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Introduzione
Questa tesi si pone l’obiettivo di documentare le basi
neurobiologiche dell’agopuntura. Infatti, questa pratica viene spesso
confusa con pseudoscienze o discipline olistiche e spirituali, ma sono
state compiute ricerche per effettuare verifiche empiriche sui presupposti
e sui meccanismi di azione, così da distinguere le parti effettivamente
ascientifiche, da quelle empiricamente fondate, a tutela di quanti si
rivolgono ai professionisti che esercitano tale pratica.
La metodologia utilizzata per la realizzazione di questo lavoro è di
tipo compilativo, in quanto sono stati interrogati i principali archivi di
ricerca, come Medline e PsychArticles, inserendo termini ed espressioni
inerenti, quali acupuncture, neurobiology of acupuncture,
neurobiological foundations of acupuncture, neurobiological
mechanisms of acupuncture.
Gli articoli sono stati selezionati ed elaborati, per coglierne il senso,
piuttosto che tradurli letteralmente. Saranno quindi discussi criticamente,
per ricostruire gli aspetti scientifici dell’agopuntura, le problematiche a
cui può applicarsi e i meccanismi biologici e neurofisiologici implicati.
Questa tesi si articolerà in 3 Capitoli.
Il Capitolo 1 ripercorrerà brevemente la storia dell’agopuntura,
descrivendo le caratteristiche di questa pratica e le principali tecniche
utilizzate.
Il Capitolo 2 analizzerà i meccanismi analgesici dell’agopuntura.
Per questo, saranno descritte anche le caratteristiche neurofisiologiche
del dolore, chiarendo la modulazione periferica, segmentaria e
soprasegmentaria di questa esprienza psicofisica.
Il Capitolo 3 descriverà altri meccanismi specifici, come quelli
nuromodulatori, immunomodulatori, miorilassanti, asiolitici e
antiallergici.
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Capitolo 1. La pratica dell’agopuntura
1.1 Storia e diffusione dell’agopuntura
L’agopuntura è una pratica della medicina tradizionale cinese, che
consiste nell’inserimento di appositi aghi negli “agopunti”, cioè punti
specifici del corpo, per sollecitare il flusso di una particolare forma di
energia, il qi, attraverso i canali distribuiti lungo il corpo, i meridiani
(Visalli & Pulcri, 2003).
Questa pratica riprende i concetti e i presupposti tramandati dalla
tradizione medica cinese, che vengono datati intorno a 4000 anni fa. In
questo senso, essa può essere definita come l’applicazione all’uomo del
“modello universale”, cioè della concezione del mondo propria della
filosofia e della medicina cinese, che interpreta la natura sulla base di un
sistema dialettico di numeri e di opposti (Dujany, 1997).
Di conseguenza, l’agopuntura si basa su un’interpretazione
alternativa del funzionamento del corpo umano e delle sue
caratteristiche, che si è evoluta nel corso del tempo.
Le prime tecniche di agopuntura, infatti, non vedevano l’utilizzo di
particolari aghi, quanto piuttosto di strumenti più semplici che venivano
premuti in corrispondenza del dolore lamentato dal paziente.
Successivamente, le tecniche di inserimento si sono arricchite grazie agli
studi condotti dagli esponenti della medicina tradizionale cinese (Visalli
& Pulcri, 2003)..
In particolare, le origini dell’agopuntura vengono rintracciate
intorno al primo millennio a.C., dove si affermarono le tecniche per
scrivere e tramandare testi. Tuttavia, in quel periodo si faceva riferimento
ad “aghi di pietra” che venivano impiegati a scopi medici. Tali
riferimenti all’agopuntura risultano di poco precedenti a quelli su Yin &
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Yang, che sono gli estremi contrapposti, i quali rappresentano uno dei
concetti fondamentali della filosofia cinese (Visalli & Pulcri, 2003).
L’evoluzione dell’agopuntura è stata codificata attraverso i testi di
medicina canonica, fino a diventare una delle terapie standard della
medicina cinese, corredata da un sistema di diagnosi, di inquadramento
eziopatologico e di trattamento della malattia.
La conoscenza del corpo umano necessaria a padroneggiare
profondamente questa pratica veniva tramandata attraverso specifiche
scuole. Analogamente, si è assistito a un’evoluzione della
strumentazione impiegata nella cura dei pazienti, fino ad arrivare al
moderno utilizzo di sottili aghi di metallo (Whit & Ernst, 2004).
Per diversi secoli, comunque, si è assistito a una pluralità di scuole
e di concezioni dell’agopuntura e solo in epoca recente le diverse scuole
hanno raggiunto un consenso sui presupposti teorici e le pratiche comuni.
La connessione, attualmente esistente, tra l’inserimento degli aghi negli
agopunti e l’individuazione dei meridiani, risulta anch’essa relativamente
recente, mentre si ritiene che per diversi secoli la conoscenza teorica dei
meridiani e le pratiche di agopuntura non siano stati interconnessi
(Visalli & Pulcri, 2003).
Con l’inizio del Rinascimento e delle esplorazioni delle regioni
orientali da parte degli europei, le tecniche di agopuntura hanno
cominciato a diffondersi anche in Occidente.
A partire dalla dinastia Ming, fu pubblicato il Grande compendio di
agopuntura e moxibustione, che pose le basi per la moderna concezione
dell’agopuntura. In tale opera, venivano descritti i diversi canali
attraverso cui inserire gli aghi per modificare lo stato dell’energia vitale
del paziente, corredati da una riflessione sulle cause e gli effetti dei
fattori patogeni.
Per diverso tempo, le formulazioni relative all’efficacia di queste
tecniche di cura furono elaborate a partire dallo studio e l’osservazione
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dello stato di salute e malattia di soggetti vivi, in quanto la dissezione era
proibita in Cina e, di conseguenza, non esistevano adeguati studi di
anatomia (White & Ernst, 2004).
Infine, a partire dal XX secolo, l’agopuntura ha subito una grande
diffusione in Occidente come medicina complementare a quella ufficiale.
Contestualmente, questa pratica è stata sottoposta a diverse indagini
scientifiche relative all’efficacia curativa e analgesica (Melzack et al.,
1977; Ezzo et al., 2000).
In ogni caso, l’assimilazione dell’agopuntura alle discipline
mediche occidentali, se da un lato ne favorisce la diffusione anche al di
fuori del contesto cinese e orientale, integrandola con le moderne
tecniche diagnostiche e terapeutiche proprie della medicina occidentale
ufficiale, può determinarne lo status di medicina “complementare”,
mentre l’agopuntura costituisce parte della medicina ufficialmente
praticata in Cina (Visalli & Pulcri, 2003).
Di conseguenza, per comprendere i presupposti alla base
dell’agopuntura è necessario approfondire i diversi principi della
medicina tradizionale cinese e il modo in cui essi si integrano dal punto
di vista teorico e pratico.
Questi presupposti, che rappresentano anche un modello di vita e di
conoscenza interiore, forniscono infatti alcune indicazioni importanti
sulle diverse fasi della patologia e della sua remissione, a partire
dall’eziopatogenesi e dalla diagnostica fino ad arrivare alla cura dei
sintomi e a una filosofia del benessere.
Inoltre, tali principi teorico-pratici, in quanto riconducibili a una
tradizione culturale differente da quella che ha posto le basi della
medicina occidentale contemporanea, determinano la profonda distanza
concettuale tra l’agopuntura e le tecniche ufficiali di cura del paziente
applicate nei paesi occidentali.
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Tuttavia, non si tratta di presupposti alternativi, bensì
complementari, in quanto essi inquadrano la persona in un’ottica
sistemica ed analogica, basata sul principio deduttivo, laddove il
presupposto medico contemporaneo, derivato soprattutto dalla filosofia
illuministica, tende a concepire l’organismo secondo il procedimento
induttivo, come un insieme di sistemi che possono essere curati
singolarmente (Visalli & Pulcri, 2003).
1.2 Presupposti della medicina tradizionale cinese
La medicina tradizionale cinese (MTC) è costituita da un corpus di
discipline sia mediche che filosofiche e spirituali che si discostano dai
presupposti sperimentali della medicina accademica occidentale. Tra le
diverse branche della MTC si ritrovano, infatti, discipline
farmacologiche e dietetiche, tecniche specifiche, come la coppettazione,
ma anche altre discipline come il qigong (Visalli, Pulcri, 2003).
Tali discipline fanno riferimento a una serie di tecniche e
conoscenze relative a una tradizione millenaria e sono considerate come
differenti applicazioni degli stessi principi. Dunque, anche l’agopuntura
rientra in questo nutrito corpus di tecniche mediche e filosofiche,
riprendendo i diversi concetti alla base della MTC e non è possibile
estrapolare tale metodologia dalla più ampia concezione medica e
filosofica della tradizione cinese.
Dal punto di vista storico, la medicina tradizionale cinese si afferma
4000 anni fa, diffondendosi e modificandosi nel corso del tempo anche
grazie all’interscambio di etnie e culture che coesistono all’interno
dell’area cinese. Un ulteriore impulso alla diffusione delle tecniche e dei
presupposti terapeutici e farmacologici della MTC fu fornito dalle
diverse dinastie succedutesi a partire dal 3000 a.C.