Stoffe di pietra: vesti e tessuti nell'arte della scultura
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Musica La musica è un arte, pertanto come tutte le arti per essere considerata tale è necessario che chi la ascolta ne ricavi un senso di appagamento sentimentale. Una definizione comune di musica è quella di un linguaggio ritmico artificiale ed organizzato in suoni e silenzi. In realtà, questa definizione sottointende che la musica debba necessariamente essere piacevole e melodica. Ma quando una musica risponde a queste caratteristiche? Come l'arte, la musica è una questione personale in primo luogo e, secondariamente influenzata da un particolare contesto storico e sociale. L'idea di musica è molto variabile da cultura a cultura. Nella cultura occidentale è diventata (almeno in apparenza) un elemento quasi accessorio, un “trend” ma nelle civiltà tribali la musica non è certo accessorio ma è vita, è espressione di vitalità: consapevolezza d'esser vivi, è una necessità. Nel contesto attuale sono profondamente cambiate le sensazioni suscitate da determinate sonorità ed ha preso piede il concetto di musica come linguaggio subdolo, che vincola in maniera subliminale a determinati sentimenti e dunque all'affettività. In realtà quest'idea che mette in relazione musica ed affettività non è così recente, anche se in passato non se n'è fatto un uso improprio. Fin dal 1700 si è indagato il rapporto privilegiato della musica con l'emotività piuttosto che con la ragione. I suoni, senza l'ausilio delle parole hanno una loro portata espressiva ed affettiva e le parole, in particolare quelle delle musiche cantate dovrebbero avere l'unico scopo di rafforzare la sentimentalità che è già propria dei pezzi strumentali, cosa che spesso non avviene. La musica di per se non parla di nulla ed è proprio grazie a questa mancanza di vincoli che è in grado di dire tutto. Sembra un controsenso ma ognuno di noi recepisce la stessa musica in maniera differente e la adatta alla propria persona. Se la musica fosse un sistema semanticamente chiuso non sarebbe possibile tutto ciò perciò la musica, pur essendo fatta di regole, ritmi, tempi, frasi non è un linguaggio vero e proprio, ma, come il movimento è un “particolare” linguaggio universale comprensibile a tutti ma in maniera differente perchè non vuole raffigurare ma solo evocare. 10
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Informazioni tesi
Autore: | Elisa Carmen Brumat |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | scultura |
Corso: | DAMS-Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo |
Relatore: | Giuseppe La Bruna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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