L'esecutorietà provvisoria del decreto ingiuntivo
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-17- sia stata adempiuta (art. 633, comma 1 n.1, c.p.c.); 2- se del diritto di credito fatto valere si fornisca prova scritta (art. 633, comma 1, n.2, e 634 c.p.c.). La disciplina dell’ordinanza è in gran parte modellata su quella dettata per il decreto ingiuntivo, ma, a differenza di quest’ultimo, nella prima fase, non è necessario che la pronuncia avvenga sempre inaudita altera parte, in quanto ciò avverrà solo ove la parte debitrice sia rimasta contumace; mentre, ove questa si sia costituita, la pronuncia dell’ordinanza avverrà in contraddittorio. L’ordinanza è, inoltre, dichiarata provvisoriamente esecutiva se ricorrono le condizioni di cui agli artt. 642 e 648 c.p.c., in quest’ ultimo caso, però, occorre che l’ingiunzione sia rivolta contro una parte che non sia rimasta contumace. La provvisoria esecutività non può mai essere disposta qualora la controparte abbia disconosciuto la scrittura privata prodotta contro o abbia proposto querela di falso contro l’atto pubblico. Nei confronti del contumace, l’ordinanza d’ingiunzione deve essere notificata ai sensi dell’art.644 c.p.c., che prevede che, in caso di mancata notifica nel termine di quaranta giorni, il decreto ingiuntivo diventa inefficace, e deve contenere l’espresso avvertimento che ove la parte non si costituisca, entro il termine di venti giorni dalla notifica, l’ordinanza
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L'esecutorietà provvisoria del decreto ingiuntivo
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Terenzio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giorgio Costantino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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