Circuiti di solidarietà e cooperazione nelle migrazioni dei senegalesi. Dalla Sardegna al Senegal e ritorno
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La ricerca nel contesto d'origine, fatta durante il mese tra giugno e luglio 2012, si è svolta nella capitale Dakar, in cui io e il mio compagno di viaggio siamo stati ospitati presso la casa della famiglia della sua terza moglie, e a Kaolack, capoluogo dell'omonima regione centrale del Paese, in cui mi è stata messa a disposizione una camera presso l' abitazione del mio accompagnatore. Durante tutto il mese ho quindi avuto esperienza diretta della teranga (termine wolof traducibile in italiano con “ospitalità”) caratteristica del popolo senegalese. Dal fatto di vivere presso due abitazioni private ho avuto la fortuna di essere inserito fin da subito nella cerchia di conoscenze del mio ospite con lo status di amico toubab (“bianco”). Durante questo viaggio ho deciso, avendo osservato come la condivisione fosse una concetto cardine della vita senegalese (per quanto riguarda il cibo, i trasporti, le abitazioni, ecc.), di indagare nella realtà delle migrazioni in che modo e in base a quali principi tali forme di solidarietà si ricostituiscono all'estero. La stesura della tesi si articolerà in tre capitoli; nel primo verrà presentato lo Stato senegalese nella sua dimensione storico-geografica e verranno forniti i dati socio-culturali secondo le ultime statistiche fornite da fonti ufficiali 2 . Nel Capitolo 2 si passerà ad approfondire l'etnia numericamente più importante tra le trenta di cui si compone la popolazione nazionale, quella Wolof, con particolare riferimento alla struttura familiare e alla religione islamica, principale fede in cui si riconoscono i membri di tale gruppo etnico e della nazione. La questione religiosa verrà ulteriormente analizzata in quanto, stando ad autorevoli fonti, nonché alla mia esperienza diretta, «esser musulmano in Senegal vuol dire quasi automaticamente essere affiliato a un ordine sufi» (Cruise O'Brien, 1983, p.122; cit. in Schmidt di Friedberg,1994, p.10) e ancora, come disse nel 1981 il politologo Coulon, «nel Senegal si è prima taalibe (“discepolo”) di qualcuno prima di essere cittadini di uno Stato» (Coulon, 1982, p.264; cit. in Perrone, 2000, p.207); verrà pertanto presentata una panoramica sulla storia delle confraternite sufi e, più dettagliatamente, verrà presentata la Muridiyya. La decisione di focalizzare l'attenzione su questa confraternita nonostante la presenza di altre è da ricondurre a due motivi principali: il primo è che è l'unica di origine prettamente senegalese, il secondo è che la comunità presso la quale ho svolto tale ricerca, come la maggior parte della popolazione nazionale, appartiene ad essa. L'argomento della trattazione del terzo e ultimo 2 Gouvernament du Sénégal; Agence National de la Statistique et de la Démographie; World Factbook of Central Intelligence Agency. 4
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Informazioni tesi
Autore: | Gaspare Messana |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Felice Tiragallo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
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