Skip to content

La teoria keynesiana del livello generale dei prezzi. La teoria del costo pieno

E' una teoria dei prezzi non neoclassica annunciata dopo il '36, è apparsa però così in armonia con la teoria di Keynes che oggi è considerata la migliore spiegazione della determinazione del livello dei prezzi nella teoria Keynesiana.
La teoria del costo pieno nasce da un'indagine condotta alla fine degli anni '30 a Oxford interrogando con questionari le imprese, e ha messo in luce che non era come affermavano i neoclassici che i costi marginali (cioè quelli dati da un piccolo o infinitesimo incremento di produzione) siano prima decrescenti e poi crescenti, ma hanno un lungo tratto orizzontale. Questa teoria afferma che il prezzo delle merci nel settore industriale è uguale a:
- Costo primo o diretto, che l'impresa deve pagare per produrre un'unità di merce ed è composto dal costo delle materie prime, semilavorati ed il costo diretto del lavoro cioè la spesa in salari per unità di prodotto;
- Il margine lordo o mark-up, che si divide in due parti m' che è la percentuale che si aggiunge per coprire i costi fissi, ed m'' che è la percentuale che si aggiunge per i profitti; quindi m è la somma delle due percentuali, ossia la percentuale complessiva che l'azienda aggiunge ai costi e indica la quota degli incassi di cui si appropria.

d+ m'd+ m''d = d (1+m'+m'')=d (1+m)    dove m=m'+m''

Tratto da ECONOMIA POLITICA di Vera Albanese
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.