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Capitalismo della sorveglianza nel XXI secolo: Google e Facebook nemici della Privacy

Il concetto di privacy indica il diritto alla riservatezza delle informazioni e della propria vita privata. L’idea nasce negli Stati Uniti nel 1890 come diritto “a essere lasciato solo” (to be let alone).
Oggigiorno viviamo in un’economia basata sull’accumulazione di dati, e proprio la sorveglianza costante di questi, mette a rischio questo diritto fondamentale. Le azioni degli individui vengono monitorate, analizzate e custodite da poche grandi aziende monopolistiche per un fine prettamente remunerativo. Nella società contemporanea, pervasa da Internet, la sorveglianza avviene in modo capillare perché opera trasversalmente in molteplici settori, insidiandosi nella vita quotidiana delle persone e intaccando la loro libertà di scelta.
Il presente elaborato tratta problematiche legate alla violazione di privacy dell’utente che, aziende come Google e Facebook mettono in atto, in un’ottica di arricchimento personale.
Nel primo capitolo analizzeremo gli algoritmi che vengono applicati per catturare, monitorare e analizzare i dati raccolti da ogni singolo utente durante la navigazione. Vedremo come lo sviluppo di sistemi IA, come il Machine learning, abbiano reso queste aziende dei veri “Capitalisti della Sorveglianza”.
L’analisi prosegue con la storia e lo sviluppo delle due aziende, con annesse le varie controversie delle loro politiche rispetto al diritto della privacy.
Ripercorreremo due vicende (caso di Cambrige Analytica e Facebook; caso di Google Street View) che hanno fatto vacillare la credibilità di questi giganti, aprendo la strada per iniziare una maggiore regolamentazione.
In conclusione, esamineremo due modi diversi di tutelare la protezione dei dati degli utenti: quello applicato negli Stati Uniti e quello europeo. Noteremo una sostanziale differenza, nel primo caso vige un sistema di autoregolamentazione criticato per la sua debolezza e inefficacia, mentre nel secondo troveremo un regolamento solido, completo e aggiornato, che è il General Data Protection Regulation.

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1 Introduzione Il concetto di privacy indica il diritto alla riservatezza delle informazioni e della propria vita privata. L’idea nasce negli Stati Uniti nel 1890 come diritto “a essere lasciato solo” (to be let alone). Oggigiorno viviamo in un’economia basata sull’accumulazione di dati, e proprio la sorveglianza costante di questi, mette a rischio questo diritto fondamentale. Le azioni degli individui vengono monitorate, analizzate e custodite da poche grandi aziende monopolistiche per un fine prettamente remunerativo. Nella società contemporanea, pervasa da Internet, la sorveglianza avviene in modo capillare perché opera trasversalmente in molteplici settori, insidiandosi nella vita quotidiana delle persone e intaccando la loro libertà di scelta. Il presente elaborato tratta problematiche legate alla violazione di privacy dell’utente che, aziende come Google e Facebook mettono in atto, in un’ottica di arricchimento personale. Nel primo capitolo analizzeremo gli algoritmi che vengono applicati per catturare, monitorare e analizzare i dati raccolti da ogni singolo utente durante la navigazione. Vedremo come lo sviluppo di sistemi IA, come il Machine learning, abbiano reso queste aziende dei veri “Capitalisti della Sorveglianza”. L’analisi prosegue con la storia e lo sviluppo delle due aziende, con annesse le varie controversie delle loro politiche rispetto al diritto della privacy. Ripercorreremo due vicende (caso di Cambrige Analytica e Facebook; caso di Google Street View) che hanno fatto vacillare la credibilità di questi giganti, aprendo la strada per iniziare una maggiore regolamentazione. In conclusione, esamineremo due modi diversi di tutelare la protezione dei dati degli utenti: quello applicato negli Stati Uniti e quello europeo. Noteremo una sostanziale differenza, nel primo caso vige un sistema di autoregolamentazione criticato per la sua debolezza e inefficacia, mentre nel secondo troveremo un

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Informazioni tesi

  Autore: Mame Pasotto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Daniele Donati
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 38

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Parole chiave

capitalismo
algoritmo
privacy
intelligenza artificiale
google
facebook
internet of things
big data
gdpr
capitalismo della sorveglianza

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