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L'immigrazione cinese in Italia e il caso della comunità di Roma

La Cina è destinata ad essere, nei decenni a venire, il paese con il maggior numero di emigrati al mondo. La comunità cinese in Italia, pur essendosi formata in tempi piuttosto recenti, presenta caratteristiche e modalità di insediamento, organizzazione e sfruttamento del territorio molto simili a quelle delle altre comunità cinesi sparse per il mondo. Lo scopo principale di questa tesi è quello di descrivere e analizzare tali caratteristiche e di fornire un quadro generale del fenomeno migratorio cinese in Italia e della sua comunità, per poi restringere il campo e tentare un'analisi più approfondita di una realtà circoscritta, di una singola comunità, attraverso una ricerca sul campo ed un questionario come portavoce della comunità stessa.
La prima parte di questo lavoro, dopo una breve introduzione sulla nascita dell'immigrazione cinese in Europa e sulle sue modalità d'insediamento nel territorio, si occupa di fornire delle informazioni generali circa le origini, la provenienza e la storia della formazione della comunità cinese in Italia, descrivendo la zona da cui è pervenuta la maggior parte dei migranti, lo Zhejiang, e ripercorrendo i passaggi storici che hanno permesso a tale comunità di svilupparsi in così poco tempo. Il fenomeno dell'immigrazione cinese in Italia viene poi analizzato da un punto di vista giuridico, ossia attraverso i vari provvedimenti adottati da Cina e Italia per cercare di contenere il continuo movimento illegale d'immigrati, poi da un punto di vista numerico e statistico, nel tentativo così difficile di quantificare e di collocare nello spazio tale comunità.
La seconda parte descrive invece le caratteristiche sociali ed organizzative della comunità cinese che la rendono unica nel suo genere. Vengono poi analizzate le modalità d'inserimento dei cinesi nel mercato del lavoro italiano: il forte senso di imprenditorialità e lo spirito di sacrificio e di autosfruttamento che gli immigrati cinesi si impongono, fanno del loro modo di affrontare il lavoro in Italia un aspetto fondamentale della loro esperienza migratoria che li contraddistingue fortemente dalle altre comunità straniere presenti nel nostro paese.
La terza ed ultima parte di questo studio si è concentrata sull’analisi della comunità cinese di Roma per i seguenti motivi: per analizzare più da vicino ed in maniera più concreta una singola realtà di un fenomeno così vasto; per l’importanza che la capitale ricopre da un punto di vista numerico nel movimento migratorio cinese in Italia; infine, per motivi strettamente legati allo studio di questa specifica comunità in quanto, fino ad oggi, non è stata effettuata ancora alcuna ricerca completa ed accurata sugli immigrati cinesi che vivono a Roma. Inoltre, ricordiamo che il Lazio si presenta come la terza regione italiana, dopo Lombardia e Toscana, ad ospitare il maggior numero di immigrati provenienti dalla Cina: nel 2001, nel Lazio, infatti, soggiornavano regolarmente 6.259 cinesi, ossia ben il 10,64% degli immigrati cinesi in tutta la penisola, e di cui il 96% situati a Roma.
Per avere un quadro preciso della vita, le abitudini ed i problemi che affrontano gli immigrati cinesi a Roma, è stato preferito l’uso di un questionario in quanto ritenuto lo strumento più adatto per raggiungere tale scopo: esso è stato distribuito ai negozianti cinesi del quartiere Esquilino (Roma centro), considerati fra gli immigrati della comunità cinese maggiormente integrati, almeno a prima vista, da un punto di vista economico e sociale, nella realtà locale romana.
Lo scopo del questionario e’ stato quello di ottenere un'immagine concreta e precisa dell' ”immigrato-tipo”, di conoscere il suo rapporto con la città e con gli italiani direttamente attraverso gli occhi dello stesso immigrato, per comprendere se , in seguito al successo economico, sia arrivata anche un’integrazione di tipo sociale. I risultati raccolti sono molto interessanti e rispecchiano in buona parte la condizione di tutti gli immigrati cinesi sparsi nel territorio italiano: pur possedendo, oramai, un benessere economico maggiore delle altre comunità di immigrati, allo stesso tempo, gran parte di essi faticano ancora, a livello sociale, ad essere integrati ed accettati dalla popolazione locale.

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1 INTRODUZIONE: DALLA CINA IN EUROPA Secondo le stime più recenti il numero di individui di nazionalità cinese attualmente residenti nel territorio dell’Unione Europea è pari a circa 215.200 unità, delle quali 60.000 si trovano stabilite in Italia, 50.000 in Germania e 80.000 rispettivamente tra Francia, Spagna e Regno Unito 1 , senza contare che il numero lieviterebbe di molto se si prendessero in considerazione anche quegli immigrati che si trovano sul suolo europeo ma che sono sprovvisti di permesso di soggiorno, essendovi entrati con mezzi illegali, e quindi non facilmente recensibili. Questa cifra è inoltre destinata ad aumentare 2 : si stima infatti che nel 2000- 2050 la Cina sarà uno dei maggiori paesi di emigrazione con circa 303 mila emigrati all’anno, e l’Europa uno dei maggiori poli migratori del mondo, così come lo è al giorno d’oggi. In Europa infatti si trova esattamente un terzo dei migranti del mondo: è ormai da tempo che il nostro continente costituisce un luogo di attrazione e assieme un ideale di salvezza per tutte le popolazioni meno sviluppate e del Terzo Mondo. 1 Fonte: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, 2003. Elaborazione su censimento ONU dell’Ottobre 2002. 2 Fonte: censimento ONU dell'Ottobre 2002: vedi nota n° 1.

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Informazioni tesi

  Autore: Alice Dente
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Studi Orientali
  Corso: Lingue e Civiltà Orientali
  Relatore: Valdo Ferretti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 184

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