Sistemi DAB/DVB-T
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• 1.2 I nuovi sistemi digitali 7 1.2 I nuovi sistemi digitali I sistemi di trasmissione attualmente esistenti sono molto costosi dal punto di vista degli operatori di rete, e una delle maggiori ragioni per cui c’è stato bisogno di sviluppare nuovi sistemi è quella di ridurre drasticamente i costi operativi e di manutenzione. Inoltre la sensibilità dei sistemi analogici ai cammini multipli e di conseguenza la mancanza di frequenze disponibili è un ulteriore problema: in alcuni paesi europei è addirittura quasi impossibile ampliare la gamma dei programmi offerti. Aggiungiamo infine i requisiti di un’alta qualità di ricezione: per esempio l’introduzione di nuove tecniche digitali nella produzione del suono fornisce all’ascoltatore una qualità tipo CD che però non è possibile ascoltare con un tradizionale sistema FM. Per venire incontro a queste esigenze sono stati introdotti in Europa due nuovi sistemi di trasmissione digitali, uno per l’audio (DAB) e uno per la TV (DVB). Il Digital Audio Broadcasting è stato sviluppato dal programma di ricerca europeo EUREKA- 147 supportato dall’EBU, l’Unione degli enti radiotelevisivi europei, ed è stato raffinato dall’Istituto Europeo per la Standardizzazione delle Telecomunicazioni (ETSI). Il Digital Video Broadcasting è opera del DVB Project, un consorzio di organizzazioni pubbliche e private nel settore dell’industria televisiva ed è stato sottoposto anch’esso alla supervisione dell’EBU/ETSI. Entrambi i sistemi usano sofisticate procedure di elaborazione dei segnali per comprimere e trasmettere i dati digitali. Il sistema di modulazione numerico OFDM consente di contrastare l’interferenza dovuta ai cammini multipli. Un flusso di dati ad alta velocità è modulato su un grande numero di segnali ortogonali a banda stretta multiplati in frequenza. Il basso bit rate di ogni portante e l’inserzione di un intervallo di guardia tra due consecutivi simboli OFDM li rende sufficientemente lunghi da superare il problema dell’interferenza intersimbolica. Per quanto riguarda gli errori sui dati causati dal canale selettivo in frequenza si può provvedere per mezzo di potenti codici a correzione d’errore. Nella distribuzione di un programma su un certo numero di trasmettitori, lo schema OFDM non richiede che essi usino frequenze differenti, a differenza delle loro controparti analogiche: tutti i trasmettitori della rete trasmettono in contemporanea la stessa informazione sulla stessa frequenza. Ne segue che un ricevitore sentirà la propagazione di diversi cammini multipli artificiali come illustrato in figura 1.3. Se il ricevitore è in grado di superare questo inconveniente, possono essere fatti sostanziali miglioramenti nell’efficienza spettrale. Ciò è molto suggestivo per le reti nazionali visto che non è più necessario il riuso della frequenza; si è dimostrato che il guadagno di banda può arrivare idealmente ad un ordine di grandezza rispetto ai sistemi convenzionali. Tuttavia nel dimensionamento di una rete nazionale reale occorrerà considerare anche altre reti che possono coesistere (in particolare ai confini), per cui si avrà una leggera riduzione di efficienza spettrale.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Bonanno |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria delle Telecomunicazioni |
Relatore: | Paolo Mandarini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
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