I segni della territorialità. Architettura in Valdelsa tra alto e basso medioevo
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16 organizzato in diocesi e pivieri secondo le Decime Bonifaziane53: esso presenta per ogni località (citata con il codice di riferimento e con il toponimo corrente54) l'elenco degli edifici religiosi e civili (attestati dai documenti di cui è riportata la data relativo al più antico o tramite il rilievo diretto) e l'elenco dei legittimi proprietari (anche questi dimostrati da documenti citati nel regesto) a cui è appartenuta. Tra le fonti materiali sono stati scelti gli edifici, dislocati in più di un centinaio di sedi, che presentano elementi che favoriscano il processo di riconoscimento del territorio su cui si trovano; molti di essi sono ancora in buone condizioni ma trasformati o pesantemente restaurati, altri si trovano allo stato di rudere, pochi nella redazione originale: di tutti, una volta effettuata la localizzazione55, si è operata una ripresa fotografica56. Il sopralluogo ha permesso l'acquisizione di informazioni supplementari che le fonti scritte o gli studi pubblicati spesso non sono in grado di dare, specialmente per quel che riguarda i materiali, le tecniche e le fasi costruttive57. Il materiale così raccolto è stato organizzato in abachi degli elementi del linguaggio architettonico e dei tipi costruttivi, secondo la relativa provenienza ovvero le proporzioni di diffusione. Si sono individuate tre diverse scale territoriali, corrispondenti ad ambiti spaziali e culturali di dimensioni diverse: 53 I monasteri sono enumerati a parte. Si è voluto utilizzare il medesimo criterio di suddivisione delle Rationes decimarum Tusciae, pubblicate da P. GUIDI (1932) e M. GIUSTI, P. GUIDI (1942). I luoghi all'interno dello stesso piviere sono elencati in ordine alfabetico. 54 I toponimi sono quelli usati nella Carta dell'Ispettorato Regionale delle Foreste della Toscana, scala 1:50·000, dai tipi dell'I.G.M., con autorizzazione n. 702 del 31/12/1973. 55 Operazione non sempre facile per gli edifici più modesti, talvolta erroneamente segnalati dalle pubblicazioni, resi irriconoscibili dalle trasformazioni o irraggiungibili dalle recinzioni. 56 Nei rari casi di recenti trasformazioni o crolli, o di divieti di accesso o di ripresa fotografica, si è fatto ricorso alle illustrazioni pubblicate, puntualmente citate. 57 Per mezzo dell'analisi stratigrafica si può risalire alla storia dell'edificio e quindi con buona approssimazione all'età dei segnali architettonici: basandosi su alcuni esempi datati certi si può stabilire una mensiocronologia dei materiali (per esempio il laterizio) e quindi - per confronto - degli edifici.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Frati |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1993-94 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Giuseppinacarla Romby |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 373 |
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