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L'Iraq del The New York Times (2003-05) - Una grande lezione giornalistica

La mia ricerca nasce dalla curiosità di conoscere la copertura riservata al dopoguerra iracheno da parte del principale quotidiano americano o se vogliamo, dal principale quotidiano del panorama giornalistico mondiale.
Ho pensato che fosse interessante studiare i cambiamenti nel tempo di un solo quotidiano, osservandone le variazioni e le caratteristiche stilistiche.
Il periodo che ho preso in esame va dal I maggio 2003 al 31 marzo 2005.
La data di partenza si riferisce al giorno in cui il presidente americano George Bush ha dichiarato la fine dei maggiori combattimenti in Iraq.
Durante l’esame degli articoli ho realizzato un archivio di dati che è servito da base di partenza per realizzare la mia analisi.
Il totale degli articoli che ho approfondito è duemilatrentasette.
Ho evidenziato anche le figure dei principali giornalisti de ‘The New York Times’, considerando il loro emergere tra i tanti altri per il totale di articoli realizzati.
Ho realizzato due appendici. Nella prima ho riassunto la storia de ‘The New York Times’, dando rilievo alle date più importanti legate alle vicende che hanno portato cambiamenti stilistici o che hanno contribuito alla rilevante fama giornalistica del suddetto quotidiano.
Infine, nella seconda appendice troviamo il corpus dei dati che hanno permesso la realizzazione della mia interpretazione.

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1 Introduzione La mia ricerca nasce dalla curiosità di conoscere la copertura riservata al dopoguerra iracheno da parte del principale quotidiano americano o se vogliamo, dal principale quotidiano del panorama giornalistico mondiale. Ho pensato che fosse interessante studiare i cambiamenti nel tempo di un solo quotidiano, osservandone le variazioni e le caratteristiche stilistiche. Il periodo che ho preso in esame va dal I maggio 2003 al 31 marzo 2005. La data di partenza si riferisce al giorno in cui il presidente americano George Bush ha dichiarato la fine dei maggiori combattimenti in Iraq. Ho pensato di fermare la mia ricerca al 31 marzo 2005 perché ho ritenuto di aver raccolto una quantità tale di dati che mi avrebbe permesso di realizzare la mia analisi. Ho iniziato la mia indagine analizzando gli articoli presenti in ‘The New York Times’ che si riferivano alle notizie del dopo conflitto in Iraq. Viene quasi spontaneo parlare ancora di guerra, ma in effetti il periodo che ho analizzato viene definito ‘dopoguerra’ anche se presenta tutte le caratteristiche relative alla fase centrale dei combattimenti. Ho ritenuto che fosse interessante considerare anche gli articoli che potevano avere un legame indiretto con l’argomento principale. Mi riferisco per esempio alle vicende tra Tony Blair e la BBc, al caso Kelly o agli articoli che raccontano l’inchiesta sul programma ‘oil for food’ avviato dalle Nazioni Unite nel 1996. Ho pensato che per avere una visione completa del dopoguerra, fosse necessario essere a conoscenza anche dei particolari o di quegli elementi meno centrali che comunque trovano una loro importanza all’interno delle vicende. Durante l’esame degli articoli ho realizzato un archivio di dati che è servito da base di partenza per realizzare la mia analisi. Il totale degli articoli che ho approfondito è duemilatrentasette.

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Informazioni tesi

  Autore: Sara Bracchini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Nicola Labanca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 609

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