Arti Marziali ed Empowerment Femminile

CAPITOLO 1 GENDERED EMBODIMENT 1.1. Donne deboli, donne premurose "Le donne sono meravigliose proprio perchè appaiono così gentili [...]" (Eagly, 1994) L'aggressività, intesa come la funzione biologica con la quale ogni animale agisce sull'ambiente per modificarlo a proprio favore a seconda delle sue necessità (Nardacchione, 2009), è espressa più facilmente dagli uomini che dalle donne. Tra le varie dimensioni che caratterizzano questo fenomeno, un ruolo fondamentale è rivestito dagli stereotipi di genere che riguardano entrambi i sessi, che fanno percepire le donne e il loro corpo come deboli e scarsamente propense all'aggressività ritenendole più accoglienti e premurose degli uomini. Questa visione si spinge al punto di considerare il corpo degli uomini come un' "arma" (Messner, 2005) e quello delle donne come l'antitesi della violenza e dell'aggressività. (Thing, 2001). La visione di un corpo femminile come debole e indifeso, però, non trova riscontro nelle diverse ricerche condotte su tale tema. Dowling (2000), ricorda che nonostante per ragioni culturali culturali si tenda a percepire il corpo maschile grande e muscoloso e quello femminile come debole e minuto la differenza di massa muscolare tra un uomo e una donna di struttura media è pari al 10-15%, pertanto non si può considerare il corpo femminile molto più piccolo e meno potente rispetto a quello maschile. In uno studio (Goldstein, 2001a.) svolto negli Stati Uniti, si è rilevato che una donna soldato è in grado di sollevare in media 66 libbre (circa 30 kg), mentre un soldato maschio 119 libbre (circa 54 kg). Lo stesso autore (Goldstein, 2001b) nota che sebbene la sovrapposizione dell'altezza sia ben visibile, dunque la donna più alta è percepita come effettivamente più alta dell'uomo più basso presente durante lo studio, ciò non avviene quando a sovrapporsi è la forza e pertanto la donna più forte non è percepita come più forte dell'uomo più debole partecipante allo studio. Quanto sopra riportato è influenzato dagli stereotipi e dalle aspettative di genere che, unitamente ad altri fattori, influenzano la rappresentazione corporea che le donne hanno di loro stesse. Nei paragrafi successivi approfondiremo la relazione che intercorre tra mente e corpo analizzando la Teoria dell'embodied cognition il cui fulcro d'analisi sul corpo inteso come mediatore delle esperienze cognitive dell'individuo. 5