La riorganizzazione corticale nel cerebroleso indotta da un training riabilitativo
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La riorganizzazione corticale nel cerebroleso indotta da un training riabilitativo ————————————————————————————————————————————— 5 colonna che risponde al contatto sarà diversa dalla colonna che risponde ad una stimolazione muscolare propriocettiva, oppure i neuroni che mediano la sensazione tattile rispondono a stimoli tattili superficiali e non vengono attivati da stimoli pressori). I neuroni che rispondono agli stimoli superficiali presentano ulteriori specializzazioni: alcuni rispondono al movimento dei peli, mentre altri sono attivati da infossamenti stazionari della cute. 1 A livello delle varie stazioni sinaptiche del sistema somatosensitivo le cellule che rispondono ad una submodalità tendono a raggrupparsi tra loro. In una serie di studi Mountcastle esaminò per primo la distribuzione delle afferenze alla corteccia cerebrale provenienti dai vari recettori. Egli scoprì che i neuroni di tutti e sei gli strati cellulari di una colonna o striscia di corteccia che va dalla superficie corticale alla sostanza bianca sono attivati da una sola classe di recettori. Le cellule di alcune colonne sono attivate da recettori cutanei di Meissner (a rapido adattamento), quelle di altre colonne da recettori cutanei di Merkel (a lento adattamento) o da recettori sensibili al movimento dei peli e quelle di altre colonne, infine, da recettori sottocutanei del Pacini (a rapido adattamento). Oltre a proiettare alla corteccia motrice, le aree somatosensitive proiettano anche alla corteccia parietale posteriore (aree 5 e 6 di Brodmann), le cui cellule presentano proprietà molto complesse (ricevono afferenze di varia modalità e spesso svolgono funzioni motorie). A questo livello le informazioni di natura tattile e quelle concernenti il senso di posizione vengono integrate con informazioni visive e con informazioni provenienti dai sistemi del tronco dell’encefalo, del talamo e del lobo temporale implicati nel processo dell’attenzione. I neuroni di una colonna costituiscono quindi un modulo funzionale elementare della corteccia e l’organizzazione colonnare costituisce un principio strutturale di base di tutta la corteccia cerebrale. Oltre ad essere organizzata per modalità, la corteccia somatosensitiva primaria può essere ulteriormente suddivisa sulla base delle modalità rappresentate. Per esempio, nell’area 3b di Brodmann la mappa nervosa dei recettori cutanei di ciascun dito è suddivisa in due colonne, una che riceve afferenze dai recettori a rapido adattamento e l’altra da quelli a lento adattamento (fig. 3). Quindi, in ciascuna delle quattro aree della corteccia somatosensitiva primaria vi sono numerose mappe della superficie corporea a modalità specifiche tra di loro correlate (ogni strato cellulare stabilisce connessioni con regioni cerebrali diverse). Attualmente è presa in considerazione una teoria della funzione cerebrale in termini di elaborazione dell’informazione. La teoria è fondata sulla tesi che l’organismo umano possa essere identificato come un complesso sistema autoregolante, in grado di trasformare continuamente l’input in regole, codici o rappresentazioni centrali dell’atto. Tale teoria
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Informazioni tesi
Autore: | Alfonso Lustrino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Psicologia del lavoro e delle organizzazioni |
Relatore: | Salvatore Giaquinto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 114 |
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