7 
 
INTRODUZIONE AL CONCETTO 
DI MEDIA 
1.1  DEFINIZIONE GENERALE DI MEDIA 
 
L’importanza delle medie, nello studio e nella rappresentazione dei vari fenomeni, 
sembra ampiamente dimostrata, sia dalla loro applicazione nei numerosi campi della scienza 
(non solo della statistica descrittiva, inferenziale e calcolo delle probabilità), nonchè dalla 
vasta letteratura in merito. Non sempre però gli studiosi matematici e statistici sono stati 
concordi sulle varie definizioni di tale concetto. Di conseguenza, la teoria delle medie ha 
subito, nel corso degli anni, una notevole evoluzione subordinata alle varie condizioni, 
estensioni e generalizzazioni poste dai vari Autori. È altrettanto vero che il concetto di media 
di uso comune e generale anche nella vita pratica, spesso non è stato analizzato nella sua 
vera essenza. 
Chiedersi, con spirito critico, quale sia il significato del concetto di media, vuol dire 
analizzare i motivi profondi e essenziali dello scopo per cui quel concetto è stato introdotto e 
che spiegano la ragione intima della sua utilità.  
 
CAPITOLO 
UNO 
8 
Allora bisogna cominciare, mettendo in rilievo che la ricerca di una media ha come scopo 
essenziale quello di dare una misura sintetica dell’intensità del fenomeno collettivo 
considerato
1
. 
Infatti, per mezzo della media, possiamo sostituire a due o più quantità una sola quantità 
che valga a sintetizzarle senza alterarne la visione di insieme. Di conseguenza, come osserva 
il Chisini, “non ha senso parlare di media di due o più quantità, ma ha senso parlare di media 
di esse all’effetto della valutazione sintetica di un’altra grandezza che ne dipende”. 
Vediamo adesso brevemente i contributi dei vari Autori . 
Partendo
2
 dalla nota definizione di Cauchy secondo la quale “ la media fra più quantità 
date è una nuova quantità compresa tra la più piccola e la più grande delle quantità 
considerate ”, bisogna osservare, che la media, può in realtà coincidere con una delle 
quantità considerate che sia intermedia fra le altre, inoltre non si può escludere che essa 
possa coincidere con la quantità più grande o con la più piccola tra le considerate. È da 
notare anche che la condizione di internalità, considerata da alcuni autori come condizione 
necessaria, viene ad essere considerata da Cauchy anche come condizione sufficiente. 
La definizione di Cauchy deve dunque essere perfezionata, come propone il Gini, dicendo 
che “ la media tra più quantità è il risultato di un' operazione eseguita con una data norma 
sulle quantità considerate, la quale rappresenta o una delle quantità stesse che non sia 
superiore nè inferiore a tutte le altre (media reale) oppure una quantità nuova intermedia tra 
la più piccola e la più grande delle quantità considerate (media di conto) ”. 
La precisazione della norma in questione porta alla definizione di un particolare tipo di 
media: aritmetica o geometrica, armonica o esponenziale (quest’ultima in particolare, trova 
importanti applicazioni alla matematica attuariale) e così via. È da osservare, a questo 
proposito, che tale norma può o meno trovare espressione in una forma analitica, che porta 
alla corrente distinzione tra medie analitiche e medie di posizione. 
Un’ altra nota definizione, tradotta matematicamente dal Chisini, è la seguente: 
data una funzione : 
ffxx x
n
  ( , ,... )
12
 
 
                                          
1
 Si veda B. De Finetti in [2] 
2
 Si veda C. Gini in [3] 
9 
di un certo numero n di grandezze xx x
n12
, ,... , dicesi media delle xx x
n12
, ,...  rispetto alla 
funzione f  quel numero M che, sostituito alle xx x
n12
, ,...  dà il medesimo valore per la f  
delle xx x
n12
, ,...  stesse, cioè quel numero  M  tale che
3
: 
 
fMM M(,,..)  fxx x
n
(, ,..)
12
.              (1.1.1) 
 
Prima di entrare nel campo analitico, consideriamo ancora la definizione data da De 
Finetti che secondo una formulazione più  generale considera come “ media di una grandezza 
in una data distribuzione (di qualunque natura essa sia) per rapporto a un’assegnata 
circostanza, quell’unico valore della grandezza che si può sostituire alla distribuzione senza 
alterarvi la circostanza in parola ”. 
Sotto questa forma, la definizione si applica senz’altro anche ai numeri aleatori, dove si 
ha appunto a considerare una distribuzione di probabilità; la media, rispetto a una data 
circostanza, di un numero aleatorio, sarà quel numero fisso cui è rispetto a quella 
circostanza, equivalente. 
                                          
3
 Si veda O. Chisini in [1] 
10 
1.2  ESPRESSIONE ANALITICA DELLA MEDIA DI UN NUME-
RO FINITO DI QUANTITÀ  
 
Vediamo comunque adesso, di dare l’espressione analitica della media di un numero 
finito di quantità, supponendo che la funzione sia biunivoca (almeno nell’insieme dei numeri 
che interessa considerare). 
Data una funzione: 
ffxx x
n
  (, ,..)
12
 
 
di un certo numero finito di variabili indipendenti, poniamo in essa, al posto di xx x
n12
, ,...  
il valore M che rappresenta il valore della media che si vuole calcolare. Così facendo, la 
funzione data diventa una funzione di una sola variabile, M.  
Indichiamo questa nuova funzione:  
 
fM fMM M
1
() (,,..)   
 
ora, se M è la media cercata, occorre che tenuto conto della (1.1.1) sia: 
 
fM fxx x
n112
() (,,..)   
 
da cui, passando alla funzione inversa, si ottiene : 
 
 >  ≅
Mffxx x
n
  
  
1
1
12
(,,.)    (1.2.1) 
 
che è appunto l’espressione analitica esplicita della media di un numero finito di quantità. 
E risulta necessariamente che f  è funzione simmetrica, nel caso che le x  intervengano con 
pesi uguali e che in ogni caso, la media di  n  grandezze uguali ad x  sia uguale ad x . 
11 
1.3  ALCUNE MEDIE DI UN NUMERO FINITO DI QUANTITÀ  
 
Abbiamo già visto la distinzione tra medie di posizione e medie analitiche; in realtà, tale 
distinzione, non è netta . Più precisa è la distinzione tra medie ferme, che dipendono da tutti i 
termini, cosi` che se uno di questi varia, varia la media e medie lasche, che non dipendono da 
tutti i termini, per modo che alcuni di questi possono variare senza che vari la media.  Le 
medie ferme corrispondono per lo più alle medie analitiche e le lasche alle medie di 
posizione. 
Dato un insieme : xx x
n12
, ,...   è  chiaro che un termine x
i
 può figurare una sola volta o 
essere  ripetuto più volte. Nel caso in cui x
i
 si presenti per ogni valore di i una sola volta, la 
media si dice semplice. Se x
i
 è  ripetuto p
i
 volte, abbiamo un insieme con ripetizione del 
tipo : 
xp
11
.........  
xp
22
.........  
xp
nn
.........  
 
dove le p
i
 prendono il nome di pesi e la media calcolata su tale insieme si dice ponderata 
o pesata. In tale caso, se si tratta di media analitica,  M sarà funzione anche di un certo 
numero di pesi oltre che dei termini stessi e si potrà scrivere : 
 
Mfxx xpp p
nn
  (, ,.., , ,.. )
12 1 2
. 
 
Consideriamo adesso alcune delle medie analitiche più comuni. Consideriamo la seguente 
funzione : 
 
fpx px px
rr
nn
r
        
11 2 2
...
 
Se poniamo in essa, al posto di xx x
n12
, ,...  il valore unico M (media che si vuole 
calcolare), otteniamo una nuova funzione di una sola variabile, M, che indichiamo con 
fM
1
(). 
12 
Affinchè  M sia la media cercata, 
fM
1
()
, giusta la (1.1.1) deve essere
4
 : 
 
fM
1
()=px px px
rr
nn
r
11 2 2
      ...                  (1.3.1) 
e poiché : 
 
f M pM pM pM p p p M
rr
n
r
n
r
112 12
( ) ... ( ... )                
 
poniamo al posto di  fM
1
( ) , al primo membro della (1.3.1), l’espressione fornita dal 
terzo membro di quest’ultima. 
Dividendo ora ambo i membri per ( ... )pp p
n12
       ed estraendo dai medesimi la radice 
r
ma
 otteniamo : 
 > ≅
M
px px px
pp p
px
p
rr
nn
r
n
r
s
ss
r
n
s
s
n
r
  
      
      
  
 ƒ
 ƒ
♠
 ←
 ↔
 ≡
 …
 ≈
11 2 2
12
1
1
1
1
...
...
 
 
     (1.3.2) 
 
che rappresenta appunto l’espressione della media ponderata di potenze d’ordine r  di n  
quantità. 
Date n quantità xx x
n12
, ,... , rispettivamente con i pesi ( , , ... , )pp p
n12
, la media 
ponderata di potenze di ordine r , è data dalla radice r
ma
 del rapporto fra la somma algebrica 
dei prodotti delle potenze r
me
 delle stesse quantità per i rispettivi pesi, e la somma dei pesi. 
Dalle medie di potenze di ordine r , dando opportuni valori ad r , otteniamo altre medie 
delle quantità xx x
n12
,,... 
Se poniamo nella (1.3.2) r   1 , otteniamo l’ espressione della media aritmetica 
ponderata : 
 
M
px
p
s
ss
n
s
s
n1
1
1
  
 ƒ
 ƒ
 ♠
 ←
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 
 
            (1.3.3) 
 
                                          
4
 Si veda O. Chisini in [1] 
13 
Se poniamo nella (1.3.2) r   2 , otteniamo l’espressione della media quadratica 
ponderata : 
 
M
px
p
s
ss
n
s
s
n2
2
1
1
1
2
  
 ƒ
 ƒ
 ♠
 ←
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 
 
     (1.3.4) 
 
Se poniamo nella (1.3.2) r   3 , otteniamo l’espressione della media cubica ponderata : 
 
M
px
p
s
ss
n
s
s
n3
3
1
1
1
3
  
 ƒ
 ƒ
 ♠
 ←
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 
 
     (1.3.5) 
 
Se poniamo nella (1.3.2) r   4 , otteniamo l’espressione della media biquadratica 
ponderata : 
M
px
p
s
ss
n
s
s
n4
4
1
1
1
4
  
 ƒ
 ƒ
 ♠
 ←
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 
 
     (1.3.6) 
 
Se poniamo nella (1.3.2) r    1, otteniamo l’espressione della media armonica 
ponderata : 
 
M
p
p
x
s
n
s
s
n
s
s
  
  
 ƒ
 ƒ
 ♠
 ←
 ↔
↔
 ↔
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
1
1
1
                                                 (1.3.7) 
 
Se facciamo il limite della (1.3.2) per r  tendente a zero, si dimostra che si perviene 
all’espressione della media geometrica ponderata
5
 : 
 
                                          
5
 Si veda C. Gini in [3] 
14 
 >  ≅
Mx
s
n
s
p
s
P
S
S0
1
1
   
 ƒ
     (1.3.8) 
 
Se poniamo nelle espressioni precedenti dalla (1.3.3) alla (1.3.8) p
s
  1 otteniamo le 
rispettive medie semplici. 
Rimangono in ultima analisi da considerare le medie esponenziali che, pur rimanendo 
nell’ambito delle medie comprensive, come le medie di potenze, si differenziano da queste 
ultime e costituiscono un gruppo a  parte. 
La media esponenziale riguarda funzioni del tipo : 
 
fx x x c c c
n
x x x
n
( , ,... ) , ,...
12
12
   
 
 
Se le quantità x
s
sono qualsiasi e i pesi p
s
 positivi (c>0, c  ζ1), il valore E desunto dalla 
relazione : 
c
c
n
cp
p
E
s
n
s
s
s
n
x
c
x
c
x
x
n
s
    
  
      
  
  
 ƒ
 ƒ
12
1
1
...
  (1.3.9) 
 
è un valor medio. Infatti  dalla (1.3.9), si nota che c
E
 è media aritmetica delle c
x
s
 con i 
pesi p
s
e quindi : 
ccc
x xE
n1
 δ  δ  
da cui si ha : 
xEx
n1
 δ δ  
 
Dato un certo insieme di termini, vi sono tanti valori di E quanti sono i valori che può 
assumere la base (in questo caso il valore c). Per il calcolo di E conviene ricorrere ai 
logaritmi facendo uso della formula : 
 
E
c
c
x
c
x
c
x
n
n
  
        log(
log
... ) log
12
 
15 
 
La media esponenziale dedotta dalla (1.3.9) è  propriamente la media esponenziale 
aritmetica. Si possono però ottenere tante medie esponenziali quante sono le medie basali 
(media esponenziale geometrica, armonica ecc.).  
16 
1.4  MEDIE DI UN NUMERO INFINITO DI QUANTITÀ  
 
Supponiamo che le quantità x , di cui cerchiamo la media, dipendano da un parametro t, 
variabile con continuità in un intervallo (a, b), cioè : 
 
x = xt() per a  δ t  δ b  
 
e sia  Ι()x , una funzione assegnata della x , continua, crescente o decrescente, e definita 
nell’intervallo in cui cadono i valori della xt(). 
Ciò posto, supponiamo di voler calcolare la media delle x , rispetto alla seguente 
funzione : 
 
 ⊥ fxtdt
a
b
  
≥
 Ι()  
 
per trovare l’espressione della media delle x , procediamo nel seguente modo : poniamo:
6
 
nell’espressione della f , al posto di xt( ) , il valore unico M (media che si vuole calcolare). 
Così facendo si ottiene una nuova funzione che indichiamo con : 
 
 ⊥   ⊥   ⊥ > ≅
fM Mdt M dt Mba
a
b
a
b
1
()     
≥ ≥
Ι Ι Ι  (1.4.1) 
 
Se  M  è la media cercata, occorre che, giusta la (1.1.1), sia : 
 
 ⊥ fM xtdt
a
b
1
() ()  
≥
 Ι  
 
                                          
6
 Si veda O. Chisini in [1] 
17 
da cui, tenuto conto del 4º membro della (1.4.1), risulta : 
 
 ⊥   >  ≅ ΙMb a     ⊥  Ιxt dt
a
b
()
≥
 
 
Dividendo per  >  ≅ba   ambo i membri e successivamente, passando alla funzione inversa, 
otteniamo : 
M=
 ⊥ 
 Ι
 Ι
  
 ≥
  
 ♠
 ←
 ↔
↔
 ↔
 ↔
↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
≈
1
xt dt
ba
a
b
()
        (1.4.2) 
 
che è appunto l’espressione della media delle nostre x  variabili con t ( a  δ t  δ b). 
Consideriamo alcune medie di un numero infinito di quantità e poniamo : 
 
 ⊥    >  ≅ Ιxt pt xt
r
() () ()   
 
ove p t() rappresenta la funzione pesi, la x t() la funzione di cui si vuole calcolare la 
media, ove la t varia con continuità nell’intervallo (a,b).  
In tal caso, la funzione f, sarà del tipo : 
 
 > ≅fptxtdt
a
b
r
  
≥
() ()  
 
Poniamo in quest’ultima al posto di x t() un unico valore M (media che si vuole 
calcolare). Otteniamo cosi una nuova funzione che indichiamo con fM
1
()la quale, giusta la 
(1.1.1), deve essere : 
 > ≅fM ptxt dt
r
a
b
1
() ()()  
≥
  (1.4.3) 
18 
poichè : 
f M pt M dt M ptdt
rr
a
b
a
b
1
( ) () ()    
 ≥ ≥
 
 
poniamo, al posto di fM
1
() al 1º membro della (1.4.3), l’espressione fornita dal 3º 
membro di quest’ultima. 
Ciò fatto, dapprima dividiamo ambo i membri per ptdt
a
b
()
≥
, poi estraendo dai medesimi 
la radice r
ma
, si ricava allora : 
 > ≅
M
pt xt dt
ptdt
r
a
b
a
b
r
  
 ♠
 ←
 ↔
 ↔
↔
 ↔
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
≥
 ≥
() ()
()
1
  (1.4.4) 
 
che rappresenta l’espressione della media ponderata di potenze d’ordine r della x t() con 
i pesi p t(). 
Dalle medie di potenze d’ordine r dando opportuni  valori ad r, otteniamo altre medie 
della x t(). 
Se poniamo nella (1.4.4)  r = 1, otteniamo l’espressione della media aritmetica 
ponderata : 
 
M
pt xtdt
ptdt
a
b
a
b1
  
 ≥
 ≥
() ()
()
   (1.4.5) 
 
19 
Se poniamo nella (1.4.4)  r = 2, otteniamo l’espressione della media quadratica 
ponderata : 
 
 > ≅
M
pt xt dt
ptdt
a
b
a
b2
2
1
2
  
 ♠
 ←
 ↔
 ↔
↔
 ↔
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
≥
 ≥
() ()
()
   (1.4.6) 
 
Se poniamo r = 3, otteniamo l’espressione della media cubica ponderata : 
 
 > ≅
M
pt xt dt
ptdt
a
b
a
b3
3
1
3
  
 ♠
 ←
 ↔
 ↔
↔
 ↔
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
≥
 ≥
() ()
()
   (1.4.7) 
 
Se poniamo nella (1.4.4) r = 4, otteniamo l’espressione della media biquadratica 
ponderata : 
 
 > ≅
M
pt xt dt
ptdt
a
b
a
b4
4
1
4
  
 ♠
 ←
 ↔
 ↔
↔
 ↔
 ↔
 ≡
 …
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
 ≈
≥
 ≥
() ()
()
   (1.4.8) 
 
Se poniamo nella (1.4.4)  r = 1, otteniamo l’espressione della media armonica ponderata : 
 
M
ptdt
pt
xt
a
b
a
b  
  
 ≥
 ≥
1
()
()
()
   (1.4.9) 
 
20 
Se prendiamo il 
r ο0
lim della (1.4.4), si dimostra che si perviene all’espressione della media 
geometrica ponderata
7
 : 
Me
pt xtdt
ptdt
a
b
a
b
0
  
 ≥
 ≥
()log ()
()
   (1.4.10)  
 
 
Se poi poniamo nelle espressioni precedenti, dalla (1.4.5) alla (1.4.10), p t()  1, 
otteniamo le rispettive medie semplici. 
La media esponenziale di base c  della (1.3.9) si può definire come il valore E che 
soddisfa la relazione : 
c
cpxdx
pxdx
E
x
a
b
a
b
  
 ≥
 ≥
()
()
 
 
Le proprietà delle medie, considerate in questo primo capitolo, saranno esposte nel 
capitolo successivo. 
 
 
                                          
7
 Si veda C. Gini in [3]