I segni della territorialità. Architettura in Valdelsa tra alto e basso medioevo
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11 compresi anche parzialmente: questo consente, oltre che una panoramica completa sugli insediamenti valdelsani, anche utili confronti con quanto accade nelle aree immediatamente confinanti, vettori degli influssi dei centri dominanti verso la Valle ma anche viceversa. Nel periodo prescelto, dal 1000 al 130032, si osservano in Valdelsa la prevalenza ora del regime feudale, ora di quello comunale, il passaggio da un'economia di sussistenza ad una di crescita33, nonchè la diffusione in architettura dei caratteri romanici prima e gotici poi: un coesistere e un succedersi di situazioni tale da permettere un'analisi più articolata del fenomeno dell'enunciazione della territorialità attraverso l'architettura. Il riferirsi schematicamente a tre secoli di storia ha lo scopo di richiamare una periodizzazione convenzionale nota34, all'interno della quale viene individuata nel XII secolo la cerniera di due età35 in cui si ha l'intersezione di fenomeni giunti all'epilogo o appena avviati, di cui si dà un breve cenno. Nei secoli XI e XII, sulla spinta del rinnovamento religioso-spirituale e dell'incremento produttivo-demografico, si assiste alla costruzione o ricostruzione della maggior parte degli edifici religiosi. Si riconoscono aree in cui prevalgono i caratteri architettonici tipici del contado di appartenenza che vengono giustapposti ad altri esogeni: infatti se alcuni edifici fanno da testa di ponte per la diffusione di modi estranei alla tradizione locale o regionale (lombardi, borgognoni, laziali, addirittura mozarabici36), l'uso dei materiali, e quindi la «declinazione» vernacolare del linguaggio architettonico importato, è 32 "Fase di sviluppo, di crescita, in cui si nota una netta differenza in ogni campo fra il punto di partenza e quello di arrivo, ma dove, in profondità, le strutture mi appaiono sufficientemente stabili perchè la cronologia al confronto sia considerata trascurabile." Cit. J. LE GOFF (1981), 9-10. 33 Cfr. J. LE GOFF (1981), XXVII. 34 Per la cronologia 1000-1315 cfr. J. LE GOFF (1981), 415-443 e, con particolare riguardo per la Toscana, E. GUIDONI (1970), 379-476. 35 Definite da una non più recente storiografia come «feudale» e «comunale». 36 Cfr. F. REDI (1987).
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Frati |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1993-94 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Giuseppinacarla Romby |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 373 |
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