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Orario di lavoro

Il recupero delle energie psico-fisiche spese dal lavoratore nel corso dell’attività lavorativa è garantito da precisi limiti di durata della prestazione e da appositi periodi di riposo nell’arco della giornata e della settimana.
La normativa riguardante l’orario di lavoro (decreto legislativo n. 66 del 2003) è diretta a regolamentare in maniera uniforme i profili del rapporto di lavoro connessi all’organizzazione dell’orario. Sono, pertanto, abrogate tutte le altre disposizioni in materia (tranne quelle espressamente richiamate dalla legge).
Nella regolamentazione dei singoli istituti viene affidato un ruolo centrale ai contratti collettivi, intendendosi per tali i contratti di qualsiasi livello, stipulati da organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative.

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1. ORARIO DI LAVORO L’orario di lavoro è il cardine del contratto di lavoro in quanto consente di stabilire, da un lato, la durata della prestazione lavorativa e, dall’altro, la retribuzione dovuta. Inoltre, ponendosi come limite massimo della prestazione lavorativa, ha anche la funzione di tutelare l’integrità psico-fisica del lavoratore. Le principali fonti normative in materia sono rappresentate dall’articolo 2107 codice civile, che rinvia per la determinazione dell’orario di lavoro alle leggi speciali e alle norme della contrattazione collettiva, e dall’articolo 36 della Costituzione repubblicana, che ha stabilito una riserva di legge per la durata massima della giornata lavorativa. La disciplina dell’orario di lavoro è stata completamente riformata dal decreto legislativo 8 aprile 2003 n. 66, con cui sono formalmente recepite nell’ordinamento le direttive 93/104/CE e 2000/34/CE, “concernenti taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro”, e che coordina in un unico testo normativo le previgenti disposizioni in materia (orario notturno, lavoro straordinario, eccetera), provvedendo alla loro abrogazione. Il decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008 recante “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” ha parzialmente modificato il decreto legislativo n. 66 del 2003, creando un regime dell’orario di lavoro più flessibile rispetto al precedente, in linea con i tentativi del governo di incrementare la produttività del lavoro. In particolare, le modifiche legislative introdotte dall’articolo 41 del decreto legge n. 112 del 2008 riguardano la possibilità di delegare 3

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Informazioni tesi

  Autore: Angela Cavinato
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Diritto del lavoro
Anno: 2010
Docente/Relatore: Carlo Cester
Istituito da: Università degli Studi di Padova
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

FAQ

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Parole chiave

decreto legislativo 66 del 2003
lavoro
orario

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