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Collaborazione e subordinazione nella giurisprudenza

La giurisprudenza ha sempre individuato 4 requisiti fondamentali tipici del rapporto di lavoro subordinato: l'onerosità, la collaborazione, la continuità e la subordinazione. Questi criteri, però, sono stati giudicati col passare del tempo come insufficienti e ad essi si sono aggiunti i cosiddetti "indici empirici", ossia una serie di criteri sul piano concreto che permettono di distinguere il lavoro subordinato da quello autonomo anche nei casi-limite. 
Secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, per la distinzione tra lavoro autonomo e subordinato è fondamentale l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, che si deve estrinsecare in un'attività di controllo, vigilanza e direzione tale da limitare l'autonomia del lavoratore subordinato. Ovvio che elementi quali l'assenza del rischio, l'osservanza di un onorario, la continuità della prestazione restino fondamentali per definire il lavoro subordinato.

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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