La filosofia della prassi in Antonio Labriola
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6 interventi extrascientifici; dalla prosa così ermetica nella sua sinteticità, ai molti eccessi provocatorii dell’uomo e del pensatore. Quello che emerge è un Labriola diverso dall’immagine tracciata dalla storiografia tradizionale, secondo cui egli fu poco altro che un fedele interprete di Marx e un professore geniale nell’anticipare nuove problematiche, straordinario nel sollecitare le menti alla speculazione e all’impegno etico, ma poco prodigo di risultati definitivi e originali. Infatti egli ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione del pensiero di Marx ed Engels, ed anzi, si può affermare che, a partire dalla diffusione dei suoi Saggi, per anni, «l’oggetto in discussione da parte di tutti, sarà il Marx, così come è stato studiato, per tutti, dal solo Labriola» 5 . Anche se, come Marx, è stato più citato che studiato, ha influenzato, dalla cattedra o attraverso gli scritti, due generazioni di studiosi, non solo filosofi e non solo marxisti 6 , che gli devono ben più di una generica ispirazione. Lo sviluppo del marxismo come “materialismo storico” e “filosofia della prassi” serve anche a Croce e Gentile nella fase iniziale della elaborazione delle rispettive posizioni neoidealiste, come a Labriola si richiamano prima Mondolfo e poi Gramsci per reimpostare una costruzione del pensiero di Marx in senso filosofico; ma l’opera del Cassinate non verrà approfondita da nessuno di essi. Ancor’oggi è aperta la questione sulla portata dello sviluppo dato alla filosofia marxista da Labriola, e in particolare, non è sempre chiarito che cosa egli intende per filosofia della prassi. 5 Cfr. M.Tronti, "Tra materialismo dialettico e filosofia della prassi - Gramsci e Labriola", in AAVV, La città futura.Saggi sulla figura e il pensiero di Antonio Gramsci, a cura di Alberto Caracciolo e Gianni Scalia, Feltrinelli, Milano 1959, p. 147. 6 Per un ritratto a tutto tondo di Labriola, vedi N.Siciliani De Cumis, Studi su Labriola, Argalia, Urbino 1976, pp.19-71.
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Informazioni tesi
Autore: | GIOVANNI PINNA |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1995-96 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Michele Lenoci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 226 |
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