Introduzione
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Introduzione
L’obiettivo di questa tesi è l’esecuzione di un’analisi statistica del livello di
accessibilità raggiunto dai siti di competenza della Regione attraverso l’utilizzo del
sistema di validazione e monitoraggio dell’accessibilità dei siti Web della Pubblica
Amministrazione, denominato VaMoLà, nato dalla collaborazione tra l’Università degli
studi di Bologna e la Regione Emilia Romagna.
L’accessibilità è una proprietà molto importante di un sito Web in quanto, le
pagine che vengono create rispettando questo principio, permettono a tutti gli individui
di poter fruire dei contenuti di Internet indipendentemente dalle capacità fisiche,
psichiche e sensoriali di ognuno e dai dispositivi hardware e software di cui si dispone.
Con il rispetto dell’accessibilità si evitano forme di emarginazione sociale e si consente
a tutta la collettività di poter partecipare attivamente alla società dell’informazione e di
poter lavorare e studiare in piena autonomia ed indipendenza.
Garantire l’accessibilità di un sito ha l’obiettivo di evitare discriminazioni nei
confronti di alcune categorie di individui dovute a barriere che non consentono loro di
fruire dei contenuti del Web. Inoltre, tutta la collettività trae beneficio dal rispetto del
principio di accessibilità: sia le persone disabili, sia coloro che con l’avanzare dell’età
hanno subito una diminuzione nella capacità di svolgere azioni, sia chi dispone di
strumenti con configurazioni particolari e limitate, come ad esempio i palmari.
Progettare siti Web accessibili, quindi, è un modo per garantire le pari
opportunità e rendere effettivo il principio costituzionale che sancisce l’uguaglianza di
tutti i cittadini, senza distinzioni, di fronte alla Legge.
Per quanto riguarda la legislazione italiana, il 9 gennaio 2004 è stata emanata la
Legge Stanca che si occupa di regolamentare l’accessibilità dei siti Web della Pubblica
Amministrazione. La Legge Italiana definisce i soggetti che devono garantire che i
contenuti dei propri siti Web siano accessibili, introduce una serie di 22 Requisiti
tecnici da rispettare, al fine di garantire la fruibilità delle informazioni a tutti gli utenti,
e fornisce le modalità per la verifica del loro rispetto.
Lo scopo di questa tesi è la creazione di un campione statisticamente valido dei
siti Web di competenza della Regione Emilia-Romagna e il loro conseguente
monitoraggio, al fine di eseguire una serie di analisi statistiche per verificare l’effettivo
Ilaria Ulivi – Monitoraggio dell’accessibilità dei siti della Regione Emilia-Romagna
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rispetto dei Riferimenti tecnici stabiliti dalla Legge e fornire dei dati di sintesi sul
livello di accessibilità fino ad ora raggiunto dai siti della Pubblica Amministrazione
regionale. Attualmente non esiste un censimento esaustivo ed ufficiale dei siti di
competenza della Regione, per questo motivo è stato necessario svolgere un lungo
lavoro di ricerca per la realizzazione di un campione che fosse sufficientemente ampio.
Una volta completata la raccolta degli indirizzi, essi sono stati inseriti nel database
utilizzato dal sistema VaMoLà. Tale sistema si compone di due applicazioni: il
Validatore, che è in grado di eseguire la validazione automatica di pagine Web, e il
Monitor, che, sfruttando il Validatore, esegue la verifica periodica di un insieme di siti
memorizzando i risultati raccolti nel database.
La tesi è strutturata come segue:
Nel primo capitolo è analizzato il concetto di accessibilità dei siti Web e, in
modo specifico, è esaminata la Legge 4/2004, nonché i Requisiti tecnici che
essa stabilisce. Inoltre sono esaminate le linee guida internazionali pubblicate
dal World Wide Web Consortium (W3C) e la Section 508, in vigore negli Stati
Uniti.
Nel secondo capitolo sono illustrati alcuni metodi di validazione automatica e
semiautomatica, analizzando alcuni software di validazione di supporto a tale
scopo. Infine è illustrato il progetto VaMoLà, il quale comprende due
applicativi che sono stati sfruttati per eseguire l’attività di monitoraggio dei siti
della Regione.
Nel terzo capitolo è illustrata l’attività di censimento dei siti Web di competenza
della Regione e il modo in cui i loro indirizzi sono stati catalogati e memorizzati
nel database utilizzato da VaMoLà.
Nel quarto capitolo è illustrata l’attività di monitoraggio dei siti censiti e sono
svolte una serie di analisi per verificare il livello di accessibilità raggiunto dai
siti della Regione Emilia-Romagna, relativamente al periodo di tempo che va da
gennaio a marzo 2010.
Capitolo 1:Accessibilità
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1 Accessibilità
In questo capitolo è introdotto il concetto di accessibilità e, in particolar modo,
di accessibilità dei siti Web. Sono esposti inoltre concetti strettamente correlati ad essa,
ovvero la multimodalità e l’usabilità.
Successivamente è illustrata la normativa in vigore in Italia e i principali
riferimenti tecnici che ne hanno influenzato la stesura, cioè la legge Section 508, in
vigore negli Stati Uniti, e le linee guida internazionali emanate dal W3C.
Nella nostra società hanno grande rilevanza il tema delle pari opportunità e il
principio costituzionale dell’eguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzioni, di fronte
alla Legge. L’accessibilità è strettamente collegata a questi temi, in quanto il suo
obiettivo è proprio quello di evitare discriminazioni nei confronti di alcuni individui
dovute a barriere che impediscono loro di reperire informazioni e che possono
provocare emarginazione sociale.
È impensabile, nell’era della società dell’informazione, che ad alcune persone
sia impedito l’accesso alle informazioni a causa di progettazioni che non tengono in
considerazione eventuali problematiche che possono essere riscontrate da alcuni
individui e che permettono solo a certe categorie di persone di partecipare attivamente
alla società.
1.1 Definizione di accessibilità
L’accessibilità è definita dal punto 1a dell’articolo 1 della Legge 9 gennaio
2004 n° 4, cioè la Legge Stanca, come “la capacità dei sistemi informatici, nelle forme
e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire
Ilaria Ulivi – Monitoraggio dell’accessibilità dei siti della Regione Emilia-Romagna
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informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di
disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari” [STA04].
Per spiegare il termine “accessibilità” si può innanzitutto analizzare il
significato dell’aggettivo “accessibile”, cioè “raggiungibile” [GAR87]. In un contesto
informatico questo termine può essere associato al raggiungimento di un obiettivo che
necessiti della comprensione di un’informazione digitale.
L’accessibilità è quindi la capacità dei sistemi informatici di fornire
informazioni di eguali contenuti ed erogare servizi a tutti coloro che ne fanno richiesta,
indipendentemente dalle condizioni e dalle capacità sensoriali, motorie e psichiche
dell’individuo richiedente e dalle configurazioni hardware e software di cui dispone.
Con questo termine si intende perciò l’abbattimento delle barriere informatiche
che limitano l’accesso dei disabili alla società dell’informazione per consentire ad ogni
individuo di poter partecipare in modo attivo alla vita sociale, poter studiare e lavorare
[CNIPA09].
Si può facilmente comprendere l’importanza dell’accessibilità delle
informazioni pensando all’elevata quantità di dati e notizie che, nella società moderna,
vengono trasmesse per via elettronica. Lo scopo è quello di non escludere nessun
individuo e quindi di aumentare la partecipazione di ognuno alla società, di permettere
il reperimento delle informazioni, la trasmissione di informazioni e di poter contribuire
attivamente al progresso personale e a quello della società.
Dall’accessibilità traggono benefici non solo utenti disabili ma anche gli utenti
che con l’avanzare dell’età subiscono una diminuzione delle proprie abilità e coloro che
dispongono di strumenti hardware e software che possono limitare, in maniera più o
meno accentuata, la possibilità di fuire delle informazioni.
1.1.1 Multimodalità ed usabilità
Due concetti molto importanti, strettamente correlati al concetto di accessibilità,
sono la multimodalità e l’usabilità, i quali sono spiegati di seguito.
1.1.1.1 Multimodalità
L’aggettivo “multimodale” significa “che avviene attraverso più modalità”
ovvero che ogni funzione o operazione può essere effettuata, con il raggiungimento
Capitolo 1:Accessibilità
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dello stesso risultato, tramite modi di interazione diversi tra loro. L’accessibilità può
quindi essere considerata come multimodalità in uso.
La multimodalità si realizza mediante la possibilità di avere più modalità di
input e più modalità di output, ad esempio l’utilizzo della tastiera e del mouse come
strumento di input oppure l’utilizzo del monitor e dello screen reader come strumento
di fruizione dell’output.
Il fatto di avere più modi di interazione a disposizione permette all’utente di
sceglierne uno in base alle proprie capacità e di scegliere quelli a lui più semplici da
utilizzare. Ciò rende lo strumento che utilizziamo, e di conseguenza l’informazione che
si vuole ottenere, accessibilile sia per coloro che a causa di disabilità non riescono ad
utilizzare appieno le dotazioni di input/output di un computer, sia per coloro che
utilizzano computer con configurazioni particolari (ad esempio i palmari).
La multimodalità si collega alle tecnologie assistive, le quali sono tecnologie
particolari che permettono di eseguire delle azioni in modi alternativi rispetto a quelli
standard di un computer. Questo argomento sarà approfondito nel paragrafo 1.3.
1.1.1.2 Usabilità
L’usabilità è un concetto molto importante e da tenere in considerazione perchè
può contribuire a rendere un sito, o in generale una risorsa, accessibile.
È definita dalla norma 9241 emanata dall’ISO (International Organization for
Standardization) come “l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le quali
determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti” [ISO9241].
Il termine esprime la facilità con cui avviene l’interazione uomo-strumento; non
riguarda quindi lo strumento in sé e si riferisce principalmente alle interfacce che sono
il mezzo attraverso il quale l’utente si relaziona con l’oggetto, e, in informatica, col
software.
Nasce nell’ambito dell’ergonomia, scienza che si occupa dell’interazione tra gli
elementi umani e non umani di un sistema e la funzione per cui sono progettati, perciò
non ha senso parlare di usabilità solamente in presenza di un utente e non di una
relazione d’uso. L’interazione è infatti essenziale per determinare il grado di usabilità
di uno strumento.
Un utente, utilizzando un determinato prodotto, si costruisce un modello
mentale basato sulle aspettative riguardo al suo funzionamento; il problema
dell’usabilità si pone quando questo modello non coincide con le idee che ha il
Ilaria Ulivi – Monitoraggio dell’accessibilità dei siti della Regione Emilia-Romagna
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progettista [BOS00]. Colui che fa il progetto deve creare un prodotto, in ogni sua parte,
tenendo in considerazione l’utente finale e il rapporto che egli avrà con l’oggetto in
questione, cercando di rendere il più semplici possibili le interazioni che si possono
instaurare. Più i due modelli si avvicinano e più il prodotto può essere definito
“usabile”.
Con l’avvento di Internet e la proliferazione dei siti Web, il concetto di usabilità
si è esteso anche a questo campo. Data una serie di siti a disposizione riguardanti gli
stessi argomenti, l’utente è portato a scegliere di navigare quelli che sono di più
semplice utilizzo, facile comprensione e contenenti informazioni che più si avvicinano
a quelle di cui necessita.
Quando si progetta un sito bisogna quindi pensare alla sua utilità e all’utilità che
gli utenti possono trarre dalla sua funzione, e soprattutto considerare le caratteristiche
personali, sociali e culturali, nonché le aspettative di coloro che lo utilizzeranno.
Oltre alle funzionalità che il sito deve avere, bisogna prestare attenzione anche
alla sua immagine estetica, aspetto particolarmente rilevante per gli utenti. Un utente
infatti sarà portato a fare uso di un sito Web con una interfaccia grafica di un certo tipo,
piuttosto che un altro, in base alle proprie conoscenze, al proprio gusto e alla facilità di
comprensione dell’utilizzo del sito stesso.
L’estetica non deve quindi essere intesa semplicemente come decorazione e
abbellimento dell’aspetto di un sito, fatto che in genere porta a confusione quando si
introducono decorazioni superflue e a rendere inaccessibili le informazioni, ma deve
essere sfruttata per rendere chiari i contenuti e dare giusta rilevanza alle informazioni
più importanti.
L’usabilità del Web implica che le informazioni siano organizzate e strutturate
in modo da permetterne la massima fruibilità ovvero la massima disponibilità.
L’informazione deve essere scritta in modo chiaro e con linguaggio comune, la ricerca
di determinati argomenti deve essere resa semplice attraverso, ad esempio, l’utilizzo di
strumenti di ricerca semantica e sarebbe opportuno corredare il portale di una guida per
aiutare l’utente a comprendere il modo in cui il portale è strutturato [BAS01].
La facilità nella navigazione deve essere percepita da ogni individuo,
indipendentemente dalle sue conoscenze in materia di siti Web, e ciò viene realizzato
se le informazioni sono presentate in maniera chiara ed ordinata eliminando tutte le
possibili ambiguità e posizionando le informazioni, i collegamenti e i pulsanti, nella
Capitolo 1:Accessibilità
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posizione giusta all’interno della pagina in modo da non creare confusione e senso di
smarrimento.
Secondo quanto citato anche nella direttiva del Presidente del Consiglio dei
Ministri 30 maggio 2002, l’usabilità di un sito Web è data dalla facilità con cui un
utente può navigare al suo interno e reperire in maniera semplice le informazioni
richieste. La navigazione può ad esempio essere semplificata da strumenti di ricerca
semantica e tramite la predisposizione di barre di navigazione ripetute in tutte le pagine
del portale, in modo da aver chiara la posizione all’interno del sito in cui ci si trova
[BER02].
Risulta abbastanza intuitivo, in base a quanto descritto nei paragrafi precedenti,
che un sito Web è reso maggiormente accessibile se risulta usabile, ovvero facilmente
navigabile, e se le operazioni di interazione possono avvenire mediante modalità
diverse, ovvero, a titolo esemplificativo, tutte le funzionalità possono essere attivate sia
con l’utilizzo della tastiera che con l’impiego del mouse.
1.2 Accessibilità dei siti Web
Lo scopo di questa tesi è monitorare l’accessibilità dei siti Web della Regione
Emilia-Romagna.
Il Web, se accessibile, consente alle persone, con o senza disabilità, il suo
utilizzo, cioè navigare, comprendere e reperire le informazioni di cui necessitano
interagendo con esso.
Essendo il Web una risorsa la cui importanza è in crescita nei vari aspetti della
vita come l’educazione, l’occupazione e la sanità, è essenziale che esso sia accessibile
in modo da garantire l’accesso e le pari opportunità alle persone con disabilità [W3C-
WAI].
L’ente che si occupa di standardizzare i linguaggi e le tecnologie per il Web è il
World Wide Web Consortium [W3C], ente sovranazionale senza scopo di lucro.
In particolare, la sezione al suo interno che si occupa di accessibilità Web è la
Web Accessibility Initiative (WAI), la quale ha emanato delle linee guida
sull’accessibilità dei contenuti del Web che vengono considerate come standard
internazionali. Questi standard saranno approfonditi nel paragrafo 1.6 (Linee guida
WCAG).
Ilaria Ulivi – Monitoraggio dell’accessibilità dei siti della Regione Emilia-Romagna
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Senza entrare subito nel dettaglio delle linee guida che sanciscono l’accessibilità
Web, le quali saranno approfondite nei paragrafi successivi, si può dire che un sito, e
conseguentemente le informazioni contenute al suo interno, è accessibile se:
è stato redatto utilizzando un codice semanticamente corretto e conforme ai
requisiti emanati dal W3C;
contiene testi e informazioni di facile comprensione;
utilizza testi alternativi per ogni tipo di contenuto multimediale;
contiene titoli e collegamenti ipertestuali (link) con nomi sensati;
i contenuti sono disposti in maniera ordinata e coerente in modo da non creare
confusione durante la navigazione, ovvero l’interfaccia grafica è creata in
maniera da essere facilmente comprensibile ed utilizzabile.
Un sito Web risulta maggiormente accessibile quanto più i contenuti delle
pagine sono separati dalla struttura della pagina stessa, utilizzando ad esempio come
strumento i fogli di stile (style-sheet), i quali sono impiegati nella definizione strutturale
di un documento. Utilizzando gli style-sheet si impostano preventivamente i formati dei
vari stili che possono in seguito essere applicati alle informazioni che si vuole riportare
in una pagina Web, dando maggiore enfasi alle une piuttosto che alle altre, e si ha la
sicurezza che gli stili, se impostati adeguatamente, vengano riprodotti correttamente da
tutti i browser e che non vi siano perdite di informazioni e funzionalità o
sovrapposizioni di contenuti anche al variare della risoluzione grafica o al variare della
dimensione dei caratteri.
Un sito accessibile risulta inevitabilmente un sito più fruibile, chiaro e
comprensibile per la generalità degli utenti e per molte persone disabili, per le quali
l’informazione in formato elettronico risulta più facilmente consultabile rispetto
all’informazione nel formato cartaceo.
La rispondenza ai requisiti di accessibilità potrebbe essere percepita dagli
sviluppatori di siti Web come una limitazione alla creatività, in quanto bisogna
scegliere e implementare certe soluzioni tecniche piuttosto di altre, le quali potrebbero
rendere difficile la comprensione della struttura del sito e il conseguente reperimento
delle informazioni. In realtà, però, la possibilità espressiva, in termini di estetica dei
documenti, non è limitata, purchè questa non limiti il livello di fruibilità dei contenuti
del sito. Quindi l’utilizzo di elementi multimediali non è compromesso. Il loro impiego