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La liberalizzazione del settore ferroviario

Questa tesi esplora l'evoluzione del settore ferroviario in Europa e Italia, successiva ai processi di liberalizzazione iniziati nei primi anni '90. Attraverso l'analisi degli atti normativi e il loro impatto sul mercato, mira a comprendere gli effetti della liberalizzazione e se questa ha migliorato la qualità del servizio di trasporto su ferro. L'analisi segue un ordine cronologico, iniziando con lo sviluppo delle prime ferrovie mondiali fino alle strade ferrate italiane, esaminando le trasformazioni con un focus critico sulle implicazioni normative ed economiche. Si discutono le riforme che hanno coinvolto le ferrovie italiane, evolvendosi da gestioni private a nazionalizzazioni, fino alla trasformazione in società per azioni.
Il primo capitolo conclude con un'analisi dello stato del mercato ferroviario e delle norme vigenti fino agli anni '90. Il secondo capitolo approfondisce l'evoluzione normativa comunitaria e italiana nel processo di liberalizzazione, culminando con l'emanazione del Quarto Pacchetto Ferroviario. Si analizza il ruolo delle direttive comunitarie, come la Direttiva 440/1991, nel modificare radicalmente il quadro normativo, facilitando la separazione tra gestione dell'infrastruttura e operazioni di trasporto, e promuovendo la concorrenza.
Si esplora l'uso dei Libri Bianchi dei Trasporti, che hanno preparato il terreno per decisioni cruciali e influenzato significativamente la politica di liberalizzazione, risultando nella creazione di un mercato ferroviario europeo più integrato e concorrenziale. I successivi pacchetti ferroviari hanno continuato questa evoluzione, con obiettivi specifici per migliorare la sicurezza, l'interoperabilità e l'apertura del mercato dei trasporti ferroviari.
Il contesto italiano è analizzato per il suo modo unico di integrare e adattare le normative comunitarie. L'attenzione si sposta poi sullo stato attuale della liberalizzazione, valutando l'impatto sul trasporto di merci e passeggeri e riflettendo sul mercato interno dei principali stati membri. Inoltre, si discutono le responsabilità e le missioni delle principali autorità di settore, come l'ERA, l'ART e l'ANSFISA, e l'importanza dei certificati di operatività.
Il terzo capitolo conclude la ricerca con un'analisi del trasporto ferroviario attuale, osservando l'andamento del traffico, la domanda e l'offerta di passeggeri e merci in Italia e in Europa. Le conseguenze della pandemia sul settore sono evidenziate, mostrando come la crisi abbia influito sulla mobilità generale e ferroviaria. L'analisi si concentra anche su RFI, gestore della rete italiana, e sul caso di Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori in concorrenza con Trenitalia.
Le conclusioni enfatizzano come la liberalizzazione abbia migliorato l'accesso alla rete, ridotto i prezzi, e migliorato i servizi, incrementando la frequenza dei treni e arricchendo l'offerta quotidiana. Questa trasformazione ha reso l'Italia un modello di mercato ferroviario altamente competitivo in Europa.

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4 Introduzione Questo lavoro ha come oggetto di ricerca l’analisi evolutiva vissuta dal settore ferroviario a seguito dei processi di liberalizzazione che sono stati avviati in Europa e in Italia a partire dai primi anni Novanta, attraverso non soltanto un mero studio dei vari atti normativi che hanno coinvolto il settore ferroviario, ma anche l’impatto che questa normativa ha avuto nel mercato europeo e soprattutto Italiano. L’analisi svolta ha l’obiettivo di verificare a fondo quelli che sono gli effetti della liberalizzazione nel mercato ferroviario, cercando cosa e quanto è cambiato, verificando se, tutto questo processo di riforma, abbia migliorato o meno la qualità del servizio di trasporto su ferro. L’analisi pertanto si sviluppa anche seguendo un’evoluzione cronologica degli eventi, iniziando, nel primo capitolo, lo studio e l’approfondimento dell’origine del trasporto ferroviario, la sua storia e i primi cambiamenti normativi. Si inizia con una parentesi sulla nascita delle prime ferrovie al mondo, sul loro sviluppo fino alla nascita delle strade ferrate italiane. Questo lungo processo sarà sintetizzato in un paragrafo specifico, nel quale saranno anche affrontate le conseguenze di ognuna delle trasformazioni delle ferrovie italiane con occhio più critico, più attento al risvolto normativo ed economico, rispetto invece alla ricostruzione generale storica fatta in precedenza. Il lavoro continuerà sulle riforme che hanno visto coinvolte le ferrovie italiane, inizialmente gestite da privati, poi nazionalizzate ed infine trasformate, prima in Ente Pubblico Economico e poi, in Società per Azioni. Il primo capitolo termina quindi analizzando lo stato del mercato ferroviario e le norme in vigore fino agli inizi degli anni Novanta. Nel secondo capitolo invece sarà approfondita l’evoluzione normativa comunitaria ed italiana nel processo di liberalizzazione ferroviaria, dai primi anni Novanta, fino all’emanazione del Quarto Pacchetto Ferroviario. L’emanazione da parte del legislatore di alcuni gruppi di direttive ha di fatto profondamente cambiato il quadro normativo europeo del settore ferroviario degli Stati Membri. La prima fra tutte è la Direttiva 440/1991, definita il ‘‘pilastro’’ della normativa comunitaria in termini di liberalizzazione, sancisce sia la separazione tra gestore dell’infrastruttura dal gestore del trasporto e sia il diritto di utilizzo a più imprese ferroviarie, in concorrenza tra loro, dell’infrastruttura nazionale. Seguirà l’analisi sui motivi che hanno spinto il legislatore comunitario e nazionale ad abbandonare il regime monopolistico del settore, verso uno aperto alla concorrenza e all’intervento imprenditoriale, attraverso un processo di liberalizzazione, in grado di proporre innovazioni ed efficienza nella gestione della rete e soprattutto, nell’offerta dei servizi. Verrà poi introdotto l’utilizzo, da parte del legislatore comunitario, del documento che prende il nome di ‘’Libro Bianco dei Trasporti’’, utilizzato per proporre azioni all’ Unione Europea. Questi vengono emanati per preparare le Istituzioni europee a una serie di decisioni importanti. I Libri Bianchi dei Trasporti hanno condizionato e spronato le istituzioni comunitarie all’apertura di un mercato ferroviario comunitario. Il riferimento in questo lavoro di tesi ai Libri Bianchi è necessario ad anticipare anche l’analisi di quelli che successivamente verranno indicati come i Quattro Pacchetti Ferroviari, che saranno emanati anche sulla base degli stimoli prodotti dai seguenti libri. Il primo pacchetto, nel 2001, ha l’obiettivo di ridurre le disparità tra nuovi operatori e l’incumbent monopolista. Il secondo invece, nel 2004, propone misure per migliorare la sicurezza e

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Costantini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università Telematica Unitelma La Sapienza di Roma
  Facoltà: Scuola di Amministrazione Aziendale
  Corso: Scienze dell’Amministrazione e della Sicurezza
  Relatore: Paolo Popoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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Parole chiave

deregolamentazione
trasporto ferroviario
normativa comunitaria
storia delle ferrovie
direttiva 440-1991
liberalizzazione ferroviaria
italo vs trenitalia
concorrenza ferroviaria
monopolio ferroviario
quarto pacchetto ferroviario

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