Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
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L’art. 2087 c.c., intitolato, non a caso, “tutela delle condizioni di lavoro”, costituisce la norma principale e chiave in materia di misure antinfortunistiche. Infatti, la dottrina e la giurisprudenza sono concordi nel rilevare che l’art. 2087 c.c. pone a carico dell’imprenditore-datore, ma anche di tutti coloro che esercitano l’impresa avvalendosi di prestatori d’opera dipendenti, l’obbligo di adottare, in tutti i posti, in tutte le fasi del lavoro, in ogni luogo e in ogni momento, le misure ritenute, anche alla luce delle risultanze tecniche, le più adeguate a garantire l’incolumità e l’integrità fisica del lavoratore. In attinenza con l’art. 2087, si è fatto poi riferimento alla responsabilità del datore (non di natura oggettiva), derivante dalla violazione del generale obbligo di protezione, che non abbia agito in virtù degli obblighi di prevenzione e non abbia represso condotte lesive della personalità morale e della dignità del lavoratore. È in questo contesto, che si inseriscono le varie pronunce giurisprudenziali e in particolare quella della Corte di Cassazione Penale, sentenza n. 32286/06, che condanna per omicidio colposo, il datore di lavoro, che non aveva fornito, ad un suo lavoratore, gli strumentari di sicurezza necessari a prevenire eventi lesivi nel corso della prestazione lavorativa. Importanti sono state anche le pronunce V
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Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
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Informazioni tesi
Autore: | Rosa Rossiello |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | LAUREA SPECIALISTICA IN GIURISPRUDENZA, INDIRIZZO PUBBLICISTICO |
Relatore: | Gaetano Veneto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 293 |
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