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Diritto e rovescio dell'informazione: analisi della rappresentazione mediatica del conflitto russo-ucraino

Alla base di questo lavoro vi è il tentativo di analisi di come la tecnologia digitale ha cambiato il nuovo modo di comunicare le notizie di attualità. In particolare, si tenta di porre l'attenzione sul rapporto fra mass media e opinione pubblica, quest'ultima facilmente manipolabile da un coro di opinioni che sovrasta i fatti. I fruitori dei media sperimentano crescenti difficoltà nel crearsi una propria idea sulle notizie di attualità, deviati e dirottati dalle insistenti fake news.
L'elaborato è articolato in tre capitoli. Nel primo capitolo si cerca di fornire una prima analisi del fenomeno della cyberwar e della propaganda online, che oggigiorno rappresenta uno strumento sempre più in grado di manipolare le coscienze delle persone. Da ciò ne deriva che nell'era del progresso tecnologico, i fruitori dei media sono maggiormente esposti a una comunicazione persuasiva tale da far leva sulle emozioni e talvolta anche sulla minaccia e sulla paura. Nel corso del primo capitolo si riportano diversi esempi mediatici, sia di provenienza russa che ucraina, e immagini a sostegno delle differenti modalità di racconto del conflitto nelle due diverse fazioni e agli occhi del mondo.
Il secondo capitolo invece si focalizza sul cercare di spiegare quali sono state le motivazioni che hanno portato il Presidente della Russia Putin ad invadere l'Ucraina e quale sia l'ideologia imperialista su cui egli si basa. In secondo luogo, si tenta di esaminare anche i passaggi recenti con cui l'Occidente sta tentando di riportare pace e stabilità nel conflitto, salvaguardando i principi e i valori alla base dell'Alleanza Atlantica, quali democrazia e diplomazia, al fine di cooperare internazionalmente.
Il terzo capitolo, infine, approccia il tema della russofobia e della sua evoluzione nel corso dei decenni, mettendo in evidenza quei casi mediatici che hanno in qualche modo orientato e modificato il pensiero dell'opinione pubblica occidentale, che individua oggi nella popolazione russa un nemico e attribuisce ad essa diversi stereotipi, sempre più condivisi e trasmessi dai media.
Questo elaborato tenta di unire i miei personali interessi nei confronti dell'area geografica russo-ucraina, i miei studi universitari e la mia curiosità personale nei confronti del mondo attuale e della comunicazione mediatica.
L'obiettivo è cercare di fornire un racconto di entrambi i fronti della vicenda, partendo dalle fonti mediatiche e ragionando su come il modo di trasmettere un'informazione online possa modificare, anche molto concretamente, l'opinione pubblica al riguardo e le sue azioni.

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3 Introduzione Alla base di questo lavoro vi è il tentativo di analisi di come la tecnologia digitale ha cambiato il nuovo modo di comunicare le notizie di attualità. In particolare, si tenta di porre l’attenzione sul rapporto fra mass media e opinione pubblica, quest’ultima facilmente manipolabile da un coro di opinioni che sovrasta i fatti. I fruitori dei media sperimentano crescenti difficoltà nel crearsi una propria idea sulle notizie di attualità, deviati e dirottati dalle insistenti fake news. L’elaborato è articolato in tre capitoli. Nel primo capitolo si cerca di fornire una prima analisi del fenomeno della cyberwar e della propaganda online, che oggigiorno rappresenta uno strumento sempre più in grado di manipolare le coscienze delle persone. Da ciò ne deriva che nell’era del progresso tecnologico, i fruitori dei media sono maggiormente esposti a una comunicazione persuasiva tale da far leva sulle emozioni e talvolta anche sulla minaccia e sulla paura. Nel corso del primo capitolo si riportano diversi esempi mediatici, sia di provenienza russa che ucraina, e immagini a sostegno delle differenti modalità di racconto del conflitto nelle due diverse fazioni e agli occhi del mondo. Il secondo capitolo invece si focalizza sul cercare di spiegare quali sono state le motivazioni che hanno portato il Presidente della Russia Putin ad invadere l’Ucraina e quale sia l’ideologia imperialista su cui egli si basa. In secondo luogo, si tenta di esaminare anche i passaggi recenti con cui l’Occidente sta tentando di riportare pace e stabilità nel conflitto, salvaguardando i principi e i valori alla base dell’Alleanza Atlantica, quali democrazia e diplomazia, al fine di cooperare internazionalmente. Il terzo capitolo, infine, approccia il tema della russofobia e della sua evoluzione nel corso dei decenni, mettendo in evidenza quei casi mediatici che hanno in qualche modo orientato e modificato il pensiero dell’opinione pubblica occidentale, che individua oggi nella popolazione russa un nemico e attribuisce ad essa diversi stereotipi, sempre più condivisi e trasmessi dai media. Questo elaborato tenta di unire i miei personali interessi nei confronti dell’area geografica russo-ucraina, i miei studi universitari e la mia curiosità personale nei confronti del mondo attuale e della comunicazione mediatica. L’obiettivo è cercare di fornire un racconto di entrambi i fronti della vicenda, partendo dalle fonti mediatiche e ragionando su come il modo di trasmettere un’informazione online possa modificare, anche molto concretamente, l’opinione pubblica al riguardo e le sue azioni.

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Informazioni tesi

  Autore: Anastasia Curcuruto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Anna Sfardini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 40

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Parole chiave

russia
putin
occidente
ucraina
tecnologia digitale
cyberwar
fake news

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