Ipotesi di risparmio energetico elettrico nelle industrie
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PIANIFICAZIONE ENERGETICA TERRITORIALE. degli allevamenti, alcune tipologie di rifiuti urbani e specie vegetali coltivate appositamente per scopi energeti Discorso a parte va fatto per il nucleare. Diffuso nella seconda metà del 1900 è riuscito ad affermarsi in molti Paesi in tempi brevi. Bombardando atomi di uranio viene prodotta energia termica, utilizzata poi in un ciclo termodinamico. Sulla sua conv energetico- ambientale ed economica i dibattiti sono molto accesi. E’ vero che una centrale produce grandissimi quantitativi di energia senza emettere CO che le scorie prodotte possono essere smaltite in sicurezza solo dopo moltis E’ vero che i costi dell’uranio sono molto bassi, ma è vero anche che il costo iniziale dell’impianto è di gran lunga superiore a quello degli impianti termoelettrici convenzionali. Tra le fonti energetiche rinnovabili l’unica per ora in grado significativo al bilancio energetico mondiale è l’idroelettrico. L'energia potenziale del corso d’acqua viene trasformata in sfruttata per l’azionamento di una turbina acco energia elettrica. E’ una fonte pulita, rinnovabile ed economicamente conveniente e per questi motivi anche già largamente sfruttata. La disponibilità teorica è ancora molto ampia ma spesso per motivazioni geografiche e Allo stato attuale le altre fonti rinnovabili (geotermico, eolico e solare) occupano una posizione quasi irrilevante. Tra le tre il geotermico fornisce il contributo più significativo, seguito nell’ordine da eol fabbisogno energetico mondiale, negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom che lascia ben sperare per il futuro (figura 1.6). Speranze alimentate dagli esiti positivi delle sperimentazioni sul solare t La figura 1.7 rappresenta l’evoluzione delle emissioni di CO megatonnellate) dal 1971 al 2008 in funzione dei diversi tipi di combustibili. Il grafico è sostanzialmente simile alla parte della figura 1.4 riferita alla produzione da fonti fossili. Figura 1.6 Evoluzione nel tempo dell’utilizzo dell’energia solare e dell’energia degli oceani (fonte PIANIFICAZIONE ENERGETICA TERRITORIALE. IPOTESI DI RISPARMIO ENERGETICO ELETTRICO NEI NUCLEI INDUSTRIALI. degli allevamenti, alcune tipologie di rifiuti urbani e specie vegetali coltivate appositamente per scopi energetici. Discorso a parte va fatto per il nucleare. Diffuso nella seconda metà del 1900 è riuscito ad affermarsi in molti Paesi in tempi brevi. Bombardando atomi di uranio viene prodotta energia termica, utilizzata poi in un ciclo termodinamico. Sulla sua conv ambientale ed economica i dibattiti sono molto accesi. E’ vero che una centrale produce grandissimi quantitativi di energia senza emettere CO che le scorie prodotte possono essere smaltite in sicurezza solo dopo moltis E’ vero che i costi dell’uranio sono molto bassi, ma è vero anche che il costo iniziale dell’impianto è di gran lunga superiore a quello degli impianti termoelettrici convenzionali. Tra le fonti energetiche rinnovabili l’unica per ora in grado di dare un contributo significativo al bilancio energetico mondiale è l’idroelettrico. L'energia potenziale del corso d’acqua viene trasformata in energia cinetica tramite un salto. Quest’ ultima poi viene sfruttata per l’azionamento di una turbina accoppiata ad un alternatore che produce energia elettrica. E’ una fonte pulita, rinnovabile ed economicamente conveniente e per questi motivi anche già largamente sfruttata. La disponibilità teorica è ancora molto ampia ma spesso per motivazioni geografiche e sociali non è effettivamente utilizzabile. Allo stato attuale le altre fonti rinnovabili (geotermico, eolico e solare) occupano una posizione quasi irrilevante. Tra le tre il geotermico fornisce il contributo più significativo, seguito nell’ordine da eolico e solare. Sebbene coprano meno dell’1% del fabbisogno energetico mondiale, negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom che lascia ben sperare per il futuro (figura 1.6). Speranze alimentate dagli esiti positivi delle sperimentazioni sul solare termodinamico. La figura 1.7 rappresenta l’evoluzione delle emissioni di CO dal 1971 al 2008 in funzione dei diversi tipi di combustibili. Il grafico è sostanzialmente simile alla parte della figura 1.4 riferita alla produzione da fonti fossili. Evoluzione nel tempo dell’utilizzo dell’energia solare e dell’energia degli oceani (fonte IPCC) IPOTESI DI RISPARMIO ENERGETICO ELETTRICO NEI NUCLEI INDUSTRIALI. 12 degli allevamenti, alcune tipologie di rifiuti urbani e specie vegetali coltivate Discorso a parte va fatto per il nucleare. Diffuso nella seconda metà del 1900 è riuscito ad affermarsi in molti Paesi in tempi brevi. Bombardando atomi di uranio viene prodotta energia termica, utilizzata poi in un ciclo termodinamico. Sulla sua convenienza ambientale ed economica i dibattiti sono molto accesi. E’ vero che una centrale produce grandissimi quantitativi di energia senza emettere CO 2 , ma è vero anche che le scorie prodotte possono essere smaltite in sicurezza solo dopo moltissimo tempo. E’ vero che i costi dell’uranio sono molto bassi, ma è vero anche che il costo iniziale dell’impianto è di gran lunga superiore a quello degli impianti termoelettrici convenzionali. di dare un contributo significativo al bilancio energetico mondiale è l’idroelettrico. L'energia potenziale del corso tramite un salto. Quest’ ultima poi viene ppiata ad un alternatore che produce energia elettrica. E’ una fonte pulita, rinnovabile ed economicamente conveniente e per questi motivi anche già largamente sfruttata. La disponibilità teorica è ancora molto ampia sociali non è effettivamente utilizzabile. Allo stato attuale le altre fonti rinnovabili (geotermico, eolico e solare) occupano una posizione quasi irrilevante. Tra le tre il geotermico fornisce il contributo più ico e solare. Sebbene coprano meno dell’1% del fabbisogno energetico mondiale, negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom che lascia ben sperare per il futuro (figura 1.6). Speranze alimentate dagli esiti positivi delle La figura 1.7 rappresenta l’evoluzione delle emissioni di CO 2 in atmosfera (in dal 1971 al 2008 in funzione dei diversi tipi di combustibili. Il grafico è sostanzialmente simile alla parte della figura 1.4 riferita alla produzione da fonti fossili. Evoluzione nel tempo dell’utilizzo dell’energia solare e dell’energia degli oceani (fonte
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Ipotesi di risparmio energetico elettrico nelle industrie
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Giancola |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria elettrica |
Relatore: | Roberto Cipollone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 150 |
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