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Indagine sulla prevalenza dei disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati nei videoterminalisti ed efficacia degli interventi di prevenzione

Introduzione. I disturbi muscoloscheletrici (MSDs) comprendono molteplici e differenti condizioni infiammatorie e degenerative a carico di muscoli, tendini, legamenti, articolazioni, nervi periferici e vasi sanguigni. Essi sono assai diffusi all'interno della popolazione e comportano non solo elevati costi economici e sociali, ma anche una riduzione della qualità di vita delle persone stesse. Ai MSDs appartengono i Work-Related Musculoskeletal Disorders (WRMSDs), ovvero disordini indotti e/o aggravati da fattori di rischio professionali. Percepiti come senso di peso, fastidio, intorpidimento, formicolio, rigidità, dolore.

Scopo. Contribuire a migliorare la comprensione in materia dei disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati indagandone la prevalenza nei lavoratori videoterminalisti. Analizzare inoltre, le relazioni tra i vari fattori di rischio individuali e professionali, nonché le proposte di prevenzione e trattamento. Infine stilare una proposta di esercizi specifici che coinvolgano le regioni corporee oggetto di questo studio.

Materiali e metodi. Per il sondaggio è stato utilizzato un questionario elaborato ad hoc, comprensivo anche dello strumento di misurazione della qualità di vita (SF-12) e della scala di valutazione dell'intensità del dolore (NRS) ed è stato divulgato in forma online ai videoterminalisti. Sono stati presi in esame studi e articoli scientifici per confrontare alcuni dati emersi dall'analisi statistica.

Risultati. Le risposte ricevute sono state 373 e di queste, 239 hanno superato i criteri di inclusione ed esclusione. il campione così ottenuto è composto dal 69,04% le donne ed il 30,96% da uomini. Una prima analisi statistica ha individuato differenze significative relative all'associazione tra la presenza o meno dei disturbi con il sesso, la pratica di attività fisica regolare e la postura ergonomica in ufficio. Dalle risposte si evince un'elevata incidenza dei WMSDs, che interessano 146 donne e 55 uomini. L'associazione tra la presenza dei disturbi muscoloscheletrici e l'anzianità lavorativa non ha rilevato differenze statisticamente significative. La seconda parte dell'analisi è stata condotta sui soli soggetti con disturbi muscoloscheletrici. Le aree risultate maggiormente coinvolte sono: collo, spalla, braccio, polso; il sintomo più frequentemente denunciato è il dolore, seguito da rigidità. Sono state trovate differenze statisticamente significative nelle correlazioni tra il sesso ed i distretti colpiti da MSDs (collo, spalla destra, braccio destro); l'indice di benessere psicofisico (SF-12) e l'anzianità lavorativa; l'intensità dei disturbi (NRS) e l'anzianità lavorativa; l'attività fisica regolare e l'intensità dei sintomi (NRS); l'indice di benessere psicofisico (SF-12) e la postura ergonomica in ufficio. Per quanto riguarda il trattamento dei disturbi, il 62,80% non utilizza alcuna terapia, il 23,30% ricorre alla fisioterapia; il 18,41% assume farmaci e l'1 % si affida ad altri trattamenti.

Conclusioni. L'indagine ha consentito di raccogliere e valutare informazioni rilevanti circa i disturbi muscoloscheletrici nei videoterminalisti, permettendo un confronto tra i fattori di rischio individuali e professionali, la prevenzione e la tipologia di trattamento. Tuttavia, per affrontare i disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati, che possono essere espressione di molteplici fattori di tipo individuale, biomeccanico ed organizzativo, deve essere adottato un approccio olistico e multidisciplinare valutando e affrontando l'insieme delle cause che provocano tali fenomeni. La formazione del lavoratore risulta essere ancora più indispensabile se si considera l'implementazione dell'utilizzo di ore in lavoro agile o smart working conseguente alla pandemia, durante la quale sono nate postazioni lavorative improvvisate, forse sottovalutando i rischi e le possibili conseguenze. Mentre l'istruzione e l'intervento ergonomico sembrano avere benefici nella prevenzione e nella gestione nei WMDSs con una diminuzione significativa dell'intensità dei sintomi, l'efficacia di questi interventi sembra essere amplificata quando sono combinati ad esercizi mirati di stretching e rafforzamento. Risulta quindi essenziale il ruolo del fisioterapista nell'educazione a prevenire e gestire i WMSDs, implementando nei lavoratori la consapevolezza che, sottovalutando i sintomi e/o rinunciando ai trattamenti nel presente, avranno più probabilità in futuro di subire conseguenze peggiori della propria condizione psicofisica.

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38 3. SCOPO DELLO STUDIO I disturbi muscoloscheletrici sono un gruppo eterogeneo di lesioni infiammatorie e/o degenerative che possono riguardare tendini, muscoli e nervi. Dalla ricerca condotta nelle principali banche dati scientifiche e dalla successiva analisi della letteratura disponibile in materia di disturbi muscoloscheletrici legati all’attività lavorativa, emerge che questi rappresentano la principale causa di disabilità, assenteismo e calo della produzione sia nei Paesi industrialmente sviluppati che nei Paesi in via di sviluppo. I distretti colpiti risultano essere prevalentemente rachide, collo e arti superiori. I fattori di rischio ad essi associati possono essere: individuali, biomeccanici, organizzativi e psicosociali. In particolare risultano più frequenti nei lavoratori che svolgono attività lavorative ripetitive o che mantengono determinate posture per tempi prolungati; la professione del videoterminalista, infatti, è una delle più esposte allo sviluppo di tali disturbi. Lo scopo di questo studio ha più obiettivi: rilevare, attraverso un questionario online elaborato ad hoc, e confrontare con la letteratura presa in esame la prevalenza dei disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati nei videoterminalisti individuandone le differenze tra i generi maschile e femminile. Inoltre procedere ad identificare le caratteristiche individuali e i principali fattori di rischio professionali favorenti l’insorgenza di tali disturbi, nonché le caratteristiche e l’intensità dei sintomi (punteggio della scala NRS), gli strumenti di cura e le misure preventive adottate. Un altro obiettivo è quello di valutare il grado di conoscenza e di applicazione delle linee guida ergonomiche nell’ambiente lavorativo, tenendo conto del drastico cambiamento causato dalla pandemia da SARS-COVID 19 che, attraverso forme improvvisate di “telelavoro” o “lavoro domestico” (“home working”), ha amplificato l’esposizione verso i rischi tradizionali da videoterminale. Particolare interesse verrà posto nell’analizzare l’impatto dei sintomi nella qualità di vita dei videoterminalisti attraverso il punteggio degli indici psicofisico del questionario Short Form 12 Health Survey. Infine, prendendo in esame la letteratura scientifica, ricercare prove di efficacia sulle varie forme di prevenzione e di cura sulla cui base stilare una proposta di esercizi specifici che coinvolgano le regioni corporee oggetto di questo studio.

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Informazioni tesi

  Autore: Siria Giovannini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze del Benessere
  Corso: Fisioterapia
  Relatore: Paola Bagnoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 90

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musculoskeletal disorders
role of physioterapist
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physical terapy and muscoloskeltal disorders
vdt and sars covid-19
ergonimic intervention
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