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Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman

In questo lavoro sarà affrontato l'atto del mentire, ma non attraverso un canale classico come quello del linguaggio, bensì attraverso il volto. Sarà affrontato il tema della menzogna, elencando e spiegando le principali forme di menzogna presenti nella nostra cultura. Successivamente si analizza ciascuna delle sei famiglie di emozioni di base individuate da Ekman quali: la tristezza, la rabbia, la sorpresa, la paura, il disgusto e la felicità. Verranno anche analizzati i principali indizi che individuano una mancata corrispondenza tra l'espressione del volto, che si mostra, e l'emozione provata. Infine si metterà a confronto la realtà (teorie di Ekman) e la fantasia (indagini di Cal Lightman, protagonista della serie televisiva "Lie to me".

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2 Introduzione In questo lavoro sarà affrontato l’atto del mentire, ma non attraverso un canale classico come quello del linguaggio, bensì attraverso il volto (Ekman, 1989, 2008). Cercare di individuare le menzogne, e smascherarle, è un’operazione che ha sempre incuriosito l’uomo fin dai tempi più antichi. Già Aristotele e Platone avevano discusso tra ciò che può essere vero o menzogna (Anolli, 2003), e oggi, grazie a ricerche sempre più accurate, si stanno facendo passi, anche se molto piccoli e incerti, verso un futuro in cui forse sarà possibile smascherare con certezza chi mente e chi no. Nel primo capitolo sarà affrontato il tema della menzogna, dapprima attraverso una distinzione dei termini che molto spesso sono associati a questo tema, come finzione, errore e segreto (Anolli, 2003); successivamente contrapponendolo al suo opposto, cioè la verità. Sarà data una definizione plausibile del termine menzogna, individuando e spiegando gli elementi principali che la formano (falsità, consapevolezza e intenzione) (Bara, 1999). In seguito saranno elencate e spiegate le principali forme di menzogna presenti nella nostra cultura, passando dalle menzogne innocenti, dette per non urtare i sentimenti altrui, alla falsificazione, in cui si cerca volontariamente di ingannare l’altro (Anolli, 2003). Terminando si andrà a capire perché la gente menta (Ekman, 1985, 1988; Ekman, O’Sullivan, Friesen e Scherer, 1991) e quali siano le caratteristiche comuni che possiamo ritrovare in un discorso mentoniero (Knapp, Hart e Dennis, 1974; Todd-Manchillas e Kibler, 1979; Kuiken, 1981; Johnson e Raye, 1981; Buller, Chavil e Mullet, 1990; Alonso-Quecuty, 1992). Il secondo capitolo, intitolato “Le espressioni facciali”, si divide in due grandi argomenti: le teorie evoluzionistiche e le espressioni facciali (Ekman, 1989, 2008). Nella prima parte si affronterà, da un punto di vista storico, lo svilupparsi delle teorie evoluzionistico-funzionali, dalla loro nascita, con Darwin e Spencer, per arrivare ai giorni nostri con autori come Tomkins, Izard e soprattutto Ekman. Questa panoramica si conclude introducendo e spiegando il FACS (Facial Action Coding System) (Ekman, Freiser, 1978), strumento prodotto e utilizzato proprio per la decodifica delle espressioni facciali. La seconda parte, invece, analizza ciascuna delle sei famiglie di emozioni di base individuate da Ekman (1983, 1990, 2008) quali: la tristezza, la rabbia, la sorpresa, la paura, il disgusto e la felicità. Indicando per ognuna le caratteristiche basilari e le cause che le attivano, e allegando una foto esemplificativa a ogni emozione con gli elementi distintivi delle espressioni facciali. Il terzo capitolo è dedicato all’argomento principe di questo lavoro e cioè “I volti della menzogna” (Ekman, 1989). Dopo aver spiegato, nei due capitoli precedenti, in cosa questi consistano, qui si

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Informazioni tesi

  Autore: Ivan Ferrero
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Carla Tinti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 46

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