''Spesso il male di vivere ho incontrato''. Prospettive sulla depressione a confronto
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9 Con il DSM-IV queste distinzioni vengono meno. Quello che affrontiamo è il passaggio quindi ad una concezione della depressione sempre più diffusa e confusa con la sofferenza, e sempre più curata farmacologicamente. Una cura che però perde le sue potenzialità di guarigione, in quanto è sganciata dai sistemi di senso, e che tende così a cronicizzarsi insieme alla depressione. L’analisi del sociologo Alain Ehrenberg (2010) ci aiuta poi a capire la depressione attraverso i cambiamenti che vive la società occidentale dopo gli anni ’60: prima dominava la norma e l’eventuale senso di colpa per la sua violazione. Successivamente le norme vengono meno, e con loro il carattere costrittivo e punitivo, ma anche quello di orientamento e riferimento. Il soggetto è lasciato solo con se stesso ed è responsabile del suo destino. Un ulteriore aspetto analizzato è il rapporto tra universalità e culturalità nella depressione. Lalli (2008), pur riconoscendo l’importanza della cultura, si fa portatore di una posizione che guarda alla depressione come universale. Mentre Coppo (2005) ritiene che la contrapposizione tra natura e cultura nella depressione sia un falso problema poiché non distingue la sofferenza umana dal disturbo depressivo. Se la sofferenza infatti è universale, le forme che essa prende, insieme ai suoi sistemi di cura, sono culturalmente determinate. Abbiamo così esplorato alcuni repertori altri della sofferenza, in particolar modo sulla questione della morte, del lutto, visto non tanto come esperienza individuale, bensì come collettiva. Ritorniamo poi ad uno sguardo sulla cultura occidentale e ad alcune sue peculiarità, tra loro interconnesse: il consumismo, il desiderio illimitato e l’illusione dell’autonomia.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona Arcidiacono |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia Clinica |
Relatore: | Giorgio Falgares |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 116 |
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