L’influenza dei mercati azionari sulla determinazione del tasso di cambio. Un’applicazione al tasso di cambio euro/dollaro

L’argomento del presente lavoro ha preso spunto da un’importante questione della finanza internazionale che riguarda la spiegazione del tasso di cambio tra l’euro e il dollaro dalla nascita dell’euro ai primi anni del duemila. Sin dalla sua nascita la moneta unica ha continuato a deprezzarsi nei confronti del biglietto verde, nonostante le attese di un suo apprezzamento. L’incapacità di interpretare l’andamento dell’euro ricorrendo a fattori tradizionali ha spinto a considerare spiegazioni alternative a quelle classiche proposte nei manuali di economia internazionale. Tra queste ha avuto molta eco quella, avanzata in particolare dalla stampa economica, secondo cui l’indebolimento dell’euro è una conseguenza degli andamenti dei mercati azionari negli Stati Uniti e nell’area dell’euro.
Dopo aver descritto l’approccio oramai tradizionale alla determinazione del tasso di cambio, quello finanziario, e analizzato il ruolo del mercato azionario nelle fluttuazioni dei marcati sia reali che finanziari, individuo due canali attraverso i quali il mercato azionario può influenzare il mercato valutario: un canale definito “indiretto”, perché la reazione del tasso di cambio a variazioni nelle quotazioni azionarie passa attraverso cambiamenti nei mercati reali e l’altro canale “diretto”, perché le reazioni del tasso di cambio in seguito a variazione del mercato azionario, avvengono attraverso i mercati finanziari. Per argomentare la mia tesi ho utilizzato una versione opportunamente modificata del modello IS-LM esteso ad un’economia aperta.
La conclusione è che entrambi i canali di trasmissione tra il mercato azionario e quello valutario possono spiegare gli andamenti del tasso di cambio euro/dollaro nel periodo preso in esame.