Il consumo e il mercato dell'olio d'oliva in Danimarca
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17 artistico. Oggi, gli smørrebrød sono consumati anche a pranzo, poiché i cittadini danesi non hanno l’abitudine di consumare il pasto del mezzogiorno a casa. Infatti, molto spesso il Danese si accontenta di effettuare un pranzo veloce, consumando una di queste tartine con sopra dei pâte, dell’anguilla affumicata, del formaggio, del salmone, del caviale rosso e nero o con dei cetrioli di tutte le forme come verdura. Il gusto danese è ancor oggi per gli alimenti grassi e i danesi sono abituati a mangiare la carne di maiale, perché fa parte della cucina tradizionale danese. Come si sa, i famosi suini di razza Landrace sono originari di questa nazione e forniscono tuttora una carne molto pregiata, tant’è che gli allevatori di hanno chiamati “maiali d’oro” e li esportano in tutto il mondo. Con la carne di maiale sono preparati numerosi piatti come ad esempio “il maiale alle prugne”, che, come vuole la tradizione scandinava, mette insieme sapori dolci e agri con aromi piccanti e speziati. Di questo animale, però non mangiano le parti migliori perché sono esportate agli americani e ai giapponesi e anche perché sono le parti meno costose. Anche se in Danimarca si trovano molti allevamenti di buoi, mucche, pecore, le loro carni vengono mangiate raramente, solo per determinate occasioni, perché sono considerate troppo costose. Dagli anni ‘50-‘60 la strategia dell’allevamento del porcellino Landrace era proprio quella di vendere le parti più pregiate all’estero e le parti meno pregiate sono utilizzate per preparare gli insaccati come il prosciutto cotto o il salame. La parte più grassa, invece, viene preparata per fare lo speck ed è venduta in Gran Bretagna per fare il bacon. Tutti i tagli meno pregiati vengono venduti sul mercato locale. Di questi si preparano le salsicce oppure vengono tritati e sono venduti in speciali confezioni. Un tipo di salsiccia molto consumata a pranzo è il “pølser” che è un piatto tradizionale e non è prodotto dal 100% di carne. Oggi si sa che non è l’alimentazione più salutare e negli ultimi cinque o sei anni la tendenza è stata nell’incremento di frutta e verdura. In Danimarca non è errata la dieta corrente, ma i diversi alimenti sono combinati insieme in modo poco corretto. Per esempio, i bambini consumano o latte o bevande gassate e non c’è altra alternativa, poiché sono abituati da quando sono piccoli a comportarsi in questo modo. Inoltre, al di fuori del pasto consumano molti dolciumi fatti di gelatina, cioccolato, liquirizia e coloranti. Sono tutti questi alimenti che li danneggiano e perciò quando diventano adulti continueranno queste abitudini, aggiungendo anche che il pranzo è fatto un po’ dove capita, alla svelta. Anche, se la Danimarca vive a contatto con il mare, il pesce non è molto consumato. Quest’ultimo è considerato come un prodotto da esportazione. Viene molto spesso utilizzato per produrre cibi in scatola, farina o olio di pesce. Comunque, in questi ultimi anni la dieta quotidiana in Danimarca sta avendo un’evoluzione anche a causa della libertà di circolazione delle merci nel Mercato Unico. Ciò ha permesso di acquistare frutta e verdura fresca proveniente dai Paesi Mediterranei. Inoltre, hanno creato delle strutture all’avanguardia per la coltivazione in serra e la preparazione in confezioni già pronte di ortaggi e primizie. Solo 10 anni fa queste modalità di preparazione non era possibile, a causa della mancanza della tecnologia moderna. Ancor oggi, l’alimentazione danese non è secondo i principi auspicati dai dietologi di tutto il mondo, ma sta andando verso un’alimentazione più corretta, più salutare e anche più bilanciata. Un dato molto positivo si è avuto con l’aumento in questi ultimi anni del consumo di pesce sia di quello prodotto localmente, sia di quello importato direttamente dalla Norvegia. Ciò può aiutare molto la salute perché i grassi del pesce sono meno nocivi, in confronto ai grassi animali.
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Elisabetta Villa |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Andrea Stocchetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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