3
seno al Movimento, e il progetto di Terzo Protocollo Aggiuntivo ne sono un 
esempio. Segue l’inquadramento giuridico e il commento delle fonti concernenti 
la tutela dell’emblema di croce rossa. In questa sede, si è tentato di riorganizzare 
le norme rilevanti, seguendo la scansione classica del diritto internazionale, e 
pertanto il procedimento analitico riguarda inizialmente le eventuali consuetudini 
applicabili al caso, per poi investire le disposizioni internazionali di natura 
pattizia, giungendo, infine, alla legge nazionale e ai regolamenti interni del 
Movimento e delle sue componenti. Lo sforzo esegetico si focalizza sulle 
Convenzioni di Ginevra del 1949, nello specifico sul Capitolo VII e IX della 
Prima Convenzione di Ginevra, concedendo ampia trattazione alle norme sull’uso 
del simbolo e del nome di croce rossa nonché alla repressione degli abusi e delle 
infrazioni istituita dai trattati. Infine, si illustrano sommariamente la norme interne 
di tutela del simbolo di croce rossa, siano strumenti elaborati dal legislatore 
nazionale siano ordinamenti interni alla stessa Croce Rossa Internazionale. 
In chiusura, è stata dedicata ampia trattazione ai meccanismi volti alla 
repressione delle infrazioni gravi del Diritto di Ginevra, in special modo dell’uso 
perfidioso dell’emblema di croce rossa. Si è, dunque, presa in esame l’attività 
della Commissione internazionale di accertamento dei fatti, dei Tribunali penali 
internazionali ad hoc, evidenziando le potenzialità della Corte Penale 
Internazionale. 
 
L’elaborato si propone di comprendere a fondo la natura di un simbolo che 
appartiene e rappresenta l’umanità, ed incarna il sentimento di fratellanza proprio 
nel momento in cui la negazione del comune sentire è più evidente, il conflitto. 
  
 
 
PARTE PRIMA 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Le Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, il Comitato 
Internazionale della Croce Rossa e la Federazione Internazionale della Croce 
Rossa e della Mezzaluna Rossa costituiscono un movimento umanitario mondiale, 
la cui missione è prevenire ed alleviare le sofferenze umane, proteggere la vita e 
la salute ed assicurare il rispetto degli esseri umani, in particolare in tempo di 
conflitto e altre emergenze, lavorare per la prevenzione delle malattie e la 
promozione della salute e del benessere sociale, incoraggiare il servizio 
volontario e la preparazione costante per aiutare i membri del Movimento, 
nonché un universale senso di solidarietà nei confronti dei bisognosi di 
protezione e assistenza”. 
 
 
 
Statuti del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, 
Preambolo. 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO PRIMO 
5
“Le Società nazionali, il Comitato Internazionale e la Federazione Internazionale 
costituiscono un movimento umanitario mondiale”. 
 
Statuti del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, 
Preambolo. 
 
 
CAPITOLO I 
 
 
PRINCIPI FONDAMENTALI ED ORIGINI 
 
 
1 Un Movimento umanitario mondiale 
 
Presente ed attivo in pressoché tutti i Paesi del mondo, il Movimento 
internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa conta all’incirca cento 
milioni di membri e di volontari riuniti sotto il simbolo della croce rossa. La 
cooperazione armonica tra le diverse entità fisiche e giuridiche che compongono il 
Movimento è garantita da principi ispiratori comuni, fondati su valori 
caratterizzati dalla spiccata tendenza all’universalismo. Questi principi hanno 
guidato l’azione della Croce Rossa fin dalle sue origini e hanno trovato una 
solenne proclamazione in occasione della XX Conferenza internazionale, tenutasi 
a Vienna nel 1965, e più recentemente, un’importante riaffermazione attraverso il 
loro formale inserimento nel Preambolo dello Statuto del Movimento della Croce 
Rossa e della Mezzaluna Rossa, adottato a Ginevra nel 1986 dalla XXV 
Conferenza internazionale e successivamente emendato dalla XXVI Conferenza 
internazionale (Ginevra, 1995). 
I principi sono stati così enumerati ed enunciati: 
 
Umanità - Nato dal desiderio di portare soccorso senza discriminazione ai feriti 
sui campi di battaglia, il Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, 
a livello nazionale ed internazionale, si sforza di prevenire ed alleviare in ogni 
circostanza le sofferenze umane. Mira a proteggere la vita e la salute della persona 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
PRINCIPI FONDAMENTALI ED ORIGINI 
6
umana e ad assicurarne il rispetto. Promuove la comprensione reciproca, 
l’amicizia, la cooperazione e una pace durevole tra tutte le genti. 
 
Imparzialità – Il Movimento non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, 
religione, condizione sociale o appartenenza politica. Si adopera per portare 
sollievo agli individui in  misura della loro sofferenza, dando priorità ai casi più 
urgenti.  
 
Neutralità – Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si 
astiene dal prendere parte alle ostilità e, in ogni tempo, alle controversie di natura 
politica, razziale, religiosa o di natura ideologica. 
 
Indipendenza – Il Movimento è indipendente. Le Società nazionali, ausiliarie dei 
pubblici poteri nell’espletamento delle loro attività umanitarie e soggette alle leggi 
dei rispettivi paesi, devono tuttavia mantenere una propria autonomia che 
permetta loro di agire secondo i principi del Movimento. 
 
Volontariato – Il Movimento è un’istituzione di soccorso volontaria e 
disinteressata. 
 
Unità - In uno stesso paese non vi può essere che una sola Società della Croce 
Rossa o della Mezzaluna Rossa. Essa deva essere aperta a tutti ed estendere la 
propria azione umanitaria all’intero territorio.  
 
Universalità -  Il Movimento è un’istituzione universale nella quale tutte le 
Società hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. 
 
Simili principi trovano applicazione concreta sia nel modo d’essere e di 
funzionare del Movimento e delle associazioni che ne fanno parte, sia nello 
svolgimento delle diverse attività di solidarietà umanitaria poste in essere da 
queste entità. 
Infine, si deve sottolineare il rilievo che questi principi hanno assunto a livello 
internazionale: la Corte Internazionale di Giustizia, infatti, si è avvalsa dei 
principi d’umanità e d’imparzialità, quali elaborati dal Movimento, per 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO PRIMO 
7
individuare i caratteri che l’aiuto umanitario da parte di uno Stato deve assumere 
per non costituire un intervento illegittimo negli affari interni di un altro Stato
1
. 
 
2 Origini e momenti essenziali dello sviluppo del Movimento 
 
Un uomo, la sua visione e la sua determinazione sono all’origine del 
Movimento. 
Il 24 giugno 1859 a Solferino, località dell’Italia settentrionale, l’armata 
austriaca e francese si confrontano. Al termine di sedici ininterrotte ore di violento 
combattimento, 40.000 tra morti e feriti giacciono sul campo senza possibilità 
alcuna di cura. La sera stessa dello scontro, un cittadino svizzero, Henry Dunant, 
giunge nella regione per affari. La vista del campo di battaglia è cruda: i servizi 
sanitari di entrambe le armate sono incapaci di portar soccorso ai rispettivi 
militari, i soldati vengono abbandonati alle loro sofferenze. Dunant chiede, quindi, 
agli abitanti dei villaggi vicini di aiutarlo a portare aiuto ai feriti di entrambe le 
formazioni. 
Di ritorno in Svizzera, Dunant pubblica Un Souvenir de Solferino, auspicando 
che in ogni paese fosse creata una società volontaria di soccorso ai militari feriti 
che potesse, in caso di conflitto, aiutare i servizi di sanità dell’esercito. In un 
secondo tempo, un accordo internazionale, secondo Dunant, avrebbe dovuto 
riconoscere i volontari incaricati di assistere i servizi sanitari e garantire loro un 
minimo di protezione. 
Nel 1863, la Société d’utilité publique di Ginevra, società di beneficenza 
svizzera, crea una commissione di cinque membri
2
 per esaminare la possibilità di 
dare corpo alla visione di Dunant. La commissione, nello sforzo di tradurre in 
realtà  gli ideali ed i solenni appelli contenuti nello scritto, fonda il Comité 
international et permanent de secours aux blessés militaires, che si riunirà per la 
prima volta a Ginevra il 17 febbraio 1863 e diverrà più tardi, nel 1880, il Comitato 
internazionale della Croce Rossa. 
Su impulso del Comitato, il 26 ottobre del 1863 si riunisce a Ginevra una 
conferenza di esperti di sedici Stati
3
 i quali convengono sull’idea di favorire la 
                                                 
1
 Ci si riferisce alla celebre sentenza “Affare Nicaragua c. Stati Uniti”, C.J.I., Recueil, giugno 
1986, par. 242 e 243. 
2
 La commissione era composta da Gustave Moynier, Guillame-Henry Dufour, Louis Appia, 
Théodore Maunoir e da Dunant stesso. Fonte: Dècouvrez le CICR, ICRC, 2001, p. 7. 
 
3
 Ai lavori della conferenza parteciparono anche gli esponenti di quattro istituzioni filantropiche. 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
PRINCIPI FONDAMENTALI ED ORIGINI 
8
creazione sul proprio territorio di società private, solidali tra loro, che esercitino 
un’azione di soccorso ausiliaria a quella dei servizi di sanità degli eserciti. Inoltre, 
in occasione di questa primissima conferenza viene adottato come segno distintivo 
una croce rossa su fondo bianco: il personale delle società, così come il materiale 
destinato all’attività di soccorso, d’ora in avanti sarebbe stato contrassegnato dal 
simbolo della Croce Rossa al fine di renderne evidente la neutralità.  
Grazie al sostegno del Governo Federale svizzero, alla conferenza di esperti 
governativi segue una conferenza diplomatica, che porta all’adozione della prima 
Convenzione di Ginevra il 22 agosto 1864. La Convenzione enuncia alcuni 
basilari principi umanitari ed impone agli Stati la tutela e il rispetto delle 
ambulanze e degli ospedali militari, del personale delle formazioni sanitarie e del 
materiale da queste utilizzato. Due disposizioni meritano particolare attenzione: 
l’articolo 6 stabilisce la norma fondamentale secondo cui “i militari feriti o malati 
saranno accolti e curati indipendentemente dalla nazione d’appartenenza”; 
l’articolo 7 prevede che il simbolo internazionalmente riconosciuto, indicante 
l’obbligo di protezione, sia quello della croce rossa su fondo bianco, in tal 
maniera risultano garantite anche le attività della Società nazionali di soccorso che 
operano sotto tale emblema. 
Il periodo successivo alla Convenzione del 1864 vede la costituzione di Società 
nazionali della Croce Rossa in numerosi Stati, anche non appartenenti alla 
tradizione culturale occidentale, questo a sottolineare il carattere universale degli 
ideali propugnati dalla convenzione e l’ampio consenso da questa riscosso a 
livello internazionale. 
Le Società nazionali della Croce Rossa e il Comitato internazionale dialogano 
tra loro grazie alla periodica convocazione di conferenze non istituzionalizzate
4
. A 
queste ultime partecipano, oltre ai delegati delle Società e del Comitato, i 
rappresentanti degli Stati membri della Convenzione di Ginevra del 1864. In tal 
modo la Croce Rossa, fatti salvi i principi d’imparzialità e d’indipendenza, 
coinvolge i governi nelle scelte fondamentali del movimento, garantendo 
l’effettività della propria azione
5
. La prima di queste conferenze si tiene a Parigi 
                                                 
4
 Questa iniziale forma di cooperazione “internazionale”, caratterizzata da meccanismi non 
istituzionalizzati, conosce, come si vedrà, una profonda evoluzione in seguito alla XIII Conferenza 
internazionale della Croce Rossa tenutasi all’Aja nel 1928. 
 
5
 Giova, infatti, ricordare che la cooperazione intergovernativa si basa sul consenso degli Stati 
membri. 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO PRIMO 
9
nel 1867 e altre ne seguono ad intervalli irregolari a causa delle ricorrenti crisi 
belliche.  
Grazie al favore degli Stati, all’attività delle Società nazionali ed all’impulso 
del Comitato internazionale, la Croce Rossa opera con efficacia nelle diverse 
guerre che segnano la fine dell’Ottocento, fino a giungere all’esperienza della 
Prima Guerra Mondiale, una delle prove decisive per il movimento. 
La Prima Guerra Mondiale é un evento importante per la mole e l’ampiezza del 
lavoro svolto: si pensi non soltanto ai volontari delle Società nazionali impegnati 
sul campo nel soccorso dei militari, ma anche alle funzioni di coordinamento e di 
ricerca condotte dal Comitato per mezzo dell’Agenzia centrale dei prigionieri di 
guerra
6
. I belligeranti inviano a tale ente, creato nell’occasione a Ginevra, le liste 
dei nomi dei prigionieri di guerra detenuti e le diverse informazioni ed essi 
relativi, con particolare riguardo delle condizioni di salute e di un eventuale 
decesso. Dal 1960 questo organismo, divenuto permanente, assume il nome di 
Agenzia centrale di ricerca e ha il compito di coordinare le Agenzie di ricerca 
negli Stati belligeranti, costituite ad hoc in occasione dei vari conflitti armati, 
quale unico punto di riferimento degli Uffici nazionali d’informazione. 
In seguito al primo conflitto mondiale lo spettro d’azione della Croce Rossa 
viene ad ampliarsi, nasce, infatti, l’idea che il soccorso umanitario avrebbe dovuto 
comprendere anche i periodi di pace. Si rende, quindi, necessario riorganizzare 
complessivamente il quadro di cooperazione internazionale basata su meccanismi 
non istituzionalizzati e per questo incapaci di garantire continuità e certezza 
all’opera della Croce Rossa, ormai permanentemente impegnata in azioni di 
soccorso umanitario. 
                                                 
6
 Il 15 agosto 1914 il CICR invia una circolare alle Società nazionali in cui si propone la creazione 
di un ufficio centrale di coordinamento delle agenzie di ricerca nazionali, nel rispetto del mandato 
conferito all’ente dalla Conferenza Internazionale del 1912 tenutasi a Washington. Il successivo 27 
agosto, il Presidente del CICR annuncia la creazione dell’Agenzia Internazionale per i prigionieri 
di guerra, che opererà dal 12 ottobre. Il 31 dicembre 1919, in seguito alla firma dei trattati di pace, 
il Comitato internazionale chiude l’Agenzia, che sarà sostituita, nell’interludio tra le due guerre, da 
un dipartimento speciale. L’articolo 79 della Convenzione di Ginevra del 1929 relativa al 
trattamento dei prigionieri di guerra, affida il CICR l’istituzione di un’Agenzia centrale di ricerca e 
informazione. Nel settembre del 1939, sulla base di questa norma, il Comitato inaugura l’Agenzia 
centrale per i prigionieri di guerra. Le prime visite avvengono tra il 23 e il 26 settembre 1939, 
quando un delegato del CICR riesce ad ottenere l’accesso a tre campi di prigionieri polacchi, in 
Germania. L’Agenzia ha, però, carattere transitorio e le sue attività cessano al termine del 
conflitto. L’articolo 123 della Terza Convenzione di Ginevra del 1949 ricalca la norma precedente, 
stabilendo che “sarà istituita un’Agenzia centrale…quando il Comitato Internazionale della Croce 
Rossa lo giudichi necessario”. Come si vede, questo organo è concepito come provvisorio, e solo 
nel 1960 diverrà permanente. 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
PRINCIPI FONDAMENTALI ED ORIGINI 
10
La XIII Conferenza internazionale della Croce Rossa porta, nel 1928, alla 
definizione degli Statuti da cui scaturisce la Croce Rossa internazionale, 
un’associazione internazionale non governativa destinata a coordinare su scala 
mondiale le attività di tutti quegli enti sorti fino a quel momento con lo scopo di 
svolgere un’azione umanitaria sotto il simbolo unitario della croce rossa
7
. 
La struttura allora creata, costituita dal Comitato internazionale della Croce 
Rossa, dalla Lega delle società nazionali e dalle Società nazionali, tuttora 
caratterizza il Movimento internazionale della Croce Rossa. Il nuovo Statuto del 
Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, adottato 
nel 1986 e rivisto nel 1995, conferma la fisionomia dell’organizzazione. 
 
3 Le conquiste del diritto umanitario internazionale 
 
Una volta riorganizzata l’architettura istituzionale, il Movimento, 
ottemperando all’imperativo dell’articolo 5 dello Statuto, concentra i propri sforzi 
nella diffusione degli ideali umanitari, nell’implementazione degli stessi e 
nell’adattamento del diritto umanitario a conflitti armati caratterizzati da nuovi 
metodi di guerra. Al massiccio uso di gas tossici, ai primi bombardamenti aerei ed 
alla cattura di centinaia di migliaia di prigionieri di guerra durante la Prima Guerra 
Mondiale, la Croce Rossa risponde nel 1925 con il Protocollo di Ginevra relativo 
al divieto di impiego in guerra di gas asfissianti, tossici o similari e di mezzi 
batteriologici, e nel 1929 con la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento 
dei prigionieri di guerra. 
Nel 1934, la XV Conferenza Internazionale della Croce Rossa riunita a Tokyo 
approva il progetto, preparato dal CICR, di una Convenzione internazionale sulla 
condizione e protezione dei civili di nazionalità nemica che si trovano su 
territorio che appartiene o che è stato occupato da un belligerante. Gli Stati, dato 
il clima internazionale sfavorevole ed il riemergere di egoismi nazionali mai 
sopiti, si rifiutano di convocare una conferenza diplomatica per decidere 
sull’adozione del progetto. 
La Seconda Guerra Mondiale evidenzia le carenze del diritto internazionale 
umanitario fino allora elaborato: militari e civili sono ugualmente colpiti dal 
conflitto, ma mentre i diritti e i doveri dei primi sono codificati e tutelati da norme 
internazionali, per gli ultimi il diritto tace. 
                                                 
7
 Infra Cap. II. 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO PRIMO 
11
La comunità internazionale risponde alle atrocità del conflitto con la stesura 
delle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949, tra cui spicca il carattere 
innovativo della Quarta Convenzione relativa alla protezione delle persone civili 
in tempo di guerra. 
Le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 segnano un momento importante 
nell’evoluzione del  diritto umanitario e ne costituiscono tuttora il nucleo centrale. 
Tuttavia, all’indomani della decolonizzazione, i nuovi Stati indipendenti trovano 
forti difficoltà a sentirsi vincolati ad un corpus di norme alla cui stesura non 
avevano partecipato. Inoltre, i dettami relativi alla condotta delle ostilità non erano 
stati aggiornati e riposavano sui Trattati dell’Aja del 1907. 
Nondimeno, una revisione delle Convenzioni di Ginevra appare improbabile, e 
si decide, quindi, di rafforzare la protezione delle vittime dei conflitti armati con 
l’adozione, nel 1977, di nuovi testi sotto forma di Protocolli aggiuntivi alle 
Convenzioni di Ginevra
8
. 
Le Convenzioni di Ginevra del 1949 ed i Protocolli aggiuntivi del 1977 sono 
ancora oggi i principali strumenti del diritto internazionale umanitario, il quadro 
giuridico si è, in seguito, complicato ed arricchito di ulteriori elementi che 
irrobustiscono la tutela internazionale dell’individuo in caso di conflitto armato. 
Tra i numerosi testi elaborati, basti citare la Convenzione sul divieto della messa a 
punto, produzione e stoccaggio e uso di armi chimiche, e sulla loro distruzione 
del 1993, il Protocollo sull’uso dei laser accecanti del 1995 e, da ultimo, la 
Convenzione di Ottawa sul divieto dell’uso, produzione, stoccaggio e 
trasferimento delle mine antipersona, e sulla loro distruzione del 1997. 
Per completezza occorre ricordare che l’attività del Movimento non si limita al 
solo versante umanitario, ma investe anche quello civile: la diffusione dei Principi 
fondamentali e degli ideali umanitari, lo sviluppo e la promozione del diritto 
internazionale umanitario e le numerose campagne di sensibilizzazione 
dell’opinione pubblica ne costituiscono alcuni esempi. 
                                                 
8
 Il Primo Protocollo disciplina la protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali, il 
Secondo Protocollo rafforza la protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali. 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
PRINCIPI FONDAMENTALI ED ORIGINI 
12
4 Considerazioni introduttive 
 
La Croce Rossa, nata dalla visione di Dunant per portare sollievo ai feriti sui 
campi di battaglia, ha esteso oggi la sua attività a tutte le ipotesi di soccorso 
umanitario, sebbene la guerra
9
 rappresenti ancora oggi la calamità più comune che 
il Movimento deve affrontare. D’altra parte, proprio all’attività in tempo di 
conflitto armato è legato il riconoscimento internazionale della Croce Rossa, 
sancito dalle Convenzioni del 12 agosto 1949 e dai relativi Protocolli del 1977. 
Attraverso le sue diverse componenti, il Movimento della Croce Rossa ha 
ottenuto numerosi risultati, da quelli più appariscenti conseguiti nel costante 
sforzo teso a prevenire e ad alleviare le sofferenze umane e concretatisi nel 
potenziamento dell’armamentario giuridico a protezione dell’umanità, a quelli 
meno visibili e pubblicizzati. Si tratta, in quest’ultimo caso, di attività di aiuto 
concreto e materiale ai bisognosi di soccorso sia in tempo di pace sia in tempo di 
guerra, svolte volutamente all’ombra dei riflettori della scena internazionale, in 
quanto spesso la segretezza e l’informalità sono le prime garanzie di successo per 
l’aiuto umanitario. 
                                                 
9
 Conferendo a tale termine il più ampio dei significati. 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
ORGANI E FUNZIONI 
13
“The International Red Cross and Red Crescent Movement is composed of the 
National Red Cross and Red Crescent Societies, of the International Committee of 
the Red Cross, and of the International Federation of Red Cross and Red 
Crescent”. 
 
Statuti del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna 
Rossa, Articolo 1. 
 
 
CAPITOLO II 
 
 
ORGANI E FUNZIONI 
 
 
1 Profilo Generale 
 
Il termine Croce Rossa si riferisce, da un lato, alla complessa organizzazione di 
coordinamento dell’attività umanitaria che si avvale di tale denominazione, e 
dall’altro, all’emblema araldico della croce rossa in campo bianco assunto, dalla 
prima convenzione di Ginevra del 22 agosto 1864 sulla cura dei militari feriti in 
battaglia, come emblema dalle formazioni sanitarie militari. 
Nella prima accezione, il termine Croce Rossa, rectius Croce Rossa 
Internazionale, individua un’organizzazione internazionale non governativa, ossia 
un’associazione di diritto interno, ampiamente ramificata nei vari Stati del mondo. 
L’iniziale forma di cooperazione internazionale, sviluppatasi grazie a meccanismi 
non istituzionalizzati, per mezzo della periodica convocazione di conferenze, 
conosce una profonda evoluzione in seguito alla XIII Conferenza internazionale 
della Croce Rossa, tenutasi all’Aja nel 1928: si viene a creare, infatti, una struttura 
permanente, nota appunto come Croce Rossa Internazionale, dotata di un proprio 
Statuto e di organi propri quali la Conferenza internazionale, il Consiglio dei 
delegati e la Commissione permanente. 
Si deve precisare, inoltre, che in seguito alla XXV Conferenza internazionale 
della Croce Rossa, con l’adozione del nuovo Statuto (Ginevra, ottobre 1986), tal 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO SECONDO 
14
ente è stato ridefinito Movimento internazionale della Croce Rossa e della 
Mezzaluna Rossa. 
Il Movimento è quindi un’associazione per mezzo della quale diverse entità 
giuridiche, costituitesi in conformità a differenti ordinamenti statali e operanti nel 
campo dei servizi sanitari e dell’aiuto umanitario in conformità a principi 
fondamentali comuni, si coordinano e cooperano a livello transnazionale 
servendosi degli strumenti normativi previsti dal diritto interno. Tali entità che 
costituiscono i membri del Movimento sono il Comitato internazionale della 
Croce Rossa, la Federazione delle Società nazionali della Croce Rossa e della 
Mezzaluna Rossa, entrambe con sede a Ginevra e, infine le Società nazionali della 
Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa riconosciute dal CICR.  
 
2 Le componenti del Movimento internazionale della Croce Rossa e della 
Mezzaluna Rossa 
 
Come si è visto, il Movimento comprende tre componenti: il Comitato 
Internazionale della Croce Rossa (CICR), la Federazione della Società nazionali 
della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Federazione) e le Società nazionali 
della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Società nazionali). 
Le organizzazioni che compongono il Movimento, ossia il CICR, la 
Federazione e le Società, sono istituzioni indipendenti, dotate di loro propri Statuti 
che ne determinano le competenze. Esse agiscono nel rispetto dei Principi 
fondamentali e cooperano, fatta salva l’indipendenza di ciascun’istituzione, nello 
svolgimento dei rispettivi compiti e nel perseguimento della loro missione 
comune. 
 
3 Il Comitato internazionale della Croce Rossa 
 
Il CICR, istituzione fondamentale e direttiva del Movimento, sorge a Ginevra 
nel 1863 per iniziativa dello scrittore Henry Dunant. Originariamente il Comitato 
aveva lo scopo di organizzare, a livello internazionale, efficienti soccorsi ai 
militari feriti degli eserciti belligeranti, argomento centrale durante la Prima 
Conferenza internazionale della Croce Rossa nel 1864. 
IL SISTEMA CROCE ROSSA 
ORGANI E FUNZIONI 
15
Attualmente la struttura e le funzioni del Comitato sono disciplinate dallo 
Statuto adottato nel 1973 e più volte successivamente modificato
1
: sinteticamente 
il CICR è un’associazione di natura privata, avente sede in svizzera, regolata dal 
diritto civile svizzero e composta di un numero di membri variabile da 15 a 25, 
scelti per cooptazione fra i cittadini svizzeri
2
. 
Tra i suoi compiti, elencati nell’articolo 4 del proprio Statuto e ripresi 
dall’articolo 5 degli Statuti del Movimento, se ne distinguono alcuni che 
riguardano la vita interna dell’organizzazione: provvedere al riconoscimento delle 
Società nazionali di nuova formazione, controllare la compatibilità di eventuali 
modifiche apportate a Statuti di Società già riconosciute con le condizioni di 
riconoscimento, assumere i mandati affidati al Comitato dalle Conferenze 
internazionali della Croce Rossa. Il CICR, inoltre, ha il dovere di rafforzare il 
diritto umanitario, lavorare al suo perfezionamento attraverso la diffusione e lo 
sviluppo progressivo delle Convenzioni di Ginevra. 
Infine, il Comitato si occupa della concreta protezione delle vittime dei conflitti 
armati. In questa veste, il CICR deve assumere le funzioni riconosciutegli dalle 
Convenzioni di Ginevra, adoperarsi per l’applicazione di tali Convenzioni e 
ricevere i reclami contro le violazioni delle convenzioni di diritto umanitario in 
genere, agire nei vari tipi di conflitto, anche negli internal troubles, in qualità di 
organismo neutrale ed occuparsi, infine, della protezione delle vittime civili e 
militari. Conformemente alle disposizioni delle Convenzioni di Ginevra, il 
Comitato deve assicurare il funzionamento dall’Agenzia centrale di ricerca e di 
informazione e collaborare con le organizzazioni della Croce Rossa, con i servizi 
di sanità militari e altre autorità competenti alla preparazione ed al potenziamento 
del personale e del materiale sanitario (disaster preparedness). 
In qualità di guardiano del diritto internazionale umanitario, il CICR agisce 
coordinandosi necessariamente con le altre istituzioni facenti parte del 
Movimento, ossia la Federazione e le Società nazionali: il principio di 
                                                 
1
 F. BUGNION, The composition of the International Committee of the Red Cross, IRRC, n. 307, 
1995, pp. 427-446. 
2
 “ The ICRC shall co-opt its members from among Swiss citizens. It shall comprise fifteen to 
twenty-five members”. Articolo 7 par. 1, Statuto dell’ICRC, adottato il 21 giugno 1973 ed 
emendato il 6 dicembre 1973, 1 maggio 1974, 14 settembre 1977, 29 aprile 1982 e 20 gennaio 
1988. 
LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL SIMBOLO DI CROCE ROSSA 
CAPITOLO SECONDO 
16
collaborazione, sancito dall’articolo 5 dello Statuto, trova riscontro nell’articolo 7 
degli Statuti del Movimento
3
 del 1986. 
La struttura organica del CICR è essenziale: Assemblea, Consiglio esecutivo e 
Direzione sono gli organi statutari. 
L’Assemblea è composta di tutti i membri del CICR e il suo Presidente e il 
Vicepresidente sono Presidente e Vicepresidente del Comitato. Solo 
all’Assemblea, in quanto organo supremo, compete il potere di revisione dello 
Statuto. Essa fissa le linee generali di condotta e vigila sull’attività degli organi 
amministrativi ed esecutivi da essa nominati. 
Il Consiglio esecutivo si compone di sette membri al massimo che possono 
essere scelti anche al di fuori dell’Assemblea. Compito fondamentale è 
l’attuazione delle direttive, solitamente a carattere programmatico, 
dell’Assemblea. 
La Direzione, per concludere, composta dai Direttori dei Dipartimenti, il cui 
numero e le cui attribuzioni sono fissate dall’Assemblea tramite regolamento, si 
occupa della gestione specifica degli affari, divisi in Attività operativa, Affari 
generali e Affari amministrativi, secondo le linee generali stabilite dal Consiglio 
esecutivo. 
Al finanziamento del bilancio sia ordinario sia straordinario contribuiscono i 
Governi, le Società nazionali, le donazioni e le entrate finanziarie proprie 
dell’ente. 
 
3.1 Lo status del Comitato 
 
La natura giuridica del CICR è da tempo al centro di un’accesa discussione che 
coinvolge non solo la dottrina ma anche le Nazioni Unite e, ovviamente, il 
Comitato stesso. 
Senza dubbio alcuno si può affermare che questo ente sia un’associazione 
privata a fini umanitari regolata dal diritto svizzero
4
.  
 
                                                 
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 “The components of the Movement shall co-operate with each other in accordance with their 
respective statutes (omissis). In particular the International Committee and the International 
Federation shall maintain frequent regular contact (omissis).” 
4
 Art. 2 degli Statuti del CICR: “As an association governed by Article 60 and following of the 
Swiss Civil Code, the ICRC has legal personality”.