Le agevolazioni comunitarie alle piccole e medie imprese. Analisi dei risultati dell'applicazione della legge 488/92 in Italia e nel Veneto
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3 2. L�approccio professionale, in cui sono le leggi che definiscono i settori che possono essere considerati come quelli in cui una PMI può operare. Questo approccio era seguito da Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Lussemburgo. Oltre a queste due principali suddivisioni, esistevano una serie di definizioni non giuridiche e legislative che regolavano la caratterizzazione di PMI in Belgio, Finlandia, Grecia, Portogallo, Svezia e Danimarca. 2 Viste le evidenti differenze presenti nelle singole legislazioni nazionali, era auspicabile la creazione di una base legislativa comune in tutti i Paesi dell’Unione Europea, soprattutto per meglio quantificare l’importanza economica del comparto in Europa e per migliorare l’impatto economico-sociale delle politiche di aiuto, comunitarie e nazionali, destinate allo sviluppo del settore. Ora infatti con la Raccomandazione n. 107, si è venuta a creare una definizione univoca e valida in tutta i Paesi membri. La normativa vigente definisce Piccola e Media Impresa quella che ha le seguenti caratteristiche: ™ Per piccola impresa si intende quella che non più di 50 dipendenti, mentre per media quella che ne ha fino a 250; ™ Il fatturato annuo non dovrà essere superiore a 7 milioni di ecu per la piccola impresa, e a 40 milioni di ecu per la media. In alternativa a ciò, il limite massimo per lo Stato Patrimoniale (visto come l’attivo totale al netto degli ammortamenti), sarà pari a 5 milioni di ecu per la Piccola e 27 milioni per media impresa; ™ Il capitale non deve essere detenuto per più del 25% da una sola impresa o da più imprese non conformi alla definizione di PMI; ™ Si parla di microimpresa quando ci si riferisce a quelle imprese con meno di 10 dipendenti. In Italia, la Raccomandazione 107 è stata recepita con il Decreto del Ministero dell’Industria del 18 settembre 1997, ed è in vigore dall’inizio del 1998. 1.2. LE CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE DELL’UNIONE EUROPEA Analizzando nel dettaglio il Quarto Rapporto della Commissione Europea 3 si possono delineare le caratteristiche che formano il mercato delle imprese in Europa. Il Quarto Rapporto è essenzialmente il risultato dell’utilizzo di una banca dati propria di Eurostat, la banca dati delle imprese in Europa. Da questo rapporto si può capire il perché dei diversi approcci delle Politiche Comunitarie nei confronti di PMI e grandi imprese. Infatti a ben vedere, tutta la problematica delle politiche in favore delle PMI, si rifà all’ipotesi che una piccola 2 COMITATO ECONOMICO E SOCIALE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, 1997, Le PMI e l�artigianato nell�Unione Europea, Bruxelles. 3 EUROSTAT, 1997, Les Entreprises en Europe, Quatri�me Rapport, Lussemburgo.
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Favero |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Lingue e letterature orientali |
Relatore: | Ugo Rigoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 144 |
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