Skip to content

La nozione di azienda secondo l'art. 2555 c.c.


L’azienda è definita nell’art. 2555 c.c. come il “complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”.
Il tema della natura giuridica dell’azienda nell’ambito della teoria dei beni vede contrapposte la c.d. teoria unitaria e la c.d. teoria atomistica.
La prima afferma la diversità del “bene” azienda rispetto alla semplice somma di quelli che lo compongono, giungendo a equipararla all’universalità di beni e in particolare di beni mobili, con applicazione in via diretta della relativa disciplina civilistica; la seconda, invece, risolve l’azienda nei singoli beni che la compongono.
E’ centrale l’identificazione degli elementi costitutivi della fattispecie “azienda” giacché, quale che sia la tesi preferita in ordine alla sua natura giuridica, la rilevanza normativa del concetto si risolve nell’applicazione di un regime circolatorio speciale rispetto a quello di diritto comune:
l’art. 2555 c.c. valorizza come elemento qualificante dell’azienda la destinazione dei beni all’esercizio dell’impresa.
Non ha influenza se l’imprenditore ne sia proprietario o ne disponga in forza di un altro diritto reale;
nell’ambito dell’art. 2555 c.c., la nozione di bene include non solo  beni mobili, immobili e quelli c.d. immateriali (per esempio, i brevetti di invenzione), ma anche più in generale i contratti che l’imprenditore ha stipulato per l’esercizio dell’impresa e le situazioni soggettive che ne derivano (crediti e debiti).
Non, però, il c.d. avviamento, cioè il valore aggiunto dell’azienda rispetto a quello della somma dei singoli beni aziendali che consiste nella capacità di attrarre la clientela e generale reddito ed è congruenza dell’organizzazione dei fattori della produzione (avviamento oggettivo) e dell’efficienza dell’imprenditore nella gestione dell’impresa (avviamento soggettivo);
non esiste un requisito dimensionale minimo o qualitativo dei beni che identificano un’azienda se non quello che deriva dal significato che si intenda dare al requisito dell’”organizzazione” nella definizione di impresa.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.