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Alice magistra vitae: un manuale di vita per grandi e piccini

Organizzerò il mio lavoro in 4 parti: nella prima parte farò un breve excursus sulla vita di Carroll; nella seconda analizzerò l’opera di Alice’s adventures in Wonderland ; nella terza avvalorerò la mia tesi con delle nozioni di psicanalisi e nella quarta mi concentrerò sull’utilità di quest’opera nell’insegnamento (con alcune proposte operative in classe) e sul perché essa può essa può essere considerata come una “guida per crescere”. Infine nella conclusione aggiungerò qualche considerazione personale, basandomi sulle considerazioni avanzate in precedenza.
La storia offre una pluralità di approcci ludici che permettono ai bambini di ritrovare se stessi, migliorare le relazioni in un contesto fantastico, e di quest’ultimo analizzare i plurimi punti di vista attraverso le forme di rielaborazione, favoriti dalla rielaborazione di diversi linguaggi. Attraverso i personaggi, gli eventi, i luoghi, i bambini imparano a conoscere come funziona il mondo degli uomini e quello delle cose, a riconoscere le emozioni e a nominarle e si servono delle parole ascoltate per dar voce ai loro pensieri e stati d’animo. In tal modo, oltre a risultare un’esperienza gratificante in sé, affettivamente intensa e carica di tonalità emotiva, la lettura di storie nell’infanzia costituisce anche un’attività privilegiata per introdurre i bambini alle prime conoscenza sulla lingua scritta, sviluppando le radici dell’alfabetizzazione. Infine, il racconto costituisce l’ideale mediazione per rintracciare più facilmente le coordinate che danno senso e significato al “ritrovarsi insieme a scuola” , generando quell’incontro tra bambini, adulti e realtà circostante dal quale nascono relazioni, ricerche, esperienze, occasioni di sperimentazioni percettive, spaziali, comunicative e materiche grazie alla innata curiosità esplorativa dei bambini.

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3 1. LEWIS CARROLL: BIOGRAFIA ‖Poiché l‘infanzia gli rimase tutta quanta dentro, Lewis Carroll potè fare ciò che nessun altro era stato capace di fare – potè ritornare a quel mondo, potè ricrearlo al punto da far tornare bambini noi stessi. E‘ per questa ragione che i due libri di Alice non sono libri per bambini; sono i libri in cui noi diventiamo bambini.‖ Virginia Woolf Il 4 luglio 1862 Charles Lutwidge Dodgson scrisse sul suo diario: ―Duckworth and I made an expedition up the river to Godstow with three Liddells: we had tea on the bank there, and did not reach Christ Church again till quarter past eight, when we took them on to my rooms to see my collection of microphotographs, and restored them to the Deanery just before nine‖. 1 Mentre Duckworth remava a prua e Dodgson a poppa, Alice Liddell chiese espressamente al reverendo di narrarle una storia. Così tutto ebbe inizio: Carroll improvvisò una storia intricata e misteriosa sotto gli occhi increduli del suo amico Duckworth e delle tre fanciulle, una storia che probabilmente ronzava già da tempo nella mente dell‘autore ma che prese vita proprio in quel pomeriggio assolato di luglio. L‘equipaggio intanto percorse tre miglia lungo il fiume verso Godstow e, come disse Alice, si riposarono per un po‘ all‘ ―ombra dei covoni di fieno‖. Quando infine Dodgson le riaccompagnò a casa, Alice, augurando la buonanotte, gli chiese espressamente ―Oh, Mr. Dodgson, I wish you would write out Alice‘s adventures for me!‖ 2 . Il reverendo rimase sveglio tutta la notte per mantenere la promessa. Nelle settimane successive, i periodi di frequentazione si alternavano a lunghe separazioni, a causa dei capricci di una madre vittoriana, Mrs. Liddell, che poco credeva nell‘amicizia disinteressata tra un uomo adulto e delle bambine. La rottura definitiva avvenne nel 1864, quando Mrs. Liddell decise di impedire tassativamente alle figlie di trascorrere i pomeriggi in compagnia di Lewis Carroll; in effetti, Alice, ormai tredicenne, stava attraversando il difficile periodo adolescenziale e lo stesso Carroll aveva da tempo perso interesse nei suoi confronti. Comunque Carroll continuò il suo lavoro, che nel febbraio del 1863 poteva dirsi ultimato. Ne fu inviata immediatamente una copia al suo amico George MacDonald, a cui fu particolarmente gradito e uno alla famiglia Liddell, di cui però non conosciamo il parere in merito. 1 Pudney, J, .Lewis Carroll and his world, London : Thames & Hudson 1978 , p. 5 2 Ibidem

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Ciarpelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Gino Scatasta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 31

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Parole chiave

insegnamento
pedagogia
bambini
alice
paese delle meraviglie
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crescere
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