Parità uomo donna in materia di lavoro
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7 conseguenze sfavorevoli e gli ostacoli di fatto che inevitabilmente discendono da tali differenze. Il primo comma, affermando che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, ha un contenuto sostanzialmente negativo, risolvendosi in un divieto di porre in essere discriminazioni a sfavore dell’uno o dell’altro sesso, ed è teso, dunque, al superamento di ogni forma di discriminazione che dell’uguaglianza è l’inevitabile rovescio. Il secondo comma, invece, con l'assegnare alla Repubblica il compito di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese", si connota, invece, per una valenza positiva e promozionale, fondandosi sulla attribuzione di rilevanza a tutti quei fattori che contribuiscono a distinguere fra loro gli individui. Suo fine precipuo è quello di garantire le medesime opportunità e un’effettiva parità fra uomini e donne, legittimando l’introduzione di misure legislative e di singoli interventi correttivi di disuguaglianze di fatto. Al di là dell’apparente contrasto rinvenibile tra la regola prevista dal primo comma, che impone di non distinguere i cittadini in base ad elementi di differenziazione che di fatto esistono, ma che non devono assumere alcun rilievo di fronte alla legge, e la regola contenuta nel secondo comma, che prescrive invece di rimuovere gli ostacoli concreti che esistono e che sono collegati proprio a quei fattori di differenziazione che il primo comma impone di ignorare, in realtà i due principi di eguaglianza delineati nel 1° e nel 2° comma sono teleologicamente correlati 4 . 4 In tale direzione, D.IZZI, op. cit., 282 secondo la quale l’uguaglianza formale e quella sostanziale costituiscono le due facce di un medesimo principio, in cui l’eguaglianza sostanziale assolve al ruolo di integrazione e rafforzamento dell’eguaglianza formale.
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Parità uomo donna in materia di lavoro
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Informazioni tesi
Autore: | Donatella Casamassa |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | M. Novella Bettini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 289 |
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