Geopolimeri dalla paglia
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7 Le tecniche si diversificarono fino a diventare vere e proprie tipologie costruttive e fonti di ricerca; in seguito se ne definirono le potenzialità in ambito sismico, la si sperimentò legata a nuovi materiali come il cemento, o come isolante per la produzione di pannelli di paglia pressata. LO SCARTO: PAGLIA La paglia ammonta a circa la metà della biomassa aerea di un raccolto di orzo, avena, riso, segale o frumento. Coltura Varietà Rapporto Mais Zea mais 1.1/1.22 Riso Oryza sativa 0.8 Frumento Duro:Triticum durume 1/1.1 Tenero:Triticum aestivum Orzo Hordeum vulgare 1.2 /1.36 Avena Avena sativa 0.38/0.42 Sorgo Sorghum vulgare 1.2 Segale Secale cereale 1.3 Tabella 2-2: Tabella con le principali rese paglia-granella/ettaro (t/ha) e varietà diffuse (rielaborazione personale) Spesso la paglia oggi non viene raccolta, quando non risulta conveniente economicamente. In questo caso viene interrata con le lavorazioni di preparazione del terreno per la successiva coltura, contribuendo ad aumentare la sostanza organica del terreno. Figura 2-4 : Destinazioni d’uso della paglia (rielabirazione personale) Circa il 50% della produzione nazionale rimane sul campo dove viene interrata o bruciata per migliorare la fertilità del terreno, il 6% viene assorbito dall’industria cartiera per la produzione di “carta paglia” e cellulosa; il 35% viene utilizzato per fini zootecnici, come lettiera o come In campo 50% Ind. cartiera 6% Zootecnica 35% Lav. artiginali 9%
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Geopolimeri dalla paglia
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Fasoglio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Jean Marc Tulliani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 176 |
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