4
soprattutto sulla ricerca di collaborazione con i sovra
sistemi rilevanti della fornitura, del consumo, della
distribuzione, finanziario, istituzionale ecc., che nella
visione porteriana sono considerati forze competitive in
grado di incidere sulla vitalità dell’impresa. È proprio
questo punto il fulcro del mio lavoro, l’importanza che
rivestono i sovra sistemi e nel caso in particolare, il sovra
sistema del lavoro, per l’impresa sistema vitale.
Nel secondo capitolo ho trattato in maniera abbastanza
approfondita il concetto di relazioni e di capitale
relazionale. Un sistema sociale, quale l’impresa è formato
da relazioni, i processi di sviluppo di tale sistema sono
sempre più condizionati dalla necessità di istituire ed
utilizzare efficacemente le relazioni con le molteplici
entità presenti ed operanti nell’ambiente. In particolar
modo il capitolo evidenzia le decisioni dell’organo di
governo di instaurare relazioni stabili, fondate sulla
fiducia e sulla condivisione di valori, in luogo delle
relazioni di tipo occasionale, ricercando condizioni di
consonanza strutturale per attivare i canali comunicativi e
creare la base per sviluppare condizioni di risonanza
sistemica e quindi percorrere un fine comune con i suoi
interlocutori. Un esempio riportato riguarda la creazione
di alleanze strategiche e sistemi di cooperazione come le
joint venture.
Il capitolo terzo è quello più importante, nel quale è stato
sviluppato in maniera ampia l’argomento
dell’incorporazione e valorizzazione delle risorse umane.
L’impresa analizza la criticità e l’influenza che una
risorsa, o un determinato rapporto, e quindi il sovra
5
sistema dal quale scaturisce, detengono e in che modo la
loro “rilevanza” ha impatto sul grado di sopravvivenza del
sistema. La fase successiva riguarda la scelta dei rapporti
da stabilizzare e le risorse da incorporare, risorse che
dovrebbero essere eterogenee e di difficile imitazione e
acquisizione da parte dei concorrenti, per poter permettere
all’impresa di acquisire e detenere una posizione di
vantaggio rispetto a questi ultimi. L’impresa sistema vitale
attiva il contesto ambientale per selezionare i sovra
sistemi che detengono risorse critiche, i sovra sistemi
rilasciano risorse materiali ed immateriali, tra i diversi
input l’impresa riceve le risorse umane di cui necessita per
svolgere adeguatamente la sua attività e sviluppare
competenze. L’incorporazione delle risorse avviene
attraverso il potenziamento e la stabilizzazione delle
relazioni con i sovra sistemi che rilasciano tali risorse,
aumentando il grado di fidelizzazione attraverso la
creazione di senso di appartenenza. Le risorse umane
hanno bisogno di un’ argomentazione più specifica in
quanto, non sono qualificabili come risorse incorporabili i
soggetti, ma l’impresa ha l’obiettivo di incorporare la loro
prestazione. Per poter assurgere a tale compito l’impresa
deve curare la relazione interpersonale con il dipendente,
ad esempio utilizzando leve c.d. hard, come quella
monetaria, e leve soft, quindi accrescere il grado di
integrazione e il senso di appartenenza all’impresa.
L’interlocutore si deve sentire appagato e gratificato dal
lavoro svolto e dal clima in cui opera. Tale obiettivo può
essere raggiunto attraverso la valorizzazione delle risorse
umane, utilizzando un sistema incentivante, e attuando
6
politiche per una gestione competitiva delle risorse
umane, di modo che gli attori vedano riconosciuti i loro
contributi e soddisfatte le loro attese e aspirazioni. Le
risorse umane, inoltre, rappresentano un fattore di
ricchezza per l’impresa perché incorporano saperi e
conoscenze, i quali se sono sviluppati e condivisi rendono
l’impresa unica e aumentano le possibilità di successo.
Un sistema delle risorse umane propriamente sviluppato è
dunque una risorsa immateriale invisibile che crea valore
nel momento in cui è incorporata nell’impresa.
In riferimento al ruolo ricoperto dalle persone in azienda e
al modo in cui vengono gestite ho sviluppato il caso di
una nota multinazionale americana: UPS – United Parcel
Service- la maggiore società di trasporto pacchi a livello
mondiale. Ho riportato la storia della società, fondata nel
1917da Jim Casey, e come dichiarava il fondatore,
l’azienda è stata organizzata attorno alle persone che vi
hanno lavorato e che vi lavorano. Infatti ogni anno il 28
agosto viene celebrato il Founders’Day, al quale
partecipano tutti i dipendenti di UPS. Interessanti sono i
casi di dipendenti che hanno iniziato a lavorare come
corrieri e grazie alle possibilità di carriera sono diventati
membri del CEO.
Ancora di più è interessante sapere del coinvolgimento dei
dipendenti nelle politiche di volontariato seguite
dall’azienda. UPS è il più grande sostenitore di “United
Way”, e coinvolge i suoi dipendenti da sempre in questo
tipo di attività. In occasione del centenario a Seattle, sono
stati premiati i cento dipendenti che hanno svolto i loro
ruoli in maniera eccellente.
7
Capitolo 1 Il sistema impresa
1.1 L’Approccio Sistemico Vitale
(una sintesi)
L’approccio sistemico vitale (ASV), più che una singola
prospettiva teorica, per i suoi tratti caratteristici si pone
quale disegno trasversale nell’interpretazione dei
fenomeni d’impresa.
Alla luce di un’analisi dei punti di contatto e delle
divergenze tra differenti teorie, il ricorso alle categorie
interpretative dell’ASV può rappresentare un utile
supporto nell’evidenziare analogie e differenze ravvisabili
tra diverse scuole di pensiero, e spingersi sino a delineare
una sorta di fil rouge tra i sentieri tracciati dai loro
esponenti. Il percorso perviene alla descrizione di una
matrice concettuale che raffigura sinteticamente
l’evoluzione della concezione dell’impresa nelle diverse
teorie che hanno affrontato il tema, direttamente o
indirettamente; essa è defluita sulla base di due
dimensioni, idonee a rappresentare il graduale passaggio
da una visione dell’impresa più analitica, statica e
particolare ad una più complessiva, dinamica e globale.
Per ciò che attiene agli studi di impresa gli elementi che
hanno contribuito a qualificare l’impresa quale sistema
sono stati i seguenti
1
:
1
G.M. Golinelli, L’approccio sistemico al governo dell’impresa.
L’impresa sistema vitale,. Vol. 1. Cedam . Padova 2000.
8
1) la presenza di più componenti (sia materiali che
immateriali)
2) l’interdipendenza e la comunicazione tra le componenti
3) l’attivazione delle relazioni per conseguire gli obiettivi
e le finalità del sistema
2
.
1.1.2 Il concetto di sistema vitale
“E’ un sistema che sopravvive, rimane unito, ed è
integrale; è omeostaticamente equilibrato sia
internamente che esternamente e possiede inoltre
meccanismi e opportunità per crescere ed apprendere, per
svilupparsi ed adattarsi e cioè per divenire sempre più
efficace nel suo ambiente” (Beer S.)
3
.
I principali postulati della teoria del sistema vitale sono 4:
1) Un sistema è vitale se può sopravvivere in un
particolare tipo di ambiente, sistema contestualizzato che
sta in un certo ambiente e che quindi possiede la proprietà
dell’apertura finalizzata al raggiungimento della
sopravvivenza.
2) Un sistema è vitale se possiede la proprietà
dell’isotropia ossia tutti i sistemi vitali hanno una identità
di forma a prescindere dalla loro configurazione specifica;
tale identità di forma, o di base, è formata da due aree
2
G. Panati , G.M. Golinelli, Tecnica economica industriale e
commerciale,imprese, strategie e management, NIS, Roma 1991.
3
S. Beer ., Diagnosi e progettazione organizzative – Principi
cibernetici, Isedi 1991.
9
dette rispettivamente del decidere e dell’agire, le quali
sono connesse tra loro da un’amplificazione e da
un’attenuazione di varietà. Questo sta a significare che il
modo in cui esse si rapportano,è tale per cui talvolta
l’area dell’agire, che consegue all’area del decidere,
attenua la varietà delle possibili decisioni (si decide una
cosa che quando poi va ad essere tradotta in un’azione si
riduce dal punto di vista delle possibili applicazioni) e
talvolta invece le amplia. Tutto questo dà corpo ad una
struttura concettuale che è alla base dei sistemi vitali.
Figura 1: La rappresentazione dell’identità dei sistemi
vitali.
Amplificazione di varietà
Attenuazione di varietà
Fonte: S. Beer, Diagnosi e progettazione organizzative,
1991.
3) Il sistema vitale è proiettato verso il perseguimento di
finalità e il raggiungimento di obiettivi. È connesso con
sovra sistemi da cui si traggono indirizzi e regole che
vengono poi fornite ai sub-sistemi.
Area del
decidere
Area
dell’agire
10
4) Il sistema vitale ha la possibilità, sulla base di
condizioni di consonanza prima e di risonanza poi, di
dissolvere sé stesso inteso come entità autonoma nel
sovra-sistema a cui in un certo arco temporale fa
riferimento. Il terzo postulato fa riferimento a relazioni tra
sovra-sistemi e sub-sistemi così da ricevere e fornire
regole e indirizzi. In questo postulato invece si ricerca una
relazione che sia efficace da un punto di vista strutturale e
sistemico ma si fa riferimento inoltre alla possibilità di
dissolvimento del sistema stesso inteso come entità
autonoma;questo potrebbe accadere nel caso in cui ci sia
troppa risonanza e quindi ci sia un eccesso di efficacia
relazionale tra due sistemi, venendosi così a creare una
forte dipendenza tra i due ed una perdita di autonomia.
Nel caso di scomparsa di uno dei reagenti, l’altro di
conseguenza potrebbe trovarsi in una condizione che ne
minaccerebbe la sopravvivenza
4
.
Questi postulati sono tutti e quattro applicabili al caso
concreto dell’impresa, devono però subire una
contestualizzazione con particolare attenzione alla
proprietà dell’isotropia: praticamente si distinguono
nell’area del decidere le c.d. decisioni di governo o
strategiche e le decisioni operative o di gestione.
Attenzione particolare va riferita al quarto postulato che
introduce i concetti di consonanza e di risonanza, quindi
alla natura dei rapporti intersistemici ai quali ci
dedicheremo nel capitolo successivo.
4
G.M. Golinelli, L’approccio sistemico al governo dell’impresa.
L’impresa sistema vitale,. Vol. 1. Cedam . Padova 2000.
11
1.2 Il ciclo Risorse – capacità - competenze
Lo studio dei meccanismi di creazione e sviluppo delle
competenze può essere utilmente svolto secondo
l’approccio sistemico vitale sulla base del modello risorse-
capacità-competenze
5
.
Figura 2: La circolarità della sequenza risorse-capacità-
competenze
.
RISORSE CAPACITA’ COMPETENZE
Fonte: S. Barile, L’impresa come sistema vitale, 2003.
1.2.2 La circolarità della sequenza risorse-
capacità-competenze
La circolarità della sequenza risorse- capacità -
competenze parte dall’analisi e dalla valutazione delle
risorse e delle capacità del soggetto preso in
considerazione e prosegue con l’implementazione e
l’interazione delle capacità e con lo sviluppo delle
competenze, fino a giungere all’inventario delle
competenze sviluppate.
5
S. Barile, L’impresa come sitema: contributi sull’Approccio
Sistemico Vitale, G. Giappichelli, Torino 2006.