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Pregiudizi e stereotipi

Pregiudizi e stereotipi: i momenti in cui comunità diverse si confrontano sono spesso occasione di pregiudizi. Identità di gruppo, eticità esclusive, nazionalismi, campanilismi entrano in gioco nella fenomenologia sociologica, psicologica, culturale che impropriamente chiamiamo razzismo. La produzione copiosa di stereotipi con i quali si marchia il carattere dei vari popoli è di tutti i tempi. Gli stereotipi non si formano a caso: si producono e variano nel contesto di specifiche situazioni, nel corso di eventi politici, economici, sociali, culturali e di esperienze individuali e collettive. Nascono da circostanze o occasioni particolari, da sensazioni diffuse in un dato contesto, da situazioni politiche specifiche. E una volta formati orientano l'opinione pubblica conformista. Possiamo dire che gli stereotipi:
- possono essere il prodotto di un persistente tessuto di pregiudizi nei confronti degli altri
- possono costituirsi come reazione a danni reali o presunti, subiti o minacciati
- possono essere indotti da persone o gruppi agenti per interessi propri o della categoria a cui appartengono (per vantaggi materiali o scelte ideali)
- possono formarsi in ambiente intellettuale e divulgarsi tramite le opere letterarie o scaturire dall'immaginario popolare.
Campanilismi e regionalismi: stereotipi e proverbi tendono a rappresentare non solo popoli e genti, ma anche città e regioni (blasoni).

Tratto da ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE di Giulia Dakli
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