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Prato, fra distretto illegale e distretto verde. Comunicare un'opportunità.

La tesi analizza la realtà industriale della città di Prato fotografandone la criticità e indicando un'opportunità di rilancio del distretto industriale. In particolare è stata analizzata la dichiarazione dello Stato di Crisi da parte del Governo Nazionale e da qui si è ipotizzato una strategia di comunicazione volta a rilanciare l'area industriale pratese, che tiene conto dei nuovi linguaggi del fare impresa, anche nell'ottica della green economy e della CSR.

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6 Capitolo I 1.Panorama economico a Prato: la crisi del distretto tessile E‟ soprattutto a partire dagli anni ‟70 che avviene la piena affermazione del distretto pratese 1 . Lo sviluppo del fenomeno moda e la rivoluzione dei costumi di quegli anni porterà al distretto tessile una domanda costante e frammentata che lo indurrà ad un forte orientamento al mercato (market oriented), che contribuirà al riorientamento della propria identità competitiva. Non solo più “La città degli stracci” come era definita proprio perché all‟origine del suo successo c‟era il recupero dei ritagli per realizzare tessuti, ma un distretto che produce un ventaglio sempre più ampio di prodotti (come filati pettinati, jersey, pelliccette, spalmati, floccati) per rispondere a richieste di un servizio sempre più complesse. Da questo momento in poi la validità della filiera industriale pratese si afferma come una tecnica di successo e di continua innovazione ed è uno dei motori principali dello straordinario successo della moda italiana di questi anni. Dopo una lieve crisi a metà degli anni ‟80 dovuta agli ingenti investimenti degli anni precedenti, il distretto decide di procedere in tre direzioni: ispessimento delle funzioni terziarie(cioè incremento di settore dei servizi alle imprese), riposizionamento verso produzioni a maggior valore aggiunto e differenziazione dell‟offerta. Agli albori degli anni 2000 il tessile continua ad essere centrale nell‟economia pratese, nel 2001 si contano 50.333 addetti al settore tessile e all‟abbigliamento, l‟area pratese è assai 1 Nel XIII secolo a Prato già si producevano tessuti che grazie allo sviluppo del commercio nel secolo successivo si diffusero in tutta Europa, e con i tessuti anche il nome della città cominciò ad essere familiare oltre i confini. Il primo lanificio pratese risale al 1700, mentre la tecnica tradizionale pratese si sviluppa soprattutto nel 1800. La tecnica di produzione pratese è unica e ha un valore storico e ambientale molto forte, perché permette di rilevare tessuti da ritagli di sartoria, maglie e indumenti usati, riducendo al minimo lo spreco, avendo costi contenuti e attraverso il riciclo dei materiali di scarto. La produzione di questo tessuto chiamato “rigenerato”(perché realizzato appunto dalla rigenerazione di altri tessuti) mostra come fin dagli albori dell‟industria tessile pratese dominasse una forte pragmaticità e lungimiranza e proprio il rigenerato o cardato è stato(ed è) il prodotto pratese per eccellenza. Il dopoguerra è il periodo del boom economico, le aziende e il fatturato del sistema industriale crescono a ritmo vertiginoso e la città raggiunge un benessere mai visto prima. In questo periodo si afferma il modello di produzione del distretto fondato sulla divisione del lavoro tra piccole imprese, in cui emergono due figure centrali di questo sistema: l‟impresa terzista orientata alla produzione e l‟impresa finale orientata alla progettazione del prodotto, alla connessioni produttive e la commercializzazione. A Prato il prodotto finale principale sono il tessuto e i filati, che erano quindi frutto di una filiera frazionata in tante piccole fasi e composta da migliaia di piccole aziende artigiane che collaborano in maniera complementare garantendo qualità, velocità e sviluppo. Questo modello distrettuale è innovativo ed efficiente e assolutamente in linea con il nuovo profilo dei mercati postbellici e corrisponde perfettamente alle sue esigenze. Prato vive il suo momento di gloria soprattutto dagli anni ‟70 in poi. (Franco Cardini, Storia di Prato dalle origini a Chinatown, Pacini Editore, 2004, pp.124-132).

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Informazioni tesi

  Autore: Giulia Lastrucci
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Comunicazione strategica
  Relatore: Anna Duchini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

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