L'allestimento degli spazi destinati alla comunicazione: progetto di un nuovo set e redazione di un telegiornale: il tg5
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22 Nel 1959 Redina fu sostituito da Leone Piccioni, che aveva una visione più’ giornalistica e culturale del telegiornale. Con Piccioni il modello del giornalismo si fa nel contempo un po' più’ “firmato” e “americano”, cioè in qualche caso fondato sull’autorevolezza del giornalista. Nel 1959 cambia ad esempio l’immagine dello studio, con l’introduzione di uno schermo trasparente, l’Ampex, su cui far scorrere le immagini registrate e le fotografie di accompagnamento alle notizie. L’Ampex fu addirittura un’innovazione prettamente italiana, e conferì un carattere di spettacolarità all’informazione televisiva praticamente sconosciuta all’estero. Dopo il 1960, grazie alle esperienze tecniche, acquisite con le Olimpiadi di Roma, giunge un nuovo ed energico amministratore delegato, Ettore Bernabei, politicamente legato alla Dc, protagonista della televisione fino alla riforma del 1975. Nel novembre 1961 inizia il Secondo Programma, che non ha autonomia produttiva , ma alimenta un unica offerta e anche il telegiornale è ambientato negli stessi spazi e tratta gli stessi argomenti del telegiornale del primo canale. Nel 1964, con i primi governi di centro-sinistra, giungono amministratori, dirigenti, giornalisti socialisti e si profila quella che sarà chiamata da Alberto Ronchey la “lottizzazione”: la spartizione non trasparente di cariche e di responsabilità tra i partiti. Questo primo grosso cambiamento non influenzò i set dei telegiornali, che rimasero tutto sommato uguali a quelli già esistenti. Tra il 1965 e il 1969 alla guida della Rai viene affidata a Gianni Granzotto, ed proprio in questi anni che all’interno dei telegiornali avvengono interessanti mutamenti di modello: crescono sensibilmente i filmati dall’estero prodotti direttamente dalla Rai, e non acquistati dall’Eurovisione o da organismi consimili.
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Informazioni tesi
Autore: | Jacopo Cecchi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Politecnico di Milano |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Arturo dell'acqua Bellavitis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 172 |
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