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Analisi della fobia di un bambino di 5 anni


Come già detto il trattamento è stato eseguito dal padre del pz, il quale non aveva ancora compiuto i 3 anni. Nei discorsi e domande mostrava un forte interesse per il “fapipi”, interesse che lo porta a toccarsi il membro e in questa occasione acquista il “Complesso di evirazione” (il lattante deve sentire ogni distacco dalla mammella materna come una evirazione, ovvero come la perdita di una parte importante del corpo, considerata propria). Non solo desiderio di sapere e curiosità sessuale appaiono inseparabili.
Il grande avvenimento nella vita di Hans è la nascita della sua sorellina e il suo contegno in quell’occasione venne subito annotata dal padre. Secondo il padre tutto ciò che dice Hans lo mette in rapporto in ciò che è insolito nella situazione dell’arrivo con la cicogna. Con la nascita Hans viene un po trascurato e si ammala di angina.
Hans arriva poi alla teoria che ogni essere vivente (cosa animata) possiede il “fapipi”. Il padre nota poi che H ha una notevole volubilità e una predisposizione alla poligamia. Un giorno abbraccia continuamente un cuginetto dicendogli di volergli bene: questo è il primo e non ultimo segno di omosessualità in H. inoltre H non ha compagni di gioco, ne maschi ne femmine, ma per uno sviluppo normale del bambino sono necessari ampi rapporti con altri bambini.
In H crescono sentimenti erotici stando nel letto con i genitori, infatti per il pz tale momento costituisce una fonte di moti erotici. Ci sono infatti eventi in cui il pz si mostra sfacciato nei confronti della madre e l’essere aiutato a far pipi è per H una cosa piacevole.
A 4 anni e mezzo H per la prima volta riconosce la differenza tra genitali maschili e femminili.

Tratto da IL CASO DEL PICCOLO HANS di Carla Callioni
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