Fenomenologia del film e della visione cinematografica: struttura, identificazione, percezione, incanto.
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15 tutto il mondo, e provocarono l’entusiasmo di tutti i ricercatori scientifici e l’indignazione degli artisti accademici, secondo i quali “la fotografia falsava la realtà” (tema questo che riprenderemo più avanti). Nel 1882, si riusciva finalmente ad ottenere facilmente l’istantanea con prodotti già preparati che si conservavano sensibili per parecchi anni. Nell’ottobre del 1888 le prime riprese su pellicola. Poco dopo che fu presentata la prima pellicola all’Academie des Sciences, Leprince e Friese Greene ottennero in Inghilterra risultati identici (1888- 1890). Riuscirono a proiettare le loro pellicole sullo schermo, in laboratorio o nel corso di una dimostrazione occasionale, come del resto fece in seguito anche Marey. Reynaud costruì nel 1888 il teatro ottico (utilizzando pellicole perforate) con l’aiuto del quale poter dare, dal 1892 in poi e per più di dieci anni, al Museo Grevin di Parigi, i primi lunghi spettacoli pubblici di disegni animati a colori proiettati su schermo. Il programma era composto da pellicole che duravano dieci o quindici minuti ognuna. Nella stessa epoca, Edison fece giungere il cinema ad una tappa decisiva creando il film moderno di 35mm, con quattro paia di perforazioni per ogni immagine. Edison rifiutò di far proiettare pubblicamente sullo schermo i suoi film, sostenendo che si sarebbe uccisa così “la gallina dalle uova d’oro” poiché il pubblico, secondo lui, non aveva alcuna possibilità di interessarsi al cinema muto. Essendo fallite le sue ricerche di un cinema sonoro, con proiezioni di personaggi a grandezza naturale, egli Figura 5, Praxinoscope theatre
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Fenomenologia del film e della visione cinematografica: struttura, identificazione, percezione, incanto.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Cacciatore |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lingua e Cultura Italiana |
Corso: | Consulenza grafologica |
Relatore: | Franco Federici |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 242 |
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