Cloud Computing: aspetti legati alla sicurezza e all'economia
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4 Secondo il matematico McCarty il metodo denominato Time-Sharing 7 dei computer avrebbe condotto ad un futuro in cui la potenza dei calcolatori e delle specifiche applicazioni avrebbero potuto essere vendute secondo il modello economico dell’utilità 8 proprio come l’acqua, il gas e l’elettricità. Inizialmente il termine inglese “Cloud” era usato come sinonimo di Internet e solo dai primi anni ‘90 venne utilizzato per dar vita alla locuzione Cloud Computing. In quel periodo infatti la “nuvola” cui si faceva riferimento era l’insieme dei circuiti elettrici che servivano a permutare il traffico, voce o dati. Agli utenti utilizzatori di tali servizi di telecomunicazioni bastava conoscere quali fossero i dispositivi di input e output (i telefoni) senza bisogno di conoscere né la topologia di rete né il percorso seguito dai dati inviati/ricevuti. Verso la fine degli anni ’90 la crescita esponenziale di Internet e delle sue utenze, porta all’avvento dei primi servizi on-demand personalizzabili solo in un secondo momento denominati Software as a Service (SaaS) e per il cui uso non erano richieste particolari competenze specifiche. Comprese le potenzialità di tali tecnologie, dal 2000 i colossi dell’IT 9 di tutto il mondo decisero di impiegare sempre più risorse per il suo sviluppo. Fu così che il fenomeno iniziò a prendere una forma sempre più delineata. Da allora la multinazionale Microsoft si è concentrata sull’implementazione e distribuzione di soluzioni e risorse IT. Il gigante IBM redasse un testo denominato “Autonomic Computing Manifesto” nel quale si analizzavano i principali sistemi capaci di auto-gestione informatica 7 Il Time-Sharing (in italiano “condivisione di tempo”) è un approccio all’uso interattivo della CPU che da l’impressione a più utenti in contemporanea di aver a disposizione il computer centrale per il proprio lavoro. 8 In economia è la misura della soddisfazione individuale. Si dice che beni come acqua ed elettricità sono utili se soddisfano una domanda. 9 Per IT (acronimo di Information Technology) si intende la tecnologia usata dai computer per memorizzare, creare ed utilizzare l’informazione in molteplici forme (dati, immagini, etc.)
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Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Bisagni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Ingegneria, Economia, Scienze Politiche, Lettere e Filosofia, Giurisprudenza |
Corso: | Interdipartimentale in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità |
Relatore: | Marco Porta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 94 |
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