestantesimo
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