Prefazione 
III 
PREFAZIONE 
 
 “L'architettura è l'arte di disporre e di adornare gli 
edifici, innalzati dall'uomo per qualsivoglia scopo, in 
modo che la loro semplice vista possa contribuire alla 
sanità, alla forza, al godimento dello spirito” 
 John Ruskin, 1854  
 
 
L a r e a l i z z a z i o n e d i q u e s t a t e s i d e r i v a dal contributo e dal confronto di diversi 
soggetti, che sono stati consultati nel processo di studio, affinché i diversi argomenti e 
approfondimenti trattati trovassero un riscontro e confronto con docenti specializzati nelle 
diverse discipline. 
 
Diversi sono stati gli incontri con docenti ed esperti interni ed esterni al Politecnico di 
Milano; in particolare, gli argomenti oggetto di maggiore approfondimento sono stati 
realizzati tramite l’apporto e grazie alla disponibilità dei prof. L.Ferarra, prof. F.Galmozzi, 
prof.ssa L.Scazzosi e la costante coordinazione del prof. E.Zambelli. 
  
La relazione è divisa in due parti: entrambi partono dalla conoscenza e dall’indagine 
iniziale per giungere alla definizione di un progetto a livello urbanistico nella prima parte e 
a livello architettonico ed ingegneristico nella seconda. 
 
La struttura di tale volume mira ad evidenziare i metodi adottati e a fornire le 
conoscenze essenziali per capire il filo conduttore dalle indagini iniziali fino al progetto di 
dettaglio.  
E’ aperta al lettore la scelta di approfondimento su vari argomenti, siano essi di 
conoscenza preliminare al progetto o i processi di calcolo utilizzati ai fini dei 
dimensionamenti strutturali, impiantistici; tali paragrafi sono stati raggruppati e allegati in 
coda.  Soprattutto nella fase di indagine si è cercato di organizzare e riassumere il lavoro 
in schede in modo che la catalogazione risultasse essere più chiara e leggibile.
Introduzione 
1 
INTRODUZIONE 
 
L’idea di  progetto sul Borgo di Malpaga nasce dal fascino che questo complesso 
suscita per la sua particolarità e la sua inusuale collocazione nell’ambiente quasi intatto 
della campagna. 
Visitando il luogo, è spontaneo interrogarsi su quanto questo complesso potrà 
resistere all’ingiuria del tempo che si fa di giorno in giorno più evidente per l’abbandono 
e la perdita della funzione svolta fino ad oggi. Occorre restituirle  nuove destinazioni che 
nella struttura economica moderna gli permettano di vivere senza perdere la propria 
caratteristica e connotazione. 
Il progetto si propone di capire il valore storico del complesso, di ricostruirne 
l’evoluzione nel tempo e di studiare il recupero funzionale e spaziale del borgo, come 
esempi da estendere a tutto il complesso. 
E’ stato possibile effettuare ciò, per mezzo di un inquadramento ambientale e storico, 
in un primo momento, passando poi ad una ricostruzione delle fasi di recupero 
avvalendoci di rilievi fotografici, geometrici, materici ed infine del degrado, sulla base di 
testimonianze storiche e di indagini sulle caratteristiche architettoniche degli edifici 
esistenti. 
Grazie a tutta la documentazione raccolta, si è potuto definire lo stato di 
conservazione e gli interventi di recupero e restauro necessari per fermare il processo 
veloce di degrado e recuperare in particolare modo le strutture destinate all’attuazione di 
un progetto che valorizzi la vocazione agricolo-turistico-culturale del complesso e 
dell’ambiente. 
Gli approfondimenti progettuali si sono concentrati sulla corte-nord: prevedendo la 
realizzazione di un polo di ricerca a servizio del parco del Serio e dei visitatori. 
Come esempio di progettazione a livello esecutivo è stato scelto un edificio di cui 
sono stati eseguiti i calcoli le verifiche igrotermiche, strutturali, impiantistiche, 
illuminotecniche ed acustiche.
PARTE I 
MALPAGA: DALL’ANALISI DEL 
TERRITORIO ALLA DEFINIZIONE 
DELL’INTERVENTO PROGETTUALE 
SUL BORGO
CAPITOLO 1 
ANALISI DEL TERRITORIO
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
4 
1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 
CARATTERI DEL TERRITORIO 
Il borgo di Malpaga, è sito nella provincia di Bergamo; essa è delimitata da due grandi fiumi: 
l'Oglio a est, l'Adda a ovest, è chiusa a nord dalle Alpi Orobie, mentre è aperta verso la grande 
pianura a sud ed è attraversata dal fiume Serio.  
Gran parte del territorio è rimasto inalterato nel corso dei secoli, tale che, anche oggi si 
presentano vaste zone incontaminate e grandi spazi dedicati alla coltivazione agricola. Queste 
zone verdi vanno a suddividere centri abitati di media dimensione, anche se negli ultimi anni è da 
notare  un’espansione edilizia di carattere industriale, ma soprattutto residenziale. 
Il territorio è completamente pianeggiante, ad eccezione delle deboli incisioni delle rogge, 
soprattutto lungo le fasce del Serio, ma non mancano valori paesaggistici  e particolarità 
significative anche laddove il territorio agrario appare livellato e uniforme. 
Significativo in questo contesto è la coltivazione a seminativi  con la conservazione di una 
preziosa serie di siepi che seguono l’andamento curvilineo del fiume Serio, che evoca gli antichi 
limiti dell’alveo fluviale, progressivamente arretrato per lasciare spazio alle bonifiche operate 
dall’uomo per ottenere nuovi terreni agricoli e consentire l’insediamento di cascine.  
Interessante per i caratteri di paesaggio e di natura è il tratto prospiciente l’attuale alveo attivo, 
il quale, non essendo stato oggetto di operazioni di bonifica agricola, risulta interessato per ampi 
tratti da praterie magre parzialmente colonizzate da vegetazione arborea e arbusti spontanei. 
Il clima è di tipo continentale, con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde e afose. Nei mesi 
primaverili  sono concentrate le piogge più intense con periodi di bassa pressione. Le temperature 
più elevate si riscontrano nei mesi di giugno, luglio e agosto con valore massimo di 40.5° C. Il 
mese più freddo è risultato essere gennaio con una temperatura minima di – 3.1°.  
 
Figura 1 - Immagine da Google Earth con localizzazione del territorio oggetto di studio
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
5 
Il  tratto da Seriate a Malpaga è completamente immerso in quella fascia territoriale connotata 
con il nome di Pianura Bergamasca. A Seriate l'urbanizzazione è arrivata fino agli estremi e i tratti 
centrali e terminali sono stati oggetto di un'intensa attività estrattiva.   
La zona protetta del Parco del Serio non ha subito un totale sfruttamento agricolo: questo 
trova la sua spiegazione nella particolare natura del terreno, contraddistinta in particolare nelle 
vicinanze del fiume dai ciottoli e dalle ghiaie.   
Per quanto detto, la copertura arborea presso il fiume è molto limitata e contraddistinta per lo 
più da cespugli sparsi, qualche raro albero, ed interessanti presenze erbacee. La particolarità di 
questi ambienti impone un’ulteriore tutela, al pari delle più evolute foreste.  
Da un punto di vista idrogeologico, è da mettere in evidenza la permeabilità che 
contraddistingue le ghiaie provocando un'infiltrazione, talora totale, delle acque superficiali.  
Per quanto concerne l’aspetto storico-architettonico, il tratto in questione è sicuramente il più 
interessante del Parco, riscattandosi dalla relativa povertà naturale.  
La pianura bergamasca, che è solo apparentemente omogenea nell’aspetto, riassume al 
contrario una serie di caratteri paesaggistici assai variabili, inquadrabili sia negli ambiti propri 
dell’alta pianura “asciutta” sia in quelli della bassa pianura, maggiormente ricca d’acque e 
caratterizzata da un esteso 
reticolo idrografico minore 
che la configura come 
“pianura irrigua”. In tale 
contesto non mancano gli 
ambiti prettamente fluviali, 
ma anche in questi casi 
non senza differenze 
sostanziali a seconda della 
tipologia del corso d’acqua 
incontrato. 
E’ possibile distinguere 
almeno cinque ambiti della 
pianura bergamasca 
all’interno dei quali si 
possono cogliere aspetti 
del paesaggio in una certa 
misura “omogenei”: 
l’ambito di nostro interesse 
è riconducibile all’Alta 
pianura compresa tra i 
corsi dei fiumi Serio e 
Oglio. 
Figura 2 - Le cinque aree della Pianura Bergamasca
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
6 
Per evidenziare i caratteri del territorio da approfondire abbiamo riportato su una carta al 
50.000, le connotazioni e gli aspetti principali che abbiamo rilevato nel corso delle primi indagini. 
E’ possibile, da subito, evidenziare la presenza del Parco del Serio e della riserva Malpaga-
Basella, di un sistema di castelli, dell’aeroporto di Orio al Serio e della vicinanza con le vie di 
comunicazione, in particolare vogliamo evidenziare l’autostrada A4. 
 
 
 
 
 
 
 
[Allegato 1 – La città di Bergamo] 
[ Allegato 2 – Il contesto climatico e l’inquinamento nella provincia di Bergamo]  
[ Allegato 3 – Analisi geologica , geomorfologica e idrologica  del suolo ] 
[ Allegato 4 – Uso del suolo] 
 
 
 
 
 
 
Figura 3 - Inquadramento territoriale
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
7 
CARATTERI NATURALISTICI ED AREE PROTETTE 
L’intera provincia bergamasca risulta essere caratterizzata da una elevata estensione di aree 
protette. Di rilevante importanza  risulta essere il Parco delle Orobie  Bergamasche, ma di notevole 
interesse vi sono anche ulteriori parchi e riserve, evidenziati nella carta sotto riportata. 
 
 
Figura 4 - Individuazione delle aree protette
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
8 
Parco del Serio 
Il Parco si sviluppa lungo il corso del Serio, nel suo tratto 
planiziale, da Seriate fino alla foce dell’ Adda. La volontà di tutelare 
l’ambiente fluviale seriano risale al 1973, che si concretizzò nel ’85 
con la L.R. 70.   
Le motivazioni dell’istituzione sono da ricercare, oltre  che 
nell’intento protezionistico di ciò che resta del corredo tipico 
dell’ambiente perifluviale, nella volontà di impedire il progressivo 
deterioramento del territorio, intervenendo nella riqualificazione delle singole componenti e nel 
recupero dei valori naturali, storici e culturali. 
L’area del parco comprende un territorio che conserva una grande varietà di ambienti, di 
paesaggi e di modelli insediativi che lo rendono un sistema straordinario, per ricchezza 
naturalistica, storica, artistica e antropologica.  
Vera spina dorsale, tanto da essere tutelata nel parco è il Fiume Serio: questo ha segnato da 
sempre ogni insediamento umano e da secoli ha determinato le trasformazioni dell’agricoltura e lo 
sviluppo industriale, divenendo la fonte energetica primaria. 
Il fiume esprime una storia e un’identità ben precise, un vero e proprio genius loci, o “spirito 
del luogo” che pervade ancora oggi i territori lambiti dal corso d’acqua. 
All’interno del Parco il fiume Serio assume fisionomie e caratteri differenti, a seconda del territorio 
attraversato, vuoi dall’alta pianura “asciutta”, vuoi della bassa pianura “bagnata”. Pertanto il 
paesaggio vegetale varia notevolmente. 
Possiamo distinguere i seguenti ambienti: 
- praterie magre o prati aridi: zone in cui la vegetazione è in grado di svilupparsi su 
substrati ghiaiosi con uno strato di suolo molto sottile: 
- zone umide : si possono riscontrare in cinque tipologie quali fontanili, campo o prato 
allargato, palude, laghetto di cava abbandonata; 
- prato stabile: l’origine della loro vegetazione è di natura artificiale, poiché sono campi di 
coltivazione agricola, ma col tempo (esistono prati stabili che si ritiene abbiano alcuni 
secoli) la composizione flogistica è andata evolvendosi, strutturandosi con una propria 
peculiarità; 
- siepi campestri: caratterizzano il paesaggio agricolo , realizzate dall’uomo per vari 
motivi, oggi sono essenziali per il mantenimento di popolazioni animali: 
Inoltre si sottolinea la presenza di: querceti,pioppeti, roveti, boschi, lanche. 
 
Per tutta l’estensione del territorio del Parco del Serio sono individuabili due riserve naturali: 
l’una è la riserva naturale Palata- Menasciutto, l’altra la riserva naturale Malpaga- Basella. 
Quest’ultima sorge in prossimità del borgo oggetto del nostro studio, creando con esso stretti 
rapporti di carattere naturalistico- ambientale. 
[ Allegato 5 – Il Parco del Serio] 
Figura 5 - Logo del Parco
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
9 
ACCESSIBILITA’ 
E’ da segnalare una fitta distribuzione di reti cinematiche che permettono il raggiungimento 
alle diverse località sia interne alla provincia che esterne ad essa. Sono presenti inoltre linee 
ferroviarie verso Lecco, Milano, Brescia e l’aeroporto di Orio al Serio, in espansione negli ultimi 
anni. 
 
 
 
Traffico stradale 
La provincia è attraversata da ovest a est dall'autostrada A4 Milano-Brescia-Venezia con 
uscite a Capriate, Dalmine, Bergamo, Seriate, Grumello-Telgate e Ponte Oglio.  
E’ circondata su tre lati (ovest, sud e - non ancora completamente realizzato, est) da un 
sistema di strade tangenziali da cui partono le strade provinciali e statali dirette verso le valli e 
verso i capoluoghi delle province confinanti con una struttura a raggiera. Bergamo dispone di una 
circonvallazione esterna e di un asse interurbano che passa a sud della città, collegando Albano 
Sant'Alessandro a Presezzo. Ancora più a sud passa la strada statale "Francesca", che collega 
Calcinate a Canonica d'Adda . 
 
Traffico ferroviario 
Il principale nodo ferroviario è il capoluogo, collegato con Lecco, Carnate-Seregno, Milano 
(via Carnate e via Treviglio), Cremona e Brescia. Treviglio è situata sulla linea Milano-Verona-
Venezia ed è servita da treni regionali ed interregionali. 
Figura 6 - Immagine da Google Earth: in evidenza la rete cinematica stradale e ferroviaria e l’aeroporto di Orio al Serio.
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
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La stazione ferroviaria di Bergamo, è situata al centro della città e si può definire  "di transito": 
i binari entrano in stazione da una direzione ed escono verso la direzione opposta. Ospita 7 binari 
passeggeri "di transito" e 2 binari tronchi. I binari di transito seguono la direttrice est-ovest (o 
viceversa).  
Le linee ferroviarie che vi transitano hanno le seguenti direttrici: 
- verso ovest: Milano (via Treviglio ovest), Milano (via Ponte S. Pietro- Carnate), Seregno 
(via Ponte S. Pietro- Carnate), Lecco, Cremona (via Treviglio) 
- verso est: Palazzolo, Rovato, Brescia. 
 
Traffico aereo 
È centrato sull'aeroporto di Orio al Serio, sito a 5 chilometri da Bergamo. 
Alla fine degli anni '90 Orio ha visto un’accelerazione notevole di attività in relazione 
all’apertura del grande aeroporto di Malpensa. Ciò ha comportato un’intensa opera di 
adeguamento delle infrastrutture ai ritmi di crescita. 
A partire dal 2001, grazie agli elevati standard di servizio raggiunti negli ultimi anni, l’aeroporto 
ottiene da parte della TUV la Certificazione di Qualità del settore passeggeri e aumenta il numero 
di compagnie aeree low cost presenti nello scalo con un notevole aumento del traffico. La crescita 
di Orio al Serio dal 2002 coinvolge anche le Regional Airlines, più orientate verso il traffico 
business. 
Per quanto riguarda il settore Cargo / Courier, da diversi anni l'aeroporto è il 3° scalo italiano 
per volume di merce trasportata ed è in continua e costante crescita. 
Nel 2003 l'aeroporto di Orio al Serio ha raggiunto il record storico assoluto di 2.844.379 
passeggeri e 128.687 tonnellate di merce trasportata. Queste cifre posizionano lo scalo al 9° posto 
della classifica degli aeroporti italiani per i passeggeri e al 3° per le merci. 
 
 
Per raggiungere il borgo di Malpaga… 
 
Venendo da sud ci si arriva percorrendo la strada soncinese che attraversa la  campagna di 
Romano di Lombardia, Martinengo e Ghisalba; da ovest percorrendo la strada Francesca da 
Treviglio, Cologno al Serio e Ghisalba; da nord, cioè da Bergamo, percorso un tratto di strada 
Bergamo- Brescia, all’altezza dello svincolo per Cremona, si percorre una stradetta secondaria.
Capitolo 1  Inquadramento territoriale 
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IL COMUNE DI CAVERNAGO E I TERRITORI AGRICOLI DI MALPAGA  
Il borgo di Malpaga è frazione del comune di Cavernago, un piccolo centro agricolo situato a 
pochi chilometri di distanza dall’uscita di Seriate dell’autostrada A4, la cui peculiarità è quella di 
ospitare due noti castelli, l’uno di Cavernago e l’altro di Malpaga. Sorge a 199 metri sopra il livello 
del mare ed è ubicato nella pianura irrigua tra i fiumi Oglio e Serio.  
E’ da ritenere che il nome di questo luogo, un derivato da caverna, con –acus suffisso 
aggettivale, indichi proprio la natura del territorio ghiaioso. 
Cavernago è definita da una superficie di 7,4 chilometri quadrati con una densità abitativa di 
225,27 abitanti per chilometro quadrato. Il censimento del 2005 ha registrato una popolazione pari 
a 1.995 abitanti, mostrando nel decennio 1995 – 2005  una variazione in netto aumento. 
La popolazione è distribuita in 718 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 3 
componenti.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 [ Allegato 6 – Indagini demografiche ed economiche sul comune di Cavernago]  
Figura 7 - Immagine da Google Earth: si può notare il centro del comune di Cavernago, Basella, Calcinate, Ghisaslba, il 
fiume Serio,Malpaga e la caratterizzazione agricola dei territori circostanti. 
CAVERNAGO 
MALPAGA  
 
CALCINATE 
BASELLA 
GHISALBA