L'attività di audit a supporto dell'organismo di vigilanza - Il caso Terna S.p.A.

 8
1.2.1. I reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione 
Nel suo testo originario, il Decreto 231/2001 si riferisce ad una 
serie di reati commessi nei rapporti con la Pubblica 
Amministrazione: 
 ξ  malversazione a danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 
316-bis c.p.);  
 ξ  indebita percezione di contributi, di finanziamenti o di altre 
erogazioni da parte dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 
316-ter c.p.); 
 ξ  concussione (art. 317 c.p.); 
 ξ  corruzione per un atto d’ufficio (art. 318 c.p.);  
 ξ  corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 
c.p.); 
 ξ  corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.); 
 ξ  istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.); 
 ξ  truffa in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640,  
comma primo, n. 1 c.p.); 
 ξ  truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche 
(art. 640-bis c.p.); 
 ξ  frode informatica in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico 
(art. 640-ter c.p.). 
 
 
1.2.2. I reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di 
bollo 
Successivamente, l’introduzione della moneta unica determina la 
necessità di punire il reato di “falsità in monete, in carte di pubblico 
credito e in valori di bollo”. In questa prospettiva, l’art. 6 della