6 
 
Prefazione. 
Il mondo delle imprese sta oggi vivendo una fase di profonda trasformazione e 
questo è dovuto in particolare alla velocità di evoluzione dei mercati e alle crescenti 
variabili da tenere in  considerazione. Tali dinamiche costringono le organizzazioni a 
cercare un continuo adattamento, questo non è però una condizione sufficiente: le 
imprese stesse infatti dovrebbero promuovere il continuo cambiamento, identificando 
in esso un’opportunità per crescere. Il mondo oggi è più interconnesso e 
interdipendente che mai.  La globalizzazione ha prodotto una tale integrazione dei 
sistemi che nessun paese e nessuna azienda  si può sentire al sicuro dagli effetti delle 
grandi trasformazioni che avvengono in ogni angolo del mondo. Ciò fa si che le 
turbolenze siano sempre più numerose e il loro impatto sempre più diffuso e intenso.  
La complessità, il rischio e l’incertezza del mondo degli  affari ha reso ancora più  
ardua la sfida di gestire un’azienda in un’economia perturbata. 
 
Il presente lavoro vuole essere un contributo finalizzato a far conoscere le possibili 
strategie da attuare per  sopravvivere e riuscire a crescere in periodi turbolenti.   
In tale lavoro si cerca, pertanto, di fornire un quadro abbastanza dettagliato della 
situazione in atto. 
 
Per affrontare questo nuovo ambiente, nel capitolo 1 vengono individuate le 
molteplici cause della turbolenza che costringono il management ad adottare nuovi 
comportamenti strategici, se intende ridurre la vulnerabilità e moltiplicare le 
opportunità in modo rapido e sistematico. Vengono descritte le reazioni in termine di 
“taglia e fuggi” dei manager in  periodi di recessione e turbolenza, e le conseguenze 
spesso negative di queste misure sulla sopravvivenza a lungo termine dell’azienda. 
Nel capitolo 2, si mette in evidenza  la relazione tra  l’incertezza a vari livelli  
scatenata dalla turbolenza e la  pianificazione strategica. Vengono analizzate  le 
difficoltà di elaborare una buona pianificazione e  le caratteristiche di un nuovo 
sistema di management in grado di rilevare le turbolenze nell’ambiente esterno ed 
elaborare  scenari e strategie prevedibili. 
7 
 
Nel capitolo 3 vengono descritti i nuovi comportamenti che le aziende dovrebbero 
adottare per essere  reattive, forti e resistenti facendo ricorso anche alle perfomance 
di aziende nel passato. 
Infine, nel capitolo 4  vengono analizzati due  casi aziendali, “Hp ” e “Cisco System” 
che hanno  dimostrato come  è possibile  sopravvivere ma soprattutto  crescere in 
periodi turbolenti  grazie allo sviluppo di  strategie “vincenti”.  
 Vengono considerate i fattori di successo  in ambito strategico con particolare 
attenzione all’innovazione, all’adattamento ai mercati emergenti, ad un’ attenta 
gestione dei costi e alla gestione dei talenti. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
8 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo 1. 
 
Turbolenza 
e risposte sbagliate del management 
 
 
  
 
 
 
9 
 
Introduzione. 
In questo capitolo verrà introdotto il concetto di turbolenza che sta alla base 
dell’argomento centrale della tesi “Strategie in periodi turbolenti ”. Verrà descritto 
l’ambiente in cui le aziende sono costrette oggi ad operare esaminando i fattori che 
hanno determinato l’attuale turbolenza. 
Per gran parte del ventesimo secolo le organizzazioni hanno operato in un ambiente 
economico relativamente stabile, cosicché i manager hanno potuto focalizzarsi sulla 
progettazione di strutture e sistemi che permettessero all’organizzazione di procedere 
in maniera tranquilla ed efficiente. Non c’era molto bisogno di ricercare nuovi modi 
per gestire nuove sfide competitive o cambiamenti della domanda. Le organizzazioni 
di oggi,invece, stanno lottando per cercare di tenere il passo dei cambiamenti che da 
allora sono andati moltiplicandosi.                                                                                                                             
La globalizzazione e l’aumentata competizione, l’esplosione  di Internet e dell’e-
business, la recente crisi economica hanno costretto molti manager  a  riconoscere la 
propria azienda come parte di un insieme complesso e interconnesso.  Nonostante 
questa crescente interdipendenza comporti molti vantaggi, essa implica anche che 
l’ambiente sta diventando per le aziende piuttosto turbolento. Ogni azienda deve 
continuamente cambiare e adattarsi all’ambiente, deve trovare e ottenere le risorse 
necessarie, interpretare i cambiamenti ambientali e agire di conseguenza, collocare i 
prodotti e controllare le attività interne in relazione ai disturbi e alle incertezze 
ambientali. La turbolenza, con il conseguente caos, rischio ed incertezza, può essere 
considerata  la normale condizione di mercati ed imprese. 
 
1.1 Il passaggio da un ambiente statico a uno turbolento. 
Il luogo comune secondo cui il mondo sta diventando sempre più piccolo è 
decisamente vero per le organizzazioni di oggi. Con i rapidi progressi nella 
tecnologia e nelle comunicazioni , il tempo necessario perché venga avvertito in tutto 
il mondo l’effetto di eventi che si verificano anche nelle più remote località si è 
ridotto da alcuni anni a pochi secondi. 
10 
 
Il business sta diventando un’unica arena globale, man mano che le barriere 
commerciali cadono e  la comunicazione diventa sempre più veloce e a basso costo.  
Oggi , ogni azienda grande o piccola, fronteggia una competizione internazionale 
all’interno del proprio paese d’origine, e ha l’esigenza di essere maggiormente 
competitiva nei mercati internazionali.  Le economie nazionali sono strettamente 
legate e interdipendenti. L’interscambio commerciale poggia su flussi di 
informazioni che circolano alla velocità della luce tramite internet e i telefoni 
cellulari. I benefici di questa nuova situazione sono ingenti e tangibili: riduzione dei 
costi e accelerazione della produzione e distribuzione di beni e servizi; vi è tuttavia  
un risvolto negativo, ovvero l’aumento del livello di rischio e di insicurezza per 
produttori e consumatori. Un evento traumatico o un cambiamento improvviso della 
situazione di un paese, possono avere ripercussioni in molte aree del pianeta e 
favorire condizioni di instabilità su vasta scala, producendo per l’intero sistema 
conseguenze del tutto impreviste.  Oggi come non mai le aziende sono costrette 
dunque a far fronte a questa fase di turbolenza.  
Il concetto di turbolenza viene utilizzato in natura, cosi come nella scienza e nella 
fisica.   La turbolenza in natura ad esempio causa devastazioni sotto forma di 
uragani, tornado, cicloni o tsunami. Sperimentiamo la turbolenza in volo quando il 
pilota ci chiede di allacciare le cinture di sicurezza. In tutti questi casi, stabilità e 
prevedibilità svaniscono e vengono velocemente rimpiazzati da effetti imprevedibili 
e spesso inarrestabili.   
La turbolenza economica ha su di noi lo stesso impatto della turbolenza in natura. 
Essa ha due effetti principali:  
- Il primo è la vulnerabilità, contro la quale le imprese devono difendersi 
- Il secondo è l’opportunità, che deve essere sfruttata. 
L’opportunità si verifica ad esempio quando una forte azienda è in grado di eliminare 
un concorrente, o anche quando riesce ad acquistare un concorrente indebolito a un 
prezzo stracciato. 
I periodi difficili tuttavia producono effetti negativi per molti ed effetti positivi per 
pochi, molte aziende tendono a praticare tagli a tutti i livelli, a partire dai piani di 
11 
 
marketing e di sviluppo di nuovi prodotti, con effetti spesso devastanti per una 
ripresa a breve e per lo sviluppo futuro nel lungo termine.  
 
1.2 I mercati turbolenti e gli effetti della crisi. 
In tutta la storia del business è sempre stato presente un certo grado di turbolenza sia 
a livello macroeconomico (l’economia nel suo complesso, locale, regionale o 
mondiale), sia a livello microeconomico, per esempio quello delle singole aziende. È 
un fatto normale e fa parte della normalità economica.    
Nell’autunno del 2008 una grave crisi creditizia  dovuta a una forte bolla speculativa 
immobiliare  ha colpito l’economia più grande del mondo, gli Stati Uniti.  Dopo 
diversi mesi di debolezza  e perdita di impieghi , il fenomeno è collassato causando il 
fallimento di banche ed entità finanziarie e determinando una forte riduzione dei 
valori borsistici e della capacità di consumo e di risparmio della popolazione.     Il 
governo nordamericano è intervenuto iniettando liquidità per centinaia di miliardi di 
dollari con l'obiettivo di salvare alcune di queste società. Nonostante ciò le 
conseguenze di tale crisi ben presto hanno colpito anche diversi paesi europei. Da 
quel momento si continua ad assistere ad una turbolenza imprevedibile e accentuata 
in un mondo sempre più globalizzato. Il mondo degli affari risulta oggi 
profondamente diverso dal passato. 
Alcune differenze secondo Caslione (2009) tra un normale ciclo economico e 
l’economia interessata da una turbolenza sono riportate nella tabella seguente: 
 
Elemento Normalità economica Economia attuale 
Cicli economici        Prevedibili Assenti 
Fasi di contrazione 
\recessione 
       Definibili  Imprevedibili 
Potenziale impatto dei 
problemi 
       Basso Elevato 
Tolleranza al rischio di 
mercato 
      Da accettare  Da evitare 
Atteggiamento del cliente       Fiducioso Insicuro 
12 
 
 
Preferenze del cliente 
 
Costanti, in evoluzione 
Influenzate dalla paura e 
dalla ricerca della 
sicurezza. 
Figura 1.1       Normalità economica vs Economia attuale.    Fonte: Chaoctics,2009 
 
 
Oltre alle sfide  quotidiane derivanti dall’affrontare uno scenario costantemente 
competitivo e i tradizionali cicli economici, i dirigenti d’azienda devono imparare ad  
identificare continue interferenze grandi e piccole in grado di sconvolgere i loro 
piani. 
1.3 Le cause del caos. 
Il mondo odierno, con la sua crescente interconnessione e interdipendenza, comporta 
rischi maggiori per ogni azienda. Tra i fattori più importanti di aggravamento dei 
rischi aziendali si possono indicare: 
- I progressi tecnologici e la rivoluzione informatica; 
- Le tecnologie  e le innovazioni dirompenti; 
- L’ipercompetizione; 
- L’ambiente; 
- Il crescente potere del consumatore. 
 
1.3.1 I progressi tecnologici e la rivoluzione informatica. 
La tecnologia informatica (IT) è uno dei fattori  più rilevanti nel processo di rapida 
accelerazione della globalizzazione. I progressi verificatisi fin dall’inizio degli anni 
novanta del secolo scorso nell’hardware, nel software, nelle telecomunicazioni e 
nella digitalizzazione hanno consentito la rapida diffusione di dati e conoscenze nel 
mondo intero.    La rivoluzione informatica è probabilmente il principale fattore che 
ha determinato la nuova economia mondiale. Attraverso lo sviluppo di 
interconnessioni capaci di mettere in contatto tutte le persone e tutti i soggetti 
economici tramite un unico mezzo, Internet, i compratori e i venditori del mondo 
possono effettuare ricerche, chiedere informazioni, valutare e acquistare o vendere da 
un capo all’altro del pianeta. Non sono più costretti a circoscrivere le vendite o gli 
acquisti solo alla loro area locale. Internet ha trasformato e globalizzato il