Il verbo in italiano L2: apprendimento e insegnamento
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Alcuni concetti fondamentali della linguistica applicata 15 1.2.2. L’organizzatore L’oganizzatore è il secondo meccanismo di elaborazione interna ed “è re- sponsabile dell’organizzazione graduale da parte dell’apprendente del sistema della nuova lingua” (Dulay/Burt/Krashen. 1985: 93). L’organizzatore opera, come il filtro, a livello subconscio e si basa su principi cognitivi: per questo mo- tivo, l’organizzatore può essere paragonato al Language Acquisition Device di Chomsky secondo cui un bambino capace di imparare una lingua deve avere: (a) una tecnica per rappresentare i dati in ingresso; (b) un modo per rappresentare informazioni strutturali relative a questi segnali; (c) una delimitazione iniziale di una classe di possibili ipotesi sulla struttura linguistica; (d) un metodo per determinare che cosa ciascuna di tali ipotesi implica rispetto a ciascuna frase; (e) un metodo per scegliere una delle ipotesi (presumibilmente infinite) am- messe da (c) e compatibili con i dati linguistici primari (Chomsky. 1970: 70). Grazie al LAD, “una volta messo a contatto con i dati, il bambino, o più specifi- catamente la facoltà del linguaggio del bambino, sviluppa il linguaggio, un si- stema computazionale di un certo tipo che fornisce rappresentazioni strutturate delle espressioni linguistiche che determinano il loro suono e il loro significato” (Chomsky. 1998: 53). L’organizzatore, in parte appoggiandosi alla L1, cerca di scoprire le rego- larità della L2. Gli effetti dell’organizzatore sono molteplici e determinano l’andamento dell’apprendimento linguistico: l’input linguistico che passa dal fil- tro viene poi elaborato induttivamente a livello dell’organizzatore per formare o cambiare le regole grammaticali che caratterizzano l’interlingua (cfr. § 1.7) dell’apprendente in quel momento; l’attività dell’organizzatore è causa inoltre degli errori sistematici che l’appendente commette durante l’esecuzione lingui- stica; l’organizzatore determina anche l’ordine in cui le regole verranno apprese. Il fatto che l’acquisizione linguistica risulti lunga e difficile per appren- denti adulti che, molto spesso non raggiungono una padronanza perfetta della lingua obiettivo, soprattutto a livello fonologico, ha portato alcuni linguisti, ad
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Marchesi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Silvia Luraghi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 189 |
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